Frosinone cerca la sestina e il +8 sulle seconde ma piove la tegola-Kone

Venerdì sera anticipo in casa dell’Ascoli dell’ex Dionisi per allungare la striscia positiva e continuare la fuga in testa. Sarà una gara difficile contro un’avversaria in forma (4 risultati utili di fila). “Abbiamo fiducia ma niente voli pindarici”, ha detto Grosso che ha perso l’ivoriano fino a gennaio. Out anche Caso. Nelle file dei marchigiani recupera Buchel, dubbio Gondo-Mendes

Alessandro Salines

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Vincere la sesta partita di fila (terza in trasferta), volare a +8 sulle seconde e accomodarsi in poltrona con birra e pop corn per vedere se sotto pressione le inseguitrici avranno la forza di restituire la pariglia. Fabio Grosso sogna un venerdì sera perfetto per il suo Frosinone capolista impegnato nell’anticipo del venerdì sera. Ma tra il dire ed il fare ci sono di mezzo qualche problema (out Kone e Caso) e l’Ascoli del grande ex Dionisi, settimo a quota 19 e reduce da 4 risultati utili di fila (3 vittorie ed 1 pari sabato scorso a Brescia). Un’avversaria in forma che al “Del Duca” tenterà lo sgambetto alla capolista per godersi la sosta nei piani altissimi della classifica.

I bianconeri proveranno a sfruttare la spinta del proprio stadio in una giornata storica (il club festeggia i 124 anni di vita con tanto di maglia celebrativa).  “Domani è una serata da vivere appieno, è anche il compleanno del nostro patron e speriamo di fargli un bel regalo, una prestazione da squadra tosta come si è visto nelle ultime gare – ha detto Cristian Bucchi, tecnico dell’Ascoli – Giocheremo davanti ai nostri tifosi, ai quali teniamo molto perché ci incoraggiano sempre. E poi ci teniamo a far bene per noi, veniamo da un periodo positivo e vogliamo continuare la striscia di risultati”.

Gli esami non finiscono mai

Fabio Grosso, tecnico del Frosinone

Per il Frosinone un esame di maturità anche se d’ora in avanti ogni partita lo sarà. Un test difficile dal punto di vista tecnico ma che misurerà anche e soprattutto il carattere dei giallazzurri. “Affrontiamo una squadra che attraversa un ottimo stato di forma – ha sottolineato il tecnico Fabio Grosso prima della partenza – Alle ultime 4 gare di campionato va aggiunta anche la partita di Coppa Italia con la Samp disputata alla pari. L’Ascoli ha un reparto offensivo importante, valide alternative ed anche durante la gara è in grado di tenere alto il livello di pericolosità. Ha trovato un nuovo assetto, era in un momento non positivo ma ora ha recuperato solidità, concretezza e pericolosità. Andiamo a giocare fuori, conosciamo le loro caratteristiche e dobbiamo metterli in difficoltà”.

La parola d’ordine ora è continuità. Fondamentale quando si viaggia nelle alte sfere. “Sarei ripetitivo, lo abbiamo detto tante volte. La continuità è determinante per rimanere nelle zone alte della classifica, noi per il momento siamo contenti ma non facciamo voli pindarici – ha proseguito il trainer dei ciociari – Vogliamo mettere dentro sempre tanto entusiasmo, qualità e voglia di emergere perché sono caratteristiche importanti per restare a galla in questo campionato”.

Sulla cresta dell’onda

L’esultanza di Rohden che ha deciso l’ultima gara col Perugia

Il Frosinone si presenterà all’atteso appuntamento forte del primo posto con tanto di accenno di fuga. Il vantaggio di 5 punti sulle seconde (Genoa e Reggina) è un buon margine anche sotto l’aspetto psicologico. Comunque andrà ad Ascoli. il Frosinone infatti resterà ancora in testa fino alla ripresa delle ostilità dopo la pausa. Insomma potrà giocare ancora con quel pizzico di leggerezza che spesso può fare la differenza.  

E inoltre arriverà al “Del Duca” dopo un’autentica marcia trionfale di 5 vittorie di fila ed una serie di record come la migliore difesa del campionato (7 reti). In caso di ulteriore successo eguaglierebbe il primato di 6 vittorie di fila conquistato tra il gennaio e febbraio 2020. Una squadra che al di là dei numeri gioca bene, è fresca, ha un’identità e nelle ultime settimane è sulla bocca di tutti. La fiducia si moltiplica anche se poi ogni partita fa storia a sé.

“La fiducia la dobbiamo avere a prescindere perché in un campionato come questo si alternano momenti di felicità ad altri di delusione – ha aggiunto GrossoPerò la fiducia in noi stessi e in quello che facciamo sarà la base per sostenerci in qualsiasi situazione, anche in quelle positive nelle quali sarà importante tenere i piedi per terra per prepararci alle altre sfide”.

Per l’Ascoli uno spartiacque

Il centrocampista Caligara durante la gara giocata la stagione scorsa

La formazione di Bucchi, settima a quota 19, è in serie utile ma in casa finora ha avuto qualche difficoltà, perdendo 2 delle ultime 3 partite. Tra le mura amiche solo 2 successi in 6 gare (2 ko ed altrettanti pareggi). Rendimento migliore in trasferta con 3 successi, 2 pari e 1 sconfitta. La gara col Frosinone rappresenta una sorta di bivio per i bianconeri che hanno saputo venir fuori da un periodo negativo (3 sconfitte e 2 pari in 5 gare) conquistando 10 punti nelle ultime 4 giornate. Ora però la sfida con la capolista dovrà dire di che pasta è fatti la formazione marchigiana. Una prova del nove, un match molto atteso da tifoseria e società che potranno trarre indicazioni utili sui reali obiettivi di Dionisi e soci.

