Ecco la “Pax Ferragostana” di Anagni, ma sotto la sabbia…

Le ferie estive e il calendario degli eventi "narcotizzano" ma non cassano le questioni sospese in tutte le forze politiche di Anagni. Ora tutti al mare. Ma a settembre le opposizioni dovranno decidere se fare squadra o restare divise. E in maggioranza...

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Una pace estiva. Che però è solo apparente: in attesa della ripresa delle ostilità per un autunno che, dopo la stagione dei festival e delle rievocazioni medievali, si annuncia già particolarmente caldo. Sono ore di tranquillità soltanto di facciata quelle che scorrono ad Anagni in questi giorni.

La stagione con in mezzo agosto è, come accade usualmente nella Città dei Papi, caratterizzata dalle festività di San Magno. Con tutto quello che ne consegue: Festival del teatro medievale, spettacoli, concerti di cantanti. Insomma tutto quello che serve per evadere da una tran tran annuale. E quest’anno aumentato da uno stress ancora più forte legato alle vicende della campagna elettorale.

Le assenze che hanno pesato: per due volte

Danilo Tuffi

E infatti negli ultimi due Consigli comunali hanno fatto rumore le assenze consistenti nelle file della minoranza; quella di Danilo Tuffi e di Giuseppe De Luca. Assenze che di fatto hanno ridotto ad un elenco di obiettivi della maggioranza capitanata dal sindaco Daniele Natalia i due consigli comunali sul bilancio preventivo nonché sul piano triennale delle opere pubbliche .

I due consiglieri di minoranza hanno voluto comunque mettere da parte ogni eventuale screzio con il resto della minoranza. Chiarendo che, al ritorno dalle vacanze, la prima cosa da fare sarà quella di creare un coordinamento tra le forze politiche dell’opposizione.

Resta ovviamente sempre di capire se di questo coordinamento farà parte anche Luca Santovincenzo, cioè il leader di LiberAnagni che da subito ha cercato di marcare una differenza, oltre che con gli uomini della maggioranza, anche con i colleghi dell’opposizione.

Nodi da sciogliere

Egidio Proietti

Peraltro, all’interno di LiberAnagni bisognerà risolvere anche un altro problema, ovvero quello della guida del Partito Democratico. Visto che la novità delle ultime settimane da quelle parti è l’uscita di scena di Egidio Proietti, che ha deciso di farsi da parte. Per ora il Partito è guidato da un direttivo di dirigenti locali,  in attesa che i nodi si sciolgano però a settembre. (Leggi qui: Proietti molla il Pd di Anagni: perché è successo e cosa accadrà).

In tutto questo, al ritorno dalle vacanze il Comune dovrà cominciare a darsi da fare con una serie di promesse da mantenere. In primis quelle relative alle opere che devono ancora essere inaugurate. In questi giorni l’attesa più spasmodica è quella dell’inaugurazione della rotatoria al bivio della ex Winchester. I social dell’amministrazione comunale insistono sull’imminenza del taglio del nastro.

Che però ancora non c’è stato. E poiché il sindaco a dicembre dello scorso anno aveva assicurato che tutto sarebbe stato approntato per marzo, lo scetticismo in questo senso è legittimo.

Daniele Natalia con il comitato per la rotatoria

Un’altra opera attesa è quella della frana della Calzatora. Anche qui, a diversi annunci negli ultimi due anni non ha fatto riscontro una effettiva conclusione dei lavori. Ritardi che senz’altro fanno discutere, e che potrebbero acuire le tensioni che, al di là della compattezza di facciata, ci sono all’interno della maggioranza.

Al di là delle foto a favore di telecamera e di obiettivo, che ci sia tensione tra alcuni esponenti di peso della maggioranza, come ad esempio Riccardo Ambrosetti e Donatello Cardinali è risaputo. 

Il “fortino” della Pro Loco che va blindato

Al di là delle foto a favore di telecamera e di obiettivo è risaputo che ci sia tensione tra alcuni esponenti di peso della maggioranza: come ad esempio Riccardo Ambrosetti e Donatello Cardinali. Ed è una prova di questa tensione anche la necessità di mettere a posto alcune questioni all’interno degli organismi “vicini” alla maggioranza.

Come ad esempio la Pro loco. In questo senso il tentativo, per adesso fallito, di mettere da parte Roberto Ippoliti per fare entrare nel direttivo elementi più vicini all’attuale maggioranza può essere senz’altro letto come la volontà di blindare anche la Pro Loco. Di fatto, la riproposizione di un’operazione già fatta un anno fa, con Franco Stazi messo da parte proprio per i suoi orientamenti poco filogovernativi. (Leggi qui: Cosa non quadra nella rimozione del presidente Stazi).

Insomma, nonostante la calma i fronti ci sono. Ed aspettano settembre per diventare caldi.