Centrodestra oltre il 50% nonostante il crollo della Lega

Il Sondaggio Dire-Tecnè. Il Centrodestra supera il 50%, ma la Lega precipita. Recupera il Pd. Fratelli d'Italia sempre in vetta. Il giudizio sul Governo

Fratelli d’Italia ancora in vetta, il Partito Democratico recupera il distacco, la Lega crolla. È la situazione fotografata dal sondaggio settimanale Monitor Italia realizzato dall’istituto Tecné per Agenzia Dire.

I numeri dicono che il messaggio politico di Giorgia Meloni è stato giudicato coerente ed affidabile dall’elettorato di centrodestra: si è spostato sul suo Partito, lasciando il carroccio di Matteo Salvini che ha dato l’immagine di una formazione senza un progetto e soprattutto senza la capacità di attuarlo. Recupera bene il Pd che capitalizza la strategia attuata da Enrico Letta nelle trattative per il Quirinale.

I numeri

Foto: Andrea Giannetti © Imagoeconomica

 Dal 2 febbraio il Pd guadagna lo 0,2% portandosi al 21,6% dei consensi e si mette in scia di Fratelli d’Italia che è in vetta con il 21,9% (risultato invariato rispetto a 9 giorni fa. La Lega perde un’ulteriore 0,4% scivolando ad un 16,7%. 

Il Movimento 5 Stelle di Governo perde tutta la parte di protesta. Il che gli costa un ulteriore terzo di punto. Ora il M5S è quarto al 12,8% (-0,3%).

La nuova centralità di Forza Italia porta in dote un enorme 1,2% che la fa tornare in doppia cifra: sale al 10%, Azione e +Europa scendono al 4,6% (-0,2%) così come Italia Viva al 2,5% (-0,3%). Chiudono Europa verde e Sinistra italiana rispettivamente al 2,4% e al 2,3% (+0,1% e -0,1%).

Le coalizioni

La coalizione di centrodestra è in testa nel consenso degli italiani. Supera il muro del 50% e si attesta al 50,2%.

Il ragionamento portato avanti per mesi da Nicola Zingaretti, Goffredo Bettini, Bruno Astorre diventa palpabile nel momento in cui si legge il dato del centrosinistra: è al 38,3%. Mancano gli interlocutori. Un’alleanza ha senso solo con un Campo Largo.

Il trend della colazione composta da Fdi, Lega, Fi, Udc e Coraggio Italia è tuttavia in discesa rispetto a un anno fa quando la percentuale raggiungeva il 53,1%. Guadagna qualche punto rispetto all’ultima rilevazione del 2 febbraio (+0,6%). In crescita anche la coalizione progressista (Pd, M5s, Art. 1 e Europa verde): +0,1% rispetto a 9 giorni fa, ma soprattutto 4,3% in più rispetto allo scorso anno.

Mario un po’ meno super

Mario Draghi

Cala la fiducia nel premier Mario Draghi che scende rispetto al 2 febbraio dello 0,3%. Oggi il 55,1% degli italiani ha fiducia nel presidente del Consiglio.

È un andamento lento ma costante che è iniziato dal 3 settembre quando la percentuale degli italiani ottimisti era del 67,1%. Ad inizio mandato, il 13 febbraio 2021, il presidente del Consiglio godeva del 61% dei consensi. Il calo si spiega con il fatto che Draghi sia stato visto come figura politica e non più come un super partes chiamato a governare la politica incapace.

Cala anche la fiducia nel governo Draghi. Scende rispetto al 2 febbraio fa dello 0,5%. L’esecutivo guidato dall’ex presidente Bce ora ha il 50,3% della fiducia degli italiani. Non siamo ancora vicini alle percentuali più basse, quelle intorno al 45% registrate a maggio 2021, ma nemmeno ai picchi di inizio mandato, quando a febbraio 2021 il 59% degli italiani era fiducioso nel suo operato.

L’azione del governo Draghi è stata migliore delle aspettative di un anno fa per il 21% degli italiani ma peggiore per il 24%. Si suddividono in modo abbastanza equo gli italiani per quel che riguarda la soddisfazione delle aspettative dopo un anno di governo guidato dall’ex presidente della Bce. A fronte di una percentuale simile tra i soddisfatti e i delusi, emerge una fetta consistente di popolazione che non ha avuto particolari sorprese. Per il 43% degli intervistati, infatti, l’azione di governo è stata “uguale” alle aspettative della vigilia (il 12% “non sa”).

Anche questa settimana il sondaggio ha coinvolto un campione di mille persone rappresentativo della popolazione elettorale italiana. I quesiti sono stati posti nella giornata di venerdì.