Il centrodestra detta le condizioni: “Giunta tecnica e noi collaboriamo”

Il vertice del centrodestra a Latina mette all'angolo il sindaco Coletta. Gli ricorda che non ha la maggioranza. E se non gli manda prima l'elenco degli assessori tecnici che intende nominare loro non gli daranno né la road map lungo la quale governare né i voti per partire. Ma gli renderanno l'aula un Vietnam

Le condizioni sono chiare: se il sindaco di Latina Damiano Coletta vuole cominciare la sua seconda consiliatura deve schierare una giunta composta da assessori tecnici, dall’alto profilo, estranei ai santuari ed alle sagrestie della politica. A queste condizioni il centrodestra è disposto a starci ed a collaborare: senza garantire alcuna maggioranza, condividendo l’amministrazione punto su punto.

È la decisione maturata in giornata dal vertice del centrodestra, riunito nella sede provinciale di Fratelli d’Italia a Latina.

L’ago della bilancia al momento sta tutto lì. Damiano Coletta è stato rieletto sindaco al ballottaggio in maniera netta contro Vincenzo Zaccheo. Ma due settimane prima il centrodestra aveva preso il 53% dei voti per il Consiglio, colpa del voto disgiunto: una fetta di elettori ha indicato consiglieri di centrodestra senza votare il sindaco Zaccheo. E ora c’è l’anatra zoppa: sindaco di centrosinistra e maggioranza di centrodestra.

Fumata grigia

Vincenzo Zaccheo

È una fumata grigia quella uscita dal comignolo del centrodestra di Latina. Chi doveva esserci ha timbrato il cartellino: i coordinatori provinciali di Fdi (Nicola Calandrini) e Forza Italia (Alessandro Calvi), il commissario pontino della Lega (Gianfranco Rufa), il vice coordinatore regionale del Partito di Giorgia Meloni Enrico Tiero e naturalmente il candidato sindaco sconfitto Vincenzo Zaccheo.

Il messaggio è chiaro. Per aprire il dialogo chiedono “la nomina di assessori di alto profilo tecnico, escludendo la presenza di personalità di caratura politica e/o già bocciate dalla città nelle recenti elezioni.”

Il vertice ha sintetizzato il contenuto dei vari incontri avuti finora con il sindaco. La posizione è stata ribadita: Coletta presenti – come ha annunciato  – una Giunta tecnica e subito dopo, in cambio, la coalizione che ha sostenuto Zaccheo  gli presenterà una Road Map con un pacchetto di proposte programmatiche.

Allora perché la riunione di oggi se nulla c’è di nuovo? Per un motivo semplice e importante: il tempo è ormai scaduto e di sabbia nella clessidra non ce n’è più. Martedì mattina è convocato il consiglio comunale d’insediamento ed il centrodestra non ha ricevuto ancora l’elenco degli assessori tecnici richiesti al riletto sindaco di Latina

Il vertice domenicale ha deciso “all’unanimità” che “la composizione della giunta sarà dirimente per una futura interlocuzione”. Insomma prendere o lasciare.

Pronti a lavorare

Damiano Coletta, sindaco di Latina (Foto: Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica)

Il centrodestra ha fatto sapere di restare “a disposizione per lavorare per la realizzazione dei punti strategici per il bene della città e nel solo esclusivo interesse di Latina, a cominciare dall’approvazione dello schema di bilancio 2022”.

Non è una frase detta a caso. È la chiara indicazione che il centrodestra non intende fare da stampella. Non intende lasciar governare Damiano Coletta. E nemmeno concedergli lo spazio vitale se non concordato prima.

Anzi ha fatto sapere, confermando un’indiscrezione di qualche giorno fa, di essere pronto ad ufficializzare la composizione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale. Cioè presidente del Consiglio Comunale, vice presidenti e segretari d’aula: che il centrodestra eleggerà “in quanto maggioranza”.         

Il candidato da proporre alla maggioranza Lbc-Pd non sarà però, l’ex sindaco Zaccheo. L’interessato ha ringraziato la sua  coalizione “preferendo continuare a dare il suo contributo nella vita amministrativa della città in virtù della sua lunga e intensa esperienza politica”.

La riunione di domenica mattina ha lanciato un altro avvertimento politico al sindaco Coletta. Il Consiglio sarà un campo minato. Saranno richieste sedute consiliare monotematicheper sottoporre all’attenzione dell’amministrazione e della città temi cruciali per lo sviluppo del territorio”. 

Un’azione di logoramento è iniziata. Ed il cerino, acceso, ora l’ha nelle mani il solo Damiano Coletta. Senza ‘se’ e senza ‘ma’…