Dodici anni per non cambiare nemmeno una lampadina

Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Un'iniziativa dell'Europa che doveva svilupparsi dal 2014. Noi nel 2022 stiamo ancora facendo girare le carte bollate

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Il tribunale Amministrativo Regionale del Lazio in queste ore ha dato torto al Comune di Casalattico e ragione a quello di Atina. In sintesi: Casalattico aveva impugnato la norma regionale che finanzia con 14 milioni le aree interne della Valcomino. Contestava di essere stato escluso dai beneficiari.

Il Tar ha stabilito che le cose non stanno così. E che Casalattico non ha aderito. Non lo ha fatto nemmeno quando è stato sollecitato almeno tre volte. Lo ha bacchettato dicendo che il suo comportamento non è stato improntato a trasparenza e buona fede nei confronti degli altri soggetti istituzionali coinvolti. (Leggi qui Casalattico snobba Atina e perde la causa al Tar).

Non è questo ad interessarci in una sentenza esemplare per chiarezza. Usciamo dai fatti che sono oggetto di contestazione.

Stiamo parlando di un’iniziativa dell’Unione Europea datata Marzo 2010: che punta ad essere efficace dal 2014 al 2020.

L’Italia la introduce come sempre all’ultimo momento: nel dicembre 2013. In Valcomino iniziamo a parlarne nel 2015. Il preliminare viene esaminato nel 2016. La strategia viene approvata dalla Regione e pubblicata sul Bollettino Ufficiale nel 2018.

Siamo nel 2022 e non abbiamo ancora messo un albero, aperto una strada, sistemato un solo palo del telefono.

Nel 2010 c’era un mondo che oggi non esiste più. C’erano esigenze e priorità che oggi sono del tutto superate. 

E noi siamo ancora qui a far girare le carte bollate.

Se nessuno viene più ad investire in Italia, ora avete un motivo per dargli ragione.

Senza Ricevuta di Ritorno.