L’azzardo di Berlusconi stavolta può determinare la fine di Forza Italia

Il confronto diretto con Matteo Salvini alle europee è tutto in salita e la sconfitta rischia di essere ingestibile sul piano politico. Con riflessi enormi perfino sul livello locale, dove la Lega chiederebbe carta bianca sulle candidature a sindaco e al Parlamento.

La candidatura di Silvio Berlusconi alle Europee è una specie di “Lascia o raddoppia” per Forza Italia, perché gli effetti del risultato del 26 maggio si sentiranno ad ogni livello: internazionale, nazionale, regionale, provinciale, perfino comunale.

Un azzardo enorme quello di Silvio Berlusconi, perché il sistema proporzionale andrà inevitabilmente a restringere l’analisi nel centrodestra al rapporto tra la Lega e Forza Italia. Meglio ancora tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.

Non solo: Giorgia Meloni cercherà di ritagliare uno spazio per Fratelli d’Italia in grado di rappresentare comunque un elemento dal quale non prescindere. Dalla prospettiva di Matteo Salvini però. Perché sarà il vicepremier, ministro dell’Interno e leader leghista a cercare il “cappotto” nei confronti dell’alleato azzurro. Se di alleato ancora si può parlare.

Nel Carroccio si confida in un risultato che veda la Lega tra il 32 e 36% e Forza Italia tra il 7 e il 9%. Vorrebbe dire che Salvini si è preso quasi tutto l’elettorato forzista e che dunque non ha bisogno di generali, colonnelli e furieri per la scalata completa al centrodestra.

Silvio Berlusconi spera in rapporti e numeri diversi, tali da poter perlomeno chiedere alla Lega di “sostituire” i Cinque Stelle nell’accordo di governo. Ma è una specie di “missione impossibile”, anche perché in Parlamento sono i pentastellati ad avere la stragrande maggioranza di deputati e senatori. In virtù del voto del 4 marzo 2018.

Insomma, Silvio Berlusconi rischia una sconfitta durissima nel confronto più o meno diretto con Matteo Salvini.

In Forza Italia in diversi stanno già studiando scenari e prospettive, anche in provincia di Frosinone. Naturalmente pure Antonio Tajani, numero due del Partito, si gioca tutto. La posta in palio però è più ampia perché dopo le Europee, nel caso di un risultati di “tanto a poco”, la Lega chiederà il diritto di prima scelta su tutto: candidature a sindaco in primis. Perfino le “caselle” parlamentari verrebbero rilette sotto un’altra ottica.

Eh sì, con la candidatura diretta di Silvio Berlusconi stavolta Forza Italia si gioca la sopravvivenza politica.