I tre giorni del condor della “Real Stirpe”

Meno male che domenica si gioca con il Torino. Sono state settimane pesanti per il patron del Frosinone calcio Maurizio Stirpe, numero uno degli industriali del Lazio. Uno che non è abituato a perdere. Prima la vicenda dello stadio di calcio al Casaleno: un impianto da 16.153 posti a sedere sul modello dello Juventus Stadium. Ma, nonostante la frettolosa conferenza stampa in coabitazione con il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, troppe cose non si sono capite: chi effettuerà l’intervento (se il Frosinone calcio o una società terza che poi affiderà la sub-concessione della parte sportiva alla squadra per 90 anni), chi metterà sul piatto i 10 milioni di euro (minimi) per completare l’intervento, quando verrà fatto il bando, quando sarà stilato il cronoprogramma.
Poi il pasticciaccio brutto degli abbonamenti, con una sconfitta tennistica sul piano della comunicazione: tifosi inferociti, polemiche e veleni, mentre la società ha ritenuto di intervenire un giorno e mezzo dopo con una “toppa peggiore del buco”.
Per finire la sconfitta ai rigori con lo Spezia e l’eliminazione dalla Coppa Italia. Con una serie di ulteriori proteste dei tifosi, soprattutto dei Distinti, in merito alla visione della partita. Non impeccabile.  In quelle stesso ore, come riferito dal nostro blog, colloquio fitto tra l’immobiliarista (e vicepresidente dell’Asi) Luca Sellari e il presidente della Saf Mauro Vicano. Si è parlato di politica, ma da mesi Sellari ha un progetto alternativo per lo stadio, a Ferentino. Dove è stato realizzato a tempo di record Frusinello, anzi Ferentinello. Senza tralasciare che di Ferentino è Vittorio Ficchi, socio al 45 % (ma con l’ambizione di arrivare al 50%) del Frosinone calcio. Un’idea da prendere in considerazione se a Frosinone continueranno i soliti impegni a futura memoria.
Ma se nel calcio piove, sul piano delle relazioni industriali grandina.
Maurizio Stirpe, presidente di Unindustria, è il grande sconfitto delle elezioni della Camera di Commercio di Roma. Ha vinto l’unico che lui non voleva, Lorenzo Tagliavanti, uomo Cna. Stirpe non si arrende e continua la “battaglia”, ma la sconfitta è stata bruciante. Come prendere un gol al 95° in fuorigioco.  Impossibile farsene una ragione.
Meno male che domenica si gioca. Arriva il Torino di Ventura. Sarà il debutto del Frosinone in serie A, Una giornata storica.
Ci voleva proprio dopo un periodo che qualcuno ha già denominato “I tre giorni del Condor” alla ciociara.