Doppia assise civica ad Anagni ed "equivoco" sulle date. O forse stratega per tener fuori i consiglieri più scomodi, come De Luca. Intanto in Regione salta la via per mettersi di traverso la biodigestore
Sembra che ad Anagni abbiano scovato un nuovo metodo per mettere da parte l’opposizione. O almeno per renderla inoffensiva. Basta assicurare che i Consigli programmati si terranno in una certa data. E poi fare l’esatto contrario. Cosa che, soprattutto nel periodo estivo, può avere delle conseguenze antipatiche.
Ma se non bastasse la maggioranza a metterla all’angolo, l’opposizione fa tutto da sola: marcandosi e neutralizzandosi. Come fatto con la mozione presentata in Regione Lazio per ripetere l’iter di autorizzazione del biodigestore da realizzare in città.
Una cosa alla volta.
Ritorno al futuro ma non dalla Calabria
Domani sera, a partire dalle 18:30, nella Sala della Ragione del palazzo comunale di Anagni si terrà il primo dei due Consigli comunali sul Bilancio (l’altro è previsto il primo agosto). Un appuntamento importante: di fatto il primo Consiglio operativo della giunta Natalia ed il primo esame importante per il neo assessore al bilancio Carlo Marino.
Inevitabile pensare che l’opposizione si stia preparando per affilare le armi. Non tutta però. Al Consiglio comunale non si presenterà, almeno salvo retromarce improvvise dell’ultim’ora, il consigliere comunale di opposizione di Ritorno al futuro Giuseppe De Luca. Era candidato nella coalizione che alle ultime elezioni aveva proposto come sindaco Danilo Tuffi. Perché sarà assente Giuseppe De Luca?
A quanto raccontano Giuseppe De Luca avrebbe chiesto a suo tempo al sindaco delle indicazioni precise sulla data di convocazione del Consiglio comunale. Gli sarebbe stato risposto che il sarebbe stato fissato intorno alla “ventina” di luglio. E su questa base il Consigliere avrebbe allora fissato le vacanze.
Il dato politico tra equivoco e strategia
Ora la convocazione del doppio consiglio al 27 luglio e poi il primo di agosto renderà impossibile (o quantomeno molto difficile) un ritorno di Giuseppe De Luca ad Anagni per la partecipazione all’assise. Perché ha fissato le vacanze in Calabria, sulla base della data orientativa che gli avevano comunicato. Indiscrezione o realtà dei fatti? Equivoco di date o accorta strategia per evitare la presenza di uno dei Consiglieri comunali di opposizione in consiglio?
Ovviamente questo non è dato saperlo. Quello che è certo è che non ci sarà il Consigliere comunale nella prima delle due sedute dedicate al Bilancio. Il che, se possibile, rende ancora più semplice la strada per l’approvazione sia del piano triennale delle opere pubbliche sia del Bilancio preventivo vero e proprio.
Anche perché, il resto dell’opposizione, ormai è materia nota, è in una condizione di disaccordo praticamente su tutto.
Opposizioni in disaccordo su tutto
I tronconi delle varie coalizioni elettorali non sono riusciti, almeno al momento, a strutturare un coordinamento complessivo. Di fatto andando ognuno per la propria direzione. I tentativi di accordo che ci sono stati fino adesso sembrano non aver raggiunto ancora alcun risultato. La conseguenza è che le prime relazioni dell’assessore Carlo Marino potranno scivolare via senza troppe difficoltà.
E dire che, ad esempio sul piano triennale, gli spunti di discussione non mancherebbero. Nel documento, tra le altre cose, spicca il fatto che una delle opere più sollecitate dai cittadini, la rivalutazione della scuola media di Sant’Angelo, è stata fissata al 2025. Secondo i maligni, siccome si tratta di una delle opere più caldeggiate dalla coalizione di Tuffi, sarebbe stata rinviata alle calende greche.
E fa anche discutere il fatto che ci sia stato, qualche giorno fa, un incontro tra i rappresentanti del comitato della frana della Calzatora e l’amministrazione comunale. Incontro per discutere sui tempi previsti per la sistemazione della suddetta frana. L’amministrazione avrebbe fissato come termine ultimo per i lavori la fine dell’anno. Di fatto, ben tre anni dopo la frana.
Non esattamente un bellissimo risultato per chi, come lo stesso Natalia, quasi subito dopo la frana, nel gennaio del 2021, aveva assicurato un impegno rapido. Impegno per la risoluzione tempestiva di un problema non indifferente per una porzione consistente della popolazione anagnina.
Il biodigestiore non si ridiscute
Dal dibattito del Consiglio comunale a da oggi sparisce il tema del biodigestore. Perché la via di un confronto politico con la Regione Lazio è stata fatta saltare.
In che modo? Presentando una mozione, consegnandola in Aula e facendola votare. Ma è stata bocciata senza appello. Oggi infatti il Consiglio regionale del Lazio si è riunito sotto la guida d’Aula del vicepresidente Giuseppe Cangemi. Ha esaminato una serie di mozioni arrivate da tutto il Lazio. Tra queste la mozione n°38 del 20 luglio 2023.
L’ha Alessandra Zeppieri (Polo progressista, la civica che faceva parte della coalizione del Movimento 5 Stelle). Che chiedeva al presidente della Giunta regionale Francesco Rocca ed all’assessorato di rivalutare la procedura autorizzativa dell’impianto di biodigestione e compostaggio sito in località Selciatella Anagni. Proponeva di intervenire per l’annullamento o la revoca in autotutela degli atti autorizzativi: cioè la retromarcia che viene ingranata quando ci si accorge di avere commesso un errore.
La mozione chiedeva anche di rivalutare le proporzioni e le tipologie degli insediamenti impiantistici nella provincia di Frosinone, prediligendo la forma aerobica di compostaggio, maggiormente rispondente alle caratteristiche del recupero materia. Cioè un impianto che utilizzi l’aria per far macerare i rifiuti. Invece l’impianto di Anagni è l’ultima generazione di modello anaerobico: cioè niente aria, niente odori, tutto chiuso come una pentola a pressione, una valvola aperta per incanalare in un impianto i gas della macerazione. Zero odori. Se si sentono allora non sta funzionando qualcosa.
La Regione ha detto che va bene così. Fine della discussione.