Il centrodestra è finito, andate in guerra (di C. Trento)

La distanza politica tra Lega e Forza Italia sta modificando gli equilibri anche in provincia di Frosinone. Per questo sarà una luna successione quella di Nicola Ottaviani. Ed a Cassino...

La prospettiva è necessariamente nazionale. E sul piano nazionale la Lega non pensa più ad una coalizione di centrodestra così come l’abbiamo conosciuta finora. Anzi, non ci pensa proprio. Il Corriere della Sera ha riportato un’indiscrezione, secondo la quale il leader del Carroccio Matteo Salvini avrebbe detto questo a Silvio Berlusconi: «Occhio Silvio. Perché se nel Pd vincesse Zingaretti, i Cinque Stelle si alleerebbero con lui. Non l’hai capito?». Berlusconi dal canto suo ha capito perfettamente che sia alle Europee che alle Politiche la Lega intende procedere per conto proprio. Anche in virtù di una vocazione ormai proporzionale della politica italiana.

Non si può prescindere da tutto questo anche nell’analizzare quello che sta succedendo in provincia di Frosinone. Dove peraltro c’è un elemento in più, legato a Fratelli d’Italia. Il radicamento territoriale del senatore Massimo Ruspandini sta determinando una presenza molto attiva del Partito di Giorgia Meloni. E dalle nostre parti c’è indubbiamente un asse privilegiato tra Francesco Zicchieri, deputato e coordinatore regionale della Lega, e lo stesso Massimo Ruspandini, leader di Fratelli d’Italia. Con Forza Italia che si trova isolata.

Sta succedendo nei Comuni e anche negli enti intermedi. Con gli “azzurri”che non riescono da mesi a frenare la campagna acquisti in uscita. Un elemento su quale bisognerebbe riflettere.

Nei giorni scorsi Mario Abbruzzese, Pasquale Ciacciarelli e Adriano Piacentini hanno annunciato la stagione congressuale in Ciociaria. Parlando di tesseramento e di tutto il resto. Ma certamente non si può prescindere dalle alleanze. Anzi, dalla presa d’atto che il centrodestra così come lo abbiamo conosciuto semplicemente non esiste più. Il voto del 4 marzo è stato l’inizio di una vera e propria rivoluzione.

Da Cassino a Frosinone E la Provincia

La crisi politica dell’Amministrazione guidata da Carlo Maria D’Alessandro continua, nonostante la mozione di sfiducia sia stata respinta. Anzi, le difficoltà del centrodestra sono state rese evidenti proprio a Cassino. Con Mario Abbruzzese che non riesce a trovare una quadra.

A Frosinone iniziano a spirare i venti del rimpasto di giunta. Con il sindaco Nicola Ottaviani che, da qui a febbraio, dovrà districarsi tra le diverse richieste dei gruppi consiliari e dei Partiti. Non sarà semplice.

Con una Lega che sta avanzando a livello di gruppo consiliare e con una coalizione, il centrodestra appunto, che ormai è stata superata dagli eventi. Perfino dalle liste civiche. Il campanello d’allarme suonato in occasione delle provinciali, con i “franchi tiratori”che hanno impallinato Tommaso Ciccone, è stato sottovalutato.

Mentre, al contrario, nei vari Comuni lo schema sembra essere lo stesso: Forza Italia da una parte, Lega dall’altra. Indipendentemente dal sostegno o meno al sindaco. A Frosinone entrambi i Partiti appoggiano Ottaviani.

La successione a Ottaviani durerà tre anni

Inutile girarci intorno. Il riequilibrio delle deleghe e la questione del vicesindaco al Comune di Frosinone sono l’inizio di una marcia lunghissima e snervante. Quella della prossima candidatura a sindaco nell’area di centrodestra.

Quanti possibili candidati? Tanti: Fabio Tagliaferri, Massimiliano Tagliaferri, Riccardo Mastrangeli, Adriano Piacentini, Danilo Magliocchetti, Carlo Gagliardi. E ci fermiamo qui. Ottaviani vorrebbe le primarie, ma in tanti cominciano ad avere idee diverse. Proprio perché il “collante”del centrodestra non esiste più. La Lega potrebbe procedere per conto proprio. Come del resto a Cassino, nel caso si arrivasse ad elezioni anticipate. Le liste civiche scalpitano.

E in questa situazione di confusione i confini politici rischiano di saltare. Anche perché il sindaco Nicola Ottaviani si sta tenendo lontanissimo dai Partiti. Soprattutto dal suo, da Forza Italia. Non ha partecipato alle conferenze stampa per l’annuncio dei congressi. Da mesi accarezza l’idea di un Movimento per l’Italia di natura moderata. Ma fuori dal circuito “azzurro”di Silvio Berlusconi ed Antonio Tajani.

Il punto però è che un’operazione del genere non è semplice. Nicola Ottaviani è al secondo mandato ed è difficile credere che non possa ambire a future candidature parlamentari o regionali. Ma anche lui avrà bisogno di un Partito. È un’altra variabile.

Quel fuoco che cova sempre sotto la cenere

All’interno della maggioranza consiliare di Frosinone stano venendo fuori situazioni rimaste per mesi sotto il tappeto. O la cenere. Il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli non vuole più Fabio Tagliaferri come vicesindaco. Evidente la frattura, che però non è politica. Altrimenti lo stesso Tagliaferri sarebbe stato sfiduciato anche come assessore.

È una storia che si ripete nel centrodestra cittadino. Sembra essere tornati alla consiliatura di Paolo Fanelli, quando i gruppi consiliari cambiavano continuamente e, da un certo punto in poi, gli assessori pure. Di diverso c’è che il sindaco Nicola Ottaviani è l’unico ad uscire rafforzato, almeno per il momento, da questa aria di continua resa dei conti.

Il rimpasto di febbraio però sarà durissimo, viste la avvisaglie. Anche perché nessuno sembra voler neppure leggere la citazione di Henri Lacordaire: “Volete essere felici per un istante? Vendicatevi! Volete essere felici per sempre? Perdonate!». Già.

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