Di Rollo in Provincia, Ranaldi presidente: la maggioranza di centrosinistra di Cassino trova la strada per sancire la pace. Martedì si chiude. Il lavoro di retrovia durato mesi
Un passo indietro per il Partito, un passo avanti nel nome del Partito. Senza scambi, senza mercatini. La rappacificazione del Partito Democratico di Cassino si può fare ed il banco di prova su cui collaudare da subito la tenuta sono le elezioni Provinciali di dicembre.
C’è un nuovo equilibrio nel Pd di Cassino. Che supera le divisioni dei mesi scorsi, le lacerazioni apertesi alle elezioni Politiche, replicate alle Provinciali, confermate alle Regionali. Nessuna rinuncia, nessuna abiura. Nessun vincitore, nessun vinto. Ancora una volta è lo schema dello scorso Congresso regionale ad avere permesso di superare le incomprensioni. È il congresso che ha eletto Daniele Leodori Segretario e Francesco De Angelis Presidente Pd del Lazio. (Leggi qui: L’Europa che spariglia le carte nei Partiti: piccola mappa strategica).
Quel Congresso ha mandato in soffitta le contrapposizioni e costruito un equilibrio nuovo bastato sui voti. Fine delle prove di forza muscolari tra l’area del sindaco Enzo Salera e dell’allora presidente della Provincia Antonio Pompeo contro l’area di Pensare Democratico fondata da Francesco De Angelis e guidata da Sara Battisti. E allora è fine anche per le tensioni tra il sindaco e la sua Presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo di Pensare Democratico.
Il doppio passo indietro per l’intesa
A ricucire gli strappi ci stanno lavorando da mesi i vertici provinciali Dem. Il Segretario Provinciale Luca Fantini ha portato sabbia e ghiaia politica, il dirigente nazionale Danilo Grossi che a Cassino è assessore ha portato il cemento. A far partire la betoniera è stata la guida di Pensare Democratico Sara Battisti. Lo ha fatto lunedì scorso, in occasione della Consulta dei Sindaci del Lazio Meridionale riunita per discutere delle problematiche legate a Stellantis e alla Reno de Medici. Prima della riunione ha dialogato a lungo con Enzo Salera.
In due hanno convenuto che per superare le tensioni dell’ultimo anno e mezzo era necessario un reciproco passo indietro. Uno fatto da Pensare Democratico e quindi da Barbara Di Rollo. Ed uno fatto dallo stesso Enzo Salera: che rinuncerà a candidare un suo uomo alle Provinciali di dicembre, alle quali due anni fa aveva eletto il capogruppo consiliare Gino Ranaldi. In questo modo si creerà uno spazio libero alle Provinciali: lo occuperà la presidente Di Rollo e su di lei convergeranno i pesantissimi voti della maggioranza Salera. Valgono circa 3600 voti ponderati, la metà del quorum per essere eletti. Quei voti saranno il segnale di pace dell’area Salera.
Al tempo stesso, Barbara Di Rollo rinuncerà alla presidenza del Consiglio comunale che ricopre oggi. Si libererà così un posto in Comune che verrà occupato dall’avvocato Gino Ranaldi, votato in blocco anche dai Consiglieri di Pensare Democratico. Quei voti saranno il segnale di pace dell’area De Angelis – Battisti.
Il tutto si concretizzerà nella giornata di martedì quando il capogruppo del Pd Gino Ranaldi incontrerà Barbara Di Rollo.
Famo a fidasse
Ciascuno corre un rischio. Barbara Di Rollo dimettendosi prima delle Provinciali di dicembre rischia di non avere poi il sostegno della maggioranza Salera alle elezioni che la dovranno proiettare in piazza Gramsci a Frosinone; Gino Ranaldi rinunciando al bis rischierebbe di non vedere più libera la poltrona della presidenza del Consiglio comunale come accadde durante l’amministrazione Petrarcone quando Marino Fardelli fu eletto Consigliere regionale ma restò fino all’ultimo giorno possibile come presidente d’Aula a Cassino. Se è un patto vero, se è ricucitura vera… famo a fidasse.
E così sarà. i segnali mandati questa sera sono chiari. Barbara Di Rollo spiega che “il candidato naturale della maggioranza alle prossime elezioni Provinciali è Gino Ranaldi. Lo è dal momento che è il Consigliere uscente. Il capogruppo del Pd ha la priorità – spiega la presidente del Consiglio comunale – dopodiché se decide di fare altro e di non ricandidarsi è chiaro che si deve aprire un ragionamento in maggioranza per decidere quale candidato esprimere“.
La miss preferenze non nega il suo interessamento alla ricandidatura, anche se non si sbilancia: “Io candidata alle Provinciali e Gino come mio successore alla presidenza del Consiglio? Non è una cosa che posso decidere io, ma se la maggioranza è d’accordo su questa ipotesi si potrebbe valutare“.
Martedì si conclude
Di questo parleranno nelle prossime ore il capogruppo del Pd Gino Ranaldi e la presidente del Consiglio Barbara Di Rollo. L’accordo è cosa fatta anche se dalla maggioranza chiedono che sia la presidente del Consiglio a compiere il primo passo.
I due consiglieri di Demos, già decisivi per l’elezione di Luca Di Stefano alla presidenza della Provincia, potrebbero però non far parte di questo accordo. Il coordinatore provinciale del Partito Luigi Maccaro ha infatti già annunciato con largo anticipo che Demos alle Provinciali schiererà un proprio candidato. È una posizione che non creerà un nuovo strappo in maggioranza: perchè?
Per capirlo bisogna uscire da Cassino e leggere la situazione su scala provinciale. Demos farà parte dell’alleanza di centrosinistra che è stata allestita per le elezioni ponderate di dicembre a Frosinone. E per avere il voto di tutti i suoi consiglieri, non solo quelli di Cassino deve mettere in lista una candidatura identitaria sulla quale poter imporre la leale collaborazione dei suoi eletti. Voti che andranno comunque a spingere la lista unitaria con dentro anche i candidati Pd.