Cianfrocca premia Alviti e scatta un’indagine

Il sindaco di Alatri riceve dai carabinieri una richiesta urgente di documenti. C'è un'indagine in corso. Per la statuetta da 15 euro consegnata al concittadino campione d'Italia di Basket Davide Alviti. Solidarietà bipartisan

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Richiesta della documentazione relativa alla premiazione per meriti sportivi avvenuta in data 12 agosto 2022 in occasione del Festival del Folclore di Davide Alviti”: quando il sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca ha letto l’oggetto della comunicazione inviata dai carabinieri della Compagnia di Alatri è sobbalzato dalla sedia. Ha controllato che i timbri fossero originali e le firme fossero autentiche: non era uno scherzo. Il testo prosegue specificando che “per urgenti indagini di Polizia Giudiziaria si prega cortesemente di voler fornire l’eventuale delibera, in copia conforme, relativa alla premiazione meglio indicata”.

Il premio ad Alviti

La consegna del premio

La storia comincia il 12 agosto scorso. C’è il Festival del Folklore ad Alatri. Ed in quella serata il sindaco ha voluto consegnare un riconoscimento ad un cittadino e sportivo illustre di Alatri. È il neo campione d’Italia Davide Alviti atleta della gloriosa squadra di basket delle storiche “Scarpette Rose guidata da Ettore Messina, oggi Olimpia Milano. (Leggi qui Alviti, tanta gavetta ed un tiro magico).

Alatri non ha mai potuto vantare un campione d’Italia nella seconda disciplina sportiva più seguita. Maurizio Cianfrocca ha ritenuto giusto e meritato un premio a nome di tutta la città per un giovane che con il suo impegno porta in Italia e in Europa il nome di Alatri. E così è stato nella serata del Festival. Evento non nuovo e che in passato ha sempre riguardato cittadini che portano in alto il nome della propria città.

Ma nessuno immaginava che quel premio, la riproduzione della Porta Maggiore in miniatura dal costo di circa 15 euro e fornita dalla Pro Loco, diventasse un caso giudiziario. 

Lo sgomento di Cianfrocca

Il sindaco Cianfrocca

«Non vi nascondo di aver provato un po’ di scoramento negli ultimi due giorni» commenta ora Maurizio Cianfrocca. «Sono stato denunciato per aver omaggiato il giocatore Davide Alviti durante la prima serata del Festival del Folklore. Qualcuno è stato evidentemente disturbato dal fatto che ho voluto rendere omaggio a un nostro concittadino, che si è distinto in maniera eccellente nel suo campo».

Oltre all’amarezza c’è la perplessità «Non riesco nemmeno a immaginare cosa possa imputarmi in merito questa persona anonima. Sono allibito e deluso». Come prima cosa, il sindaco ha contattato la famiglia del campione d’Italia assicurandogli che non sono loro il verso bersaglio dell’iniziativa.

Le “urgenti indagini di polizia giudiziaria” tendono a verificare una circostanza in contrasto con la legge. Che però il sindaco nemmeno riesce ad immaginare quale possa essere, considerato il valore irrisorio del premio e la chiara fama della persona alla quale è stato assegnato. «Per quanto si possa essere in disaccordo con la mia azione amministrativa, ci si può ridurre così? Ad accusarmi per un riconoscimento dato a un nostro ragazzo? In nome di quale legge? Fatico solo a concepire che una persona possa perdere tempo, e farlo perdere ad altri, per una questione così. Stupendomi della cattiveria e dell’odio che possono esistere, ho il dovere di non scoraggiarmi e di non farmi intimorire».

Il tam tam di solidarietà

Davide Alviti

La notizia ha fatto il giro dei social. E centinaia sono stati i messaggi di vicinanza. Ora saranno le indagini dei carabinieri a stabilire se ci sia stato qualche reato o meno: la richiesta di documentazione presuppone che ci sia un ‘fumus boni juris‘. Tradotto dal Codice: un buon motivo per approfondire.

Cosa c’è alla base: un attacco politico? Invidia verso Davide Alviti visto il suo successo? Voler sapere se per il premio c’era copertura finanziaria? Misteri alatrensi.

Quella denuncia però un effetto lo ha raggiunto. ha accorciato le distanze tra il sindaco ed una parte dell’opposizione. Il Partito Democratico per bocca del suo consigliere Matteo Recchia ha espresso solidarietà al sindaco ed a Davide Alviti: «Sono convinto che la battaglia politica si faccia in altro modo, sulle idee, sulle scelte e sugli indirizzi politici, in Consiglio Comunale, in piazza. E non con le carte bollate». 

Ma la richiesta di documenti presuppone che ci sia qualcosa da controllare. Recchia non ci sta e sottolinea che non ci si contrappone in questo modo ad un’amministrazione: «Non ricercando cavilli burocratici, non attraverso esposti e denunce, tra l’altro solo per aver premiato un nostro concittadino, che sta raggiungendo vette altissime nella pallacanestro. Il Pd è altra cosa».