I giovani terribili del Pd centrano il Consiglio nazionale dopo 12 anni

Dicono che il Pd non c'entri. Non è così: sono state le truppe dei Giovani Democratici e di Primavera Studentesca a centrare dopo 12 anni l'elezione di un Cassinate al Consiglio Nazionale Universitario. È Luigi Gaglione. Ma intanto sono scintille con i Senior

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Non ci sono le tracce del Partito Democratico. Ma è solo l’apparenza. In realtà dietro all’operazione c’è tutta l’ossatura e l’organizzazione di Primavera Studentesca e dei Giovani Democratici guidati fino a poco tempo fa dal Segretario provinciale Pd Luca Fantini. È l’operazione che ha riportato un Cassinate nel Consiglio Nazionale degli Universitari.

Lo fa con Luigi Gaglione, già attivista dei Giovani Democratici poi eletto consigliere comunale a Cervaro dove ad oggi è assessore. Non ha più rinnovato la tessera del Partito Democratico. E infatti la lista che lo ha sostenuto “Università in Movimento” è una ‘civica’ che nasce dall’unione di due realtà: quella romana “Sapienza in Movimento” e quella di Cassino “Primavera Studentesca“; dove molti dei dirigenti sono quadri Dem.

La strategia di Migliorelli

Achille Migliorelli

Su tutti, Achille Migliorelli: la sua compagine da anni stravince le elezioni all’interno dell’Università di Cassino. E adesso si impone anche a livello nazionale. Luigi Gaglione è infatti un militante storico di “Primavera Studentesca ed è stato oggi il secondo degli eletti di “Sapienza in Movimento“. La lista ha conquistato 3 dei 7 seggi disponibili ed è risultata la prima del centro Italia.

Giura che il Partito Democratico non c’entra e che si tratta di una compagine civica: Achille Migliorelli assicura che nulla c’entra la politica provinciale, regionale e nazionale con la lista universitaria. I numeri dicono che “Sapienza in Movimento” ha avuto un sostegno importante da parte dell’elettorato Dem.

Quello stesso sostegno che nel 2010 il Partito Democratico assicurò alla storica lista di sinistra, l’Udu, grazie alla quale per la prima volta un cassinate (anzi, una cassinate) arrivò ai vertici nazionali della politica universitaria. In quell’anno fu eletta Elisa Ljiljanic, attivista anche lei in passato dei Giovani Democratici e del Pd. Alle elezioni comunali del 2019 di Cassino era schierata con Demos, la lista di Luigi Maccaro.

Abbate contro Cardarelli

Valentino Abbate

I giovani terribili del Partito Democratico sono riusciti a scuotere il Circolo di Cassino. Messo sotto accusa dalla loro silenziosa uscita in massa dalla chat dei dirigenti. Lo hanno fatto per puntare il dito contro una Segreteria immobile da tre anni, contro un Partito che non prende iniziative, totalmente appiattito sul sindaco Enzo Salera. (Leggi qui: La grande fuga dalla chat: ribellione nei giovani Dem).

Il segretario Romeo Fionda resta in silenzio. A parlare è invece l’attivista storico Fernando Cardarelli. Che incalza: “Speriamo che questa simbolica protesta dei giovani del Pd sia effettivamente per immobilismo nel Partito, perché se fosse per la ricerca di incarichi vari (presunto posto da vice segretario non dato) allora c’è veramente da preoccuparsi“.

A sgomberare il campo dalle illazioni ci pensa Valentino Abbate, componente della Segreteria provinciale Pd e da anni in prima linea nei giovani dem; è stato a lungo rappresentante degli studenti all’Unicas in quota “Primavera Studentesca“. Respinge al mittente le critiche di Cardarelli. E spiega: “La nostra protesta deriva da 2 anni e mezzo di immobilismo del Partito. Noi come gruppo giovanile non ci siamo fermati, nemmeno durante la pandemia. Durante il periodo congressuale in molti ci hanno anche chiesto di indicare il nome di un candidato Segretario alla guida del Partito. Ma proprio per il bene del Pd abbiamo declinato e siamo stati i primi che hanno creduto alla necessità di un Congresso unitario”.

E la storia del vice segretario? “Deriva da una circostanza precisa. Ci fu detto che il giusto riconoscimento per noi era quello, visto che abbiamo portato avanti il Partito negli ultimi 3 anni. Ma sinceramente non ci interessa nemmeno quello, possiamo anche farne a meno“. 

La stilettata ai senior

Romeo Fionda

Ecco quindi che i giovani lanciano la stilettata ai senior: “Per noi il problema è che a 6 mesi dal Congresso siamo ancora al punto di partenza. Sono 6 mesi che ci viene detto che ora si riparte: sinceramente per noi è strano che questa cosa la diciamo solo noi.” 

Abbiamo solo mandato un segnale. Visto che tra 2 anni si vota, vorremmo che il Pd tornasse ad essere forte e il centro della coalizione da costruire per far vincere di nuovo Enzo Salera. Che per la cronaca per noi resta un punto fermo. Inamovibile a prescindere dalle scelte che farà il Partito“. 

Ora è il momento dei festeggiamenti, poi per i giovani Dem inizia la vera partita di Cassino: scalare il Partito e arrivare ai posti di comando. I segnali sono stati inviati e sono anche abbastanza evidenti.

Il Segretario Luca Fantini (che la Giovanile la conosce bene) è avvisato.