Francesco De Angelis presidente del Pd unitario

Francesco De Angelis sarà il Presidente regionale del Partito Democratico del Lazio. Farà squadra con Daniele Leodori che lunedì verrà acclamato Segretario Regionale. Per la prima volta i due uomini più influenti al timone del Partito

Il luogo dell’incoronazione è deciso. I nuovi vertici del Partito Democratico nel Lazio verranno acclamati lunedì nelle sale di Spazio Novecento: piazza Guglielmo Marconi, nel cuore dell’Eur a Roma. Senza ansie, senza timori: il 95% dei duecento delegati eletti domenica scorsa dal popolo progressista andato nei gazebo del Lazio ha indicato Daniele Leodori come nuovo Segretario Regionale.

Ma è un Pd diverso quello che prende forma tra meno di quarantott’ore nel cuore di Roma. Perché questa volta le correnti si sono pesate e non si sono scannate: convergenza su Leodori quasi all’unanimità, niente listone ma cinque liste con cui pesarsi e definire i nuovi equilibri.

Foto: Saverio De Giglio © Imagoeconomica

Merito anche della stretta di mano avvenuta qualche settimana fa a Gaeta: i due uomini forti del Partito Democratico nel Lazio hanno stabilito che la guerra all’interno è finita. Ad imporre la tregua sono stati Daniele Leodori e Francesco De Angelis, il patriarca della potentissima componente frusinate Pensare Democratico. Saranno loro a garantire la pace nel Partito e la svolta verso un nuovo modello. (Leggi qui: A Gaeta viene varata la nuova Pax nel Pd del Lazio).

È per questo che Francesco De Angelis sarà il Presidente Regionale del Pd del Lazio. Incoronato anche lui durante l’Assemblea del Partito che si riunirà lunedì.

Mai così potenti

Francesco De Angelis e Daniele Leodori

È la prima volta che al vertice del Partito Democratico del Lazio ci sono i due uomini più influenti sui territori della regione. Con una linea di dialogo in superfibra con l’uomo forte sulla Capitale, Claudio Mancini lo sponsor politico del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

È il chiaro segnale che il Pd del Lazio intende cambiare ruolo e strategia all’interno del Partito Nazionale. C’è stato già un primo superamento delle correnti con la nascita di Rete Democratica che ha messo insieme i grandi elettori Dem di matrice progressista – riformista. (Leggi qui: De Angelis in campo: traina la Rete Democratica nel Pd). Ma anche con l’aggregazione che sul fronte opposto, in provincia di Frosinone ad esempio ha visto unirsi l’ex deputato Nazzareno Pilozzi, l’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo, il dirigente nazionale Danilo Grossi.

La rottura con il passato sta nel fatto che entrambe hanno individuato Daniele Leodori come stesso punto di sintesi al Congresso regionale.

La garanzia di De Angelis

La presidenza del Partito a Francesco De Angelis sta in due elementi essenziali. Il primo: la capacità di ricostruire un percorso unitario che avesse Daniele Leodori (Area Dem) al centro. Cioè l’uomo che insieme al compianto senatore Bruno Astorre e l’operatività dell’allora capogruppo Pd in regione Mauro Buschini costruì prima il patto d’Aula e poi, un pezzo alla volta, tutto il Campo largo che aveva la possibilità di contendere il Lazio al centrodestra nelle elezioni dello scorso febbraio.

Il secondo elemento sono i numeri. Francesco De Angelis ha messo sul tavolo domenica scorsa una massa di numeri imponente. La Federazione di Frosinone è stata quella che ha votato più persone di chiunque altro nel Lazio a votare per il Congresso. Sono andati ai gazebo della provincia di Frosinone 11.087 elettori. Tanto per fare un paragone: la federazione Roma Est ne ha portati 7.543, Roma Nord invece ne ha portati 5.844, la federazione di Latina 5.744. E poi Francesco De Angelis ha preso 4.700 preferenze personali ed è il più votato nell’intera regione. Dei 18.202 voti raccolti regionalmente da Rete Democratica ben 7.269 sono di Frosinone. È maggioranza nella maggioranza.

Con la sua strategia messa in campo a dicembre ha fatto in modo che alla guida della Provincia di Frosinone non andasse un presidente appoggiato da Fratelli d’Italia e Forza Italia. Alle Regionali di febbraio ha confermato in Aula la vice segretaria regionale uscente Sara Battisti.

Se c’è un argine nel Pd è quello costruito da Francesco De Angelis al Sud, da Daniele Leodori nella provincia di Roma. Metterli insieme assegna al Pd il diritto du usare un aggettivo: unitario.

La squadra di governo

Daniele Leodori sta limando la squadra di Governo del Partito. I rumors dicono che tra i 15 della Direzione potrebbero entrare l’ex assessore regionale ed ex sottosegretario Gian Paolo Manzella, l’assessore di Viterbo Alessandra Troncarelli, la presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi, l’ex deputata Patrizia Prestipino fresca di passaggio a Rete Democratica e Piero Latino.

Mariano Angelucci sarà tra gli organismi di garanzia.