“Sarà una partita bellissima con una degna cornice sugli spalti, si affronteranno 2 squadre forti che cercheranno in tutti modi di vincere – ha sottolineato BucchiEntrambe sono reduci da un momento positivo, troveremo un Frosinone con un organico importante, per loro parlano la classifica e il tempo. Leggo di ‘sorpresa Frosinone’, ma non è così: c’è un progetto, un bravissimo allenatore, Grosso, che da 3 anni guida questa squadra e che, insieme a Lucarelli, è il più longevo. Già questo è sintomatico di continuità. Sento parlare di organico giovane ma l’undici che scende in campo è molto esperto: ha in genere 2 under, l’attaccante e il portiere, ma l’età media degli altri è di 28 anni. Quindi è una squadra matura, non di ragazzini che stanno stupendo. A ciò aggiungiamo una proprietà che in B credo sia l’unica ad avere lo stadio di proprietà. Quindi c’è programmazione e quella che dovrebbe essere la normalità il Frosinone l’applica a meraviglia e in questo momento sta raccogliendo i frutti”.

Kone out fino a gennaio, si fermano Caso e Ciervo

Ben Kone sarà assente fino a gennaio (Foto © Mario Salati)

Come contro il Perugia, Grosso dovrà rinunciare al centrocampista Kone alle prese con un infortunio al piede (infrazione al quinto metatarso sinistro) che si è rivelato più complicato del previsto. Tanto che in giornata all’ospedale “Maria Vittoria” di Torino si è dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico eseguito dal dottor Corrado Bertolo.

“Sarà il nostro rinforzo di gennaio”, ha sottolineato Grosso. Un’assenza pesante per il Frosinone che non avrà un elemento in grado di strappare, cucire gioco, cambiare passo ed anche concludere l’azione. Inutile negarlo: col Perugia il gioco dei canarini ne ha risentito. Ma è ovvio che bisogna fare di necessità virtù e le alternative non mancano. In extremis non è partito neppure Caso per una gastroenterite: assenza altrettanto pesante. Fuori causa inoltre l’attaccante Ciervo (noie muscolari) ed il lungodegente Oyono.

Samuele Mulattieri

La formazione non dovrebbe discostarsi troppo da quelle che hanno battuto il Cosenza ed il Perugia. Turati in porta con Sampirisi, Lucioni, Ravanelli ed uno tra Cotali e Frabotta in difesa. In mezzo al campo Garritano, Mazzitelli e Boloca con Rohden (fresco di convocazione in nazionale dopo 4 anni di assenza), Moro e probabilmente Mulattieri nel tridente. Almeno in partenza sarà un 4-3-3. Ma molto dipenderà dalle posizioni di Rohden e Garritano, capaci di ricoprire più ruoli nella stessa partita.  

Bucchi ritrova il regista Buchel

Buchel, regista dell’Ascoli

L’Ascoli sfiderà il Frosinone affidandosi di nuovo al 3-5-2. Rispetto alla partita di Brescia, Bucchi dovrebbe recuperare Buchel in cabina di regia. La probabile formazione dovrebbe prevedere Guarna tra i pali dietro una difesa composta da Simic, Botteghin (difensore-goleador autore già di 3 reti) e Quaranta.

A centrocampo Falzerano e Falasco presidieranno le fasce. Collocolo, Buchel e Caligara formeranno il trio nella zona delle grandi manovre. In attacco almeno 3 giocatori per una maglia: Dionisi (4 gol nelle ultime 5 uscite) non dovrebbe essere in discussione mentre Mendes e Gondo si giocheranno l’altro posto. Assenti il portiere Leali (uno degli ex), Gnahorè, Bidaoui, Donati e Fontana.

La sfida degli ex

Federico Dionisi, grande ex della partita

Sarà sicuramente una partita speciale per l’attaccante Dionisi, un pezzo di storia del calcio frusinate. Protagonista delle 2 promozioni in Serie A, ha vestito la maglia giallazzurra 209 volte con 63 gol e 24 assist. Altri reduci sono il portiere Leali (33 presenze nel 2015-2016) ed il difensore Salvi (58 gare e 4 gare dal 2019 al 2021).

Ma c’è un ex importante anche fuori dal campo, Domenico Verdone, attuale direttore generale bianconero, 10 anni al Frosinone in vari ruoli. Il dirigente cassinate, entrato nei giorni scorsi nella commissione diritti internazionali della Lega B, non nasconde che la gara di venerdì non sia come le altre. “A Frosinone ho lavorato per più di dieci anni – ha detto al Resto del Carlino – Per me è sempre una partita molto particolare. In giallazzurro ho vissuto un’esperienza molto bella durante la quale abbiamo vinto tre campionati con la cavalcata dalla C alla A. Mi ha formato dal punto di vista umano e professionale fino ad arrivare, oggi, ad avere un ruolo importante in un club storico come l’Ascoli”.