Le tracce di Marino Fardelli verso la candidatura

Ora o mai più. Marino Fardelli ha capito che è questo il momento migliore per tentare di far cadere l'amministrazione D'Alessandro a Cassino. E piazzare la propria candidatura. Ecco le tracce...

I cercatori di tracce, nel Far West erano l’élite dei guerrieri. Abilissimi, precedevano il gruppo e rilevavano subito la presenza del nemico, trovavano una mandria di bisonti: gli bastavano pochi elementi per individuarne posizione e distanza.

Spesso si affidavano ad un elemento infallibile: lo sterco. Più ce n’era e maggiore era la mandria o l’avversario. Più era caldo e più erano vicini.

Anche il segretario cittadino del Pd di Cassino Marino Fardelli sta lasciando molte tracce. Tutte dicono che si prepara a candidarsi a sindaco di Cassino.

Lo indica ‘Dieci Pennellate di Fardelli‘ l’iniziativa mediatica che lo porta ora a commentare sul web i fatti politici della città. Portano in quella direzione i manifesti con i continui inviti alle dimissioni per il sindaco Carlo Maria D’Alessandro.

Non si tratta di un’azione di disturbo. E nemmeno di sciacallaggio politico. Marino Fardelli ha l’esperienza necessaria per capire che è questo il momento: se gli riesce, manda la freccia nel bersaglio, altrimenti il tiro tocca ad altri.

È proprio questo il primo punto. Il momento. Se si dovesse arrivare ad elezioni nei tempi canonici, la candidatura del centrosinistra verrebbe preceduta da un dibattito politico che si preannuncia intenso e pieno di voci.

A spuntarla, con molta probabilità sarà un nome nuovo, in ossequio alla linea del rinnovamento invocata da un elettorato che la scorsa primavera ha gettato nella pattumiera politica un Pd intriso di renzismo nel quale non si è riconosciuto ed al quale non ha attirbuito merito alcuno.

Fardelli ha capito quindi che è ora o mai più.

Il secondo punto è la particolare condizione del momento. Il centrodestra di Cassino sta attraversando la peggiore fase possibile: non è riuscito a mantenere la promessa di lasciare alla città i suoi acquedotti e li ha dovuti cedere ad Acea; non è riuscito ad evitare il dissesto nonostante avesse garantito dai palchi che i conti si potevano risanare; l’Historiale, il Teatro e la Rocca Janula sono chiusi.

Amministrativamente, Carlo Maria D’Alessandro ha dimostrato di essere un ottimo organizzatore della macchina amministrativa. Ma fare il sindaco si sta rivelando più impegnativo del previsto. Come dimostrano le tensioni sul dissesto e ora quelle sulla Rigenerazione Urbana.

Marino Fardelli sa che se riesce a far cadere ora l’amministrazione, l’unico candidato pronto sulla piazza è lui. Adesso a mai più.

Per questo non si preoccupa di lasciare tracce.

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