L’amore all’improvviso, come un d’inverno un gelato alla nocciola (Culture)

Un amore di quelli che si smarriscono e casualmente fanno capolino dopo 40 anni. È 'Come d' inverno un gelato alla nocciola' la nuova sfida de I Commedianti. In scena a Frosinone. Alla Saletta delle Arti, il 25 e il 26 maggio, il 1 e 2 giugno

Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

Frosinone alle Terrazze: quelli che fanno tendenza passano sempre. È la location ideale oggi per Come d’ inverno un gelato alla nocciola. Un venerdì di un maggio invernale, una pausa, un break, si ferma Luciano D’Arpino. Per alcuni è il giornalista che dirige le pagine locali de Il Messaggero, frusta una politica che ormai recita (e male) il ruolo di se stessa; per altri è il regista teatrale che ha fondato I Commedianti e se invece di Frosinone fosse stato di Roma o Napoli ed avesse iniziato lì oggi avrebbe un teatro tutto suo e verrebbe osannato in tutti i salotti culturali.

Ma c’è anche un terzo Luciano che pochi conoscono. È quello che si concretizza quando non è né in redazione né in teatro. Il terzo Luciano è autore di testi teatrali brillanti, spesso a quattro mani con un altro giornalista, Fabio Fattore. È il terzo Luciano che mi passa davanti alle Terrazze.

Luciano III nelle pagine della cultura lui ci ”finisce”a pieno titolo: come protagonista che da 30 anni dirige la compagnia dei Commedianti. Una compagnia che ha all’attivo ben oltre 50 spettacoli, manifestazioni importanti come Hellzappoppin. E per festeggiare il trentennale è arrivato il nuovo spettacolo. Quattro date alla Saletta delle Arti, il 25 e il 26 maggio, il 1 e 2 giugno.

Blocco notes, io sono all’ antica, pur essendo molto social scrivo ancora sul quadretto di carta. È tutta un’altra cosa, i pensieri restano lì, dentro i solchi tracciati dalla penna. Luciano si ferma e gli propongo: “Uno spritz?“. Lui replica ”No, come d’inverno un gelato alla nocciola”.

La ragazza porta due gelati alla nocciola, non c’è una sfera di sole, sembra proprio inverno. Inconsapevolmente siamo entrati nel nuovo spettacolo. Luciano comincia a parlare: ”Davanti ad una scuola un pensionato incontra la sua ex fidanzata, un amore di quelli che si smarriscono e casualmente fanno capolino dopo 40 anni, come se fossero stati sempre li dietro l’angolo. Con loro c’è un barbone, un clochard, uno di quelli che preferisce la vita sotto le stelle con i libri, uno che sfugge alla banalità e alla monotonia della vita tranquilla, quella borghese. Lo scandalo dell’amore che non ha età e può colpire chiunque all’ improvviso”.

Mentre Luciano parla, il gelato alla nocciola scende e nello stomaco farfalle e crampi si materializzano confondendosi. Amori impossibili, amori complicati cominciano a danzare accanto a me. Nel tavolino accanto parlano della telenovela smascherata da Dagospia, le finte nozze di Pamela Prati con Mark Caltagirone. Sorrido e dico a voce alta ”Ci sono certi amori più fantasmi di questo Caltagirone, si dileguano all’improvviso e poi ricompaiono“. Già, proprio Come d’inverno un gelato alla nocciola, per chi è perennemente innamorato dell’idea dell’amore e cerca volti per materializzarlo.

Nell’agenda degli impegni non ti resta che fissare una delle 4 date, a Veroli c’è stata l’ anteprima dello spettacolo. Un tema particolare per festeggiare il trentennale. Andiamo a scioglierci Come un gelato alla nocciola d’inverno: potrebbe diventare una nuova metafora per definire l’amore.