Il segnale di Forza Italia con la scusa dei 30 all’ora

Forza Italia a Frosinone si oppone all'istituzione di una Zona 30, con limite di velocità a 30 km/h e autovelox. Ma il segnale politico è per la maggioranza. Alla quale, dopo le Provinciali, aveva detto che l'appoggio del Partito non era più scontato

Antonella Iafrate

Se è scritto chiaro si capisce

Cercava un pretesto: la norma sul limite di velocità a 30 km orari glielo ha fornito. Forza Italia a Frosinone dice no: «manifesta la sua contrarietà alla cosiddetta Zona 30 e quindi all’istituzione di un limite di velocità di 30 km/h con annessa installazione di autovelox». A fissare la posizione è il Capogruppo in Consiglio Comunale Maurizio Scaccia. È il Consigliere che a dicembre non è entrato in Provincia per un nulla: gli sarebbe bastato un solo voto di un Consigliere di un Comune con meno di 3mila abitanti.

Da quella sera ha piazzato nella tacca di mira il sindaco Riccardo Mastrangeli: lo accusa di non avere voluto realizzare una strategia con cui eleggere in Provincia esponenti della sua amministrazione. E da quella sera ha messo in chiaro: l’appoggio di Forza Italia alla maggioranza non è scontato.

Un pensierino ai 30 all’ora

Riccardo Mastrangeli Foