«Espulsione dal M5S per Roberta Lombardi e Marco Cacciatore”

Foto © Benvegnu' - Guaitoli / Imagoeconomica

Scontro frontale nel Movimento 5 Stelle in Regione Lazio. Davide Barillari chiede l'espulsione per la sua capogruppo Roberta Lombardi "Ha l'ossessione per il Pd". E per il collega Cacciatore "Ha votato con la maggioranza di Zingaretti”

L’effetto Spartiacque è iniziato. Nel gruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Lazio si iniziano a vedere le prime crepe. È solo l’inizio. Di un fenomeno che nei prossimi giorni potrebbe portare a cambiamenti nei Gruppi che siedono in Regione Lazio. (leggi qui Casa, la Lega assedia Zingaretti sulle Case Popolari)

Davide Barillari

Ad indicare la crepa nel M5S è stato Davide Barillari, il consigliere tradizionalista che è contro qualsiasi forma di dialogo: tanto con la Lega e tanto con il Pd. La ‘crepa’ è il suo collega Marco Cacciatore ed il voto che ha espresso l’altra notte a favore del Collegato al Bilancio.

«In sette anni non era mai successo che un consigliere M5S votasse favorevolmente al collegato al bilancio, tra l’altro imposto con un maxi emendamento dalla Giunta. Marco Cacciatore deve essere espulso dal M5S».

Ma non si ferma qui. Davide Barillari per la prima volta attacca in modo frontale la sua capogruppo Roberta Lombardi: lei che è stata la prima capogruppo grillina alla Camera, l’autrice della famigerata diretta streaming che sgretolò l’allora Segretario Dem Pier Luigi Bersani.

Barillari ora chiede anche la testa della sua capogruppo. E dice che dopo l’espulsione di cacciatore «sarà il turno della capogruppo, ossessionata da un accordo con Zingaretti».

L’altro giorno Roberta Lombardi aveva sviluppato un’analisi politica nella quale ha sostenuto la necessità di allargare il M5S, aprendolo alle forze capaci di condividere i suoi valori. «Dobbiamo essere in grado di coinvolgere tutti». (leggi qui Il verbo di Roberta Lombardi: «No al Raggi bis, si ad un accordo con il Pd»).

La discussione sulla sua bacheca Facebook però non prende quota: in 4 ore i commenti sono appena una ventina, nulla rispetto alle centinaia che sviluppavano nel passato. E non tutti sono in sintonia con l’autore. C’è chi gli sottolinea “se ritieni ci siano gli elementi puoi chiedere l’espulsione di Marco. Da solo non puoi arrogarti tale diritto: ci vuole metodo e discussione uguale democrazia”.

La delusione serpeggia e qualcuno annota: “E per chi non rendiconta da un anno? E chi ha organizzato una campagna elettorale per le europee ridicola?”.

Roberta Lombardi e Marco Cacciatore © Imagoeconomica / Stefano Carofei

Sulla bacheca si ripropone la spaccatura già andata in scena nelle ore scorso in Campidoglio: dove un assessore di Virginia raggi si è schierato a favore dello stop agli sfratti degli abusivi nelle Case Popolari e chi invece si è schierato contro. “Il fatto di schierarsi a favore degli occupanti abusivi è una vergogna! Chi ha votato a favore deve uscire dal Movimento! Meglio perderli che trovarli”.

Il Gruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Lazio è diviso in tre sensibilità. Tra i lettori c’è chi sollecita una sintesi politica: “Ma non si potrebbe ricorrere ai probiviri per sistemare sto casino in Regione? Queste spaccature non ci fanno assolutamente bene anzi distruggono il Movimento. Cercate di trovare una soluzione fra di voi per il bene dei cittadini e di Chi vi ha votato”.

Chi è contro Roberta Lombardi ritiene che “La Lombardi sta dando i numeri da un po’. Così i moderati radical come lei stanno rovinando il movimento. Cosa possiamo fare?”. Altri consigliano a Lombardi e Cacciatore “perché non si iscrivono direttamente al PD invece di trascinare il M5S?!”.

L’attacco frontale apre a sua volta un nuovo spartiacque. Il Movimento 5 Stelle non potrà fare finta di niente. Ne andrebbe della sua credibilità. E certificherebbe che in realtà il Partito non è uno ma sono almeno tre: l’ala ortodossa di Barillari, l’ala che sta con Luigi Di Maio e l’ala che si riconosce nella linea di Roberta Lombardi che ha portato al dialogo in Regione Lazio. Spianando la strada al nuovo governo giallorosso.