Il Risiko di Zingaretti: cosa c’è dietro l’assessorato a Buschini

di CARLO ALBERTO GUDERIAN

Foto compromettenti, riabilitazioni postume, appetiti romani, faide tra componenti: la ricostruzione dei percorsi che hanno condotto Nicola Zingaretti a scegliere Mauro Buschini quale nuovo assessore nel suo governo regionale del Lazio non sarebbe completa se non tenesse conto anche questi elementi.

Il Risiko, per essere compreso, va analizzato nel suo insieme. Nessuno, infatti, ha capito che il governatore ha dovuto muovere le pedine per tenere in ordine ben 6 fronti che si erano aperti.

Pedine e situazione aggiornate al 1 dicembre 2015

Primo – Fronte Vincenzi – Marco Vincenzi è capogruppo del Partito Democratico, una foto pubblicata sui quotidiani lo ritrae a tavola in compagnia di alcuni protagoinisti dell’inchiesta Mafia Capitale. Si dimette per opportunità. L’inchiesta dimostra che Vincenzi è del tutto estraneo ai fatti di Mafia Capitale. Vincenzi reclama una collocazione: .

Secondo – Fronte minoranza Pd – Fabio Bellini, anima critica della minoranza interna Pd reclama una maggiore visibilità per la sua componente.

Terzo – Fronte Ds di Roma – L’area dei Ds romani, rappresentata in aula da Mario Ciarla, ultimo segretario della Federazione di Roma dei Democratici di Sinistra prima della fusione nel Pd, reclama una maggiore visibilità istituzionale.

Quarto – Fronte Agricoltori – Fino dalla costituzione della giunta, la potentissima organizzazione agricola Coldiretti non ha visto di buon occhio l’assessore Sonia Ricci per la sua provenienza dal mondo della cooperazione agricola, storicamente su posizioni opposte a quelle dell’organizzazione guidata nel Lazio da Aldo Mattia. I momenti di scontro stati molti ed anche accesi. L’appoggio di Coldiretti è strategico.

Quinto – Fronte del peso politico – Il gabinetto Zingaretti ha sempre sofferto di un non eccelso peso politico: è sempre stato un equilibrato mix di buoni politici e tecnici di spessore. Ora però si apre la fase che conduce alla campagna elettorale: sia quella per la conferma del governo regionale del Lazio e sia quella che dopo il referendum porterà alla necessità di rinnovare il Parlamento. Nicola Zingaretti sarà impegnato nella partita: non necessariamente per uno Zingaretti bis in Regione, più probabilmente per un ruolo nazionale. Nasce quindi l’esigenza di una maggiore consistenza politica del suo esecutivo.

Sesto – Fronte Frosinone – La Ciociaria non ha un assessore regionale, non lo ebbe sotto il governo Polverini e questo pone Zingaretti sullo stesso piano della governatrice che sul territorio ha chiuso in una notte ben 7 ospedali.

Le mosse del Risiko di Nicola Zingaretti, in parte già attuate ed in parte da compiere.

1. Marco Vincenzi si mette da Capogruppo Pd in Consiglio Regionale del Lazio.

2. Massimiliano Valeriani (recordman delle preferenze Pd a Roma) diventa capogruppo Pd al posto di Marco Vincenzi e si dimette da Vice Presidente del Consiglio Regionale

2. Mario Ciarla diventa Vice Presidente del Consiglio Regionale al posto di Massimiliano Valeriani e si dimette dalla presidenza della pesantissima Commissione Attività produttive

3. Fabio Bellini diventa Presidente della Commissione Attività Produttive al posto di Ciarla.

4. Mauro Buschini diventa Assessore Regionale aumentando il tasso politico della giunta e lascia la presidenza della strategica Commissione Bilancio.

5. Marco Vincenzi diventa presidente della Commissione Bilancio al posto di Mauro Buschini.

6. Carlo Hausmann, già direttore generale dell’Azienda Romana Mercati e uomo del direttore regionale di Coldiretti Lazio Aldo Mattia, diventa assessore regionale all’Agricoltura.

Le mosse non ancora compiute verranno effettuate entro la fine del mese.