Dichiarate fallito il Latina Calcio

CLEMENTE PISTILLI per LATINA OGGI

Convinti che la società versi ormai in uno stato di insolvenza strutturale, i pm Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro hanno chiesto al Tribunale di Latina di dichiarare fallita l’«U.S. Latina Calcio». L’ultimo durissimo colpo, dopo gli arresti nell’ambito dell’inchiesta «Olimpia» e il sequestro da due milioni di euro nell’ambito di «Starter», per il club nerazzurro, che aveva cercato di voltare pagina a fine anno con l’addio di Pasquale Maietta e Antonio Aprile e l’ingresso di nuovi soci.

Il 14 novembre scorso, con i 15 arresti per «Olimpia», sono emerse le ipotesi della costituzione di due associazioni per delinquere costituite all’ombra del Comune, una volta ad assegnare una valanga di appalti senza gara, a partire da quelli per lo stadio, e l’altra a favorire illecitamente proprio la società sportiva, ipotesi quest’ultima che ha retto anche al vaglio del Riesame.

Due giorni dopo l’operazione «Starter», con la Guardia di finanza che, ipotizzando una lunga serie di reati societari, sequestra due milioni di euro, bloccando anche denaro del club nerazzurro, beni della ex presidente Paola Cavicchi e del presidente Pasquale Maietta, che a quel punto getta la spugna.

Proprio in tale inchiesta, a carico di dieci indagati, emerge così l’ipotesi di uno stato di insolvenza della società. Il consulente nominato dalla Procura, Igor Catania, arriva a sostenere che «gli indicatori di bilancio dell’impresa U.S. Latina Calcio srl riflettono uno stato di squilibrio critico della situazione economico-patrimoniale e finanziario della società. In particolare – sottolinea – si osserva una situazione di grave sottocapitalizzazione dell’impresa funzionalmente dipendente dagli apporti di risorse finanziarie esterne».

Nella stessa indagine, inoltre, sono spuntati fuori debiti, stimati alla fine di giugno 2015, per 6,5 milioni di euro, 3,6 solo verso l’erario, con una tesoreria che «appare degradare verso un livello di sostanziale insostenibilità».

E da lì sembrano partire i pm Spinelli e De Lazzaro nel chiedere il fallimento. Dal 2007 in poi il Latina Calcio è stata sempre in perdita e l’insolvenza viene appunto considerata ormai strutturale. Gli apporti di capitale da parte dei privati vengono inquadrati come mere acrobazie, inutili a risollevare il club. Troppi soprattutto i debiti verso l’erario e verso lo stesso Comune di Latina.

Un’iniziativa che mostra come la Procura non sembri considerare risolutivo l’ingresso dei nuovi soci, della cosiddetta «cordata di Anzio». «Non sappiamo neppure che cosa sono in questo momento le indagini, non ci interessa», sostenne in conferenza stampa, subito dopo aver rilevato le quote da Maietta e Aprile, il neo presidente Angelo Ferullo.

Ora, però, lui e gli altri soci delle indagini sembra proprio che siano costretti ad interessarsi. Deciderà il Tribunale

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