Carpinetani e terracinesi inventarono “Capitan Findus” con la neve

Chi erano i nevaroli. L'invenzione del ghiaccio preso sul Semprevisa e portato al mare. Per conservare il pesce. ma prima, molto prima di capitan Findus

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Respirerò l’odore dei granai e pace per chi ci sarà e per i fornai pioggia sarò e pioggia tu sarai i miei occhi si chiariranno e fioriranno i nevai

Zucchero

Viaggio sulla strada che porta da Frisone al mare, dentro la valle dell’Amaseno nella parte che si apre e comincia a vedersi il piano, poi il mare. Sui lati dei cartelli che indicano “La strada dei nevaroli“.

Ma che sono mai sti nevaroli e che bisogno avevano di una loro strada? Su queste colonne da alcuni giorni c’è una discussione sull’identità del Lazio Meridionale, della Ciociaria. A pensarci bene, anche in questa parte del sud Lazio non abbiamo chiara l’identità, le radici, la storia. (Leggi qui: Tra regnicoli e papalini: una provincia, due identità).

Ma chi sono sti nevaroli?

I monti Semprevisa e Malaina (Foto: Luca Cardello)

Quando cammini in auto fai collegamenti strani. I nevaroli erano portatori di ghiaccio, di neve al mare. Direte ma a cosa serviva portare il ghiaccio al mare? A Catania con il ghiaccio che “scendevano” dall’Etna ci hanno inventato il gelato, mica prosperi. Vedi che spostare il ghiaccio cambia il gusto della vita, ma qui ci sono le crostatine, la falia, non è terra di gelato.

Partiamo dal ghiaccio, quello stava a Carpineto che sta quasi in cima al Semprevisa, mica una montagnetta. È una montagna da 1536 metri, un chilometro e mezzo dal livello del mare. Lì fa la neve e c’è il ghiaccio…

A Terracina ci sono quei pochi papalini tirrenici che vanno per mare e da secoli sono usi pescare. Ma il pesce è buono quando sta in acqua. Fuori dall’acqua dura poco e puzza tanto. Allora? Misero insieme il Semprevisa con il suo ghiaccio e Terracina col suo pesce. “Inventarono” il congelato e il pesce da quel momento si poteva mangiare a Carpineto, a Priverno, a Frosinone… Certo più freddo che fresco ma meglio di niente.

Poi arrivarono le macchine e Findus

Una linea di produzione Findus

Scendeva il ghiaccio da Carpineto, saliva il pesce congelato da Terracina. La cosa funzionò per devenni, poi uno a Sezze all’inizio del secolo scorso importò una macchina del ghiaccio e le cose andarono diverso. I nevaroli furono messi fuori gioco, come le macchine da scrivere con i pc. Ma queste sono altre storie, la storia che interessa è questa ricchezza di queste province che non erano “Roma mancata“, o “Napoli a venire” ma identità singolari in dialettica con Roma e con Napoli non alla loro periferia.

Qui c’era la Findus, Orogel prima del frigidaire e anche dal freddo poteva uscire qualcosa di buono, di fresco.

I cartelli sulla strada dei nevaroli sono stati messi a dimora alcuni anni fa dalla Compagnia dei Lepini. Restituendo a questa terra un pezzo della sua memoria.