Dalla Passione Vivente al Cinema, la missione di Claudio: emozionare

Foto © Ettore Ferrara

Ad Ostia l'attore Claudio Bondatti di Ferentino presenta il corto “Il mistero di Kyra”, ritratto sulla disabilità quotidiana. E si racconta. Dalla Passione Vivente in Ciociaria fino al set del cinema

Melania Massa

Moda, Fashion & Style

 La brezza di ottobre porta in strada il profumo del mare, i granelli di una sabbia ormai tiepida, i rumori di una spiaggia diventata quasi deserta: qualche mamma con i bambini nel passeggino, perché l’aria del mare fa sempre bene; qualche coppia di pensionati che si sostiene a vicenda; pochi giovani e ognuno con lo smartphone in mano. A due passi dalla spiaggia di Ostia c’è il teatro Nino Manfredi: è lì che viene proiettato il corto “Il mistero di Kyra”. È inserito nel Festival Internazionale “The Diamond of the Heart” e l’attore protagonista è Claudio Bondatti. Che si racconta tra vita professionale e privata.

Claudio Bondatti

Significativo lo scopo di solidarietà del festival dedicato a San Giovanni Paolo II, un evento rivolto soprattutto a giovani talentuosi che vogliono avvicinarsi al mondo del cinema e della musica. A presentare la serata è Mirella Sessa, in sala è annunciata la presenza di ospiti come il regista Pupi Avati, Daniele Venturi presidente dei Papaboys, il giornalista Enzo Fasoli e molti altri. Ci sono quelle persone che scelgono di fare un lavoro quasi per vocazione. E poi ci sono quelle interviste, talmente coerenti e semplici, che sembrano crearsi da sole senza troppi artifici o domande iperboliche, lasciano spiazzati per la ciclicità di fatti ed eventi che portano a pensare che, a volte, alcune cose siano già scritte.

In Claudio Bondatti c’è tutto questo. Definirlo solo bello è alquanto riduttivo, in quella che è la sua vita c’è una coerenza netta, precisa, inamovibile di chi sa che attraverso il suo lavoro deve suscitare delle emozioni, affrontare tematiche profonde e stare sempre dalla parte dei più deboli. Nel “Mistero di Kyra”, per la regia di Claudio Lucarelli, Bondatti interpreta il ruolo di un insegnante che, a causa di un incidente, è costretto a rimanere su una sedia a rotelle. Un tema sempre più sentito quello della diversità e di come si ci dovrebbe comportare di fronte ad essa, un messaggio forte da lanciare al pubblico e soprattutto ai giovani. Perché spesso, come afferma l’attore, manca la cultura e la giusta istruzione per affrontare la disabilità, un inno di amore verso la vita.

Claudio Bondatti a Sposa Sotto le Stelle 2019

L’amore inteso come solidarietà e amicizia, spiega Claudio: «Nell’impersonare un diversamente abile mi sono immedesimato a pieno nel personaggio, c’era una scena in cui dovevo piangere e non ho voluto ricorrere a lacrime artificiali, sono entrato talmente tanto in empatia che ho pianto veramente, le mie erano lacrime vere». 

Classe 1981, Claudio nasce a Ferentino dove cresce e vive tuttora. L’amore per la sua città e la famiglia è incondizionato così come i suoi valori :«La mia famiglia è sacra. Voglio stare vicino ai miei genitori e mi piace pensare di potermi prendere cura di loro. Sono molto legato alla Ciociaria, terra con borghi storici unici al mondo che ha dato natali a personaggi del calibro di Mastroianni, Manfredi e De Sica».

Tra i suoi film preferiti Lassù qualcuno mi ama con un giovane Paul Newman:« Paul Newman è per me una fonte di ispirazione e poi il film mi ricorda mio nonno, è stata una persona fondamentale nella mia vita, il primo a credere in me e a quello che facevo».

Inizia molto giovane come DJ, passa alla moda sfilando per varie passerelle, non mancano le fasce, nel 2013 infatti viene premiato al concorso di bellezza “Mister belli d’Italia”: Mister Spettacolo, Mister Cinema e Mister Bello D’Italia Lazio. Recita nella serie “L’onore e il rispetto 5 – ultimo Capitolo” e nelle fiction “Il bello delle donne… alcuni anni dopo” e “Non è stato mio figlio”.

Claudio Bondatti sul set de Il Mistero di Kyra

L’evento che gli ha fatto capire che la recitazione sarebbe stato il suo mestiere avviene ancora prima, nel 2010, quando interpreta Gesù Cristo nella passione vivente della sua città, una vera e propria svolta nella sua vita che lo ha portato poi in teatro e in continui corsi di recitazione:«Mentre facevo la passione di Cristo ho capito che avrei dovuto fare l’attore. In quel periodo avrò visto cento volte il film di Franco Zeffirelli».

La ciclicità della spiritualità ritorna quando Claudio parla delle sue esperienze ed impegni nel sociale come quella nel carcere di massima sicurezza di Paliano con la croce “GMG” (Giornata Mondiale della Gioventù), donata da Papa Giovanni Paolo Il nel 1985.

Il lavoro di Claudio Bondatti continua con determinazione, studio e un occhio sempre rivolto agli altri, anche “Il Mistero di Kyra” continua, diventerà un film e sarà trasmesso nelle sale cinematografiche, nei prossimi giorni inizieranno le riprese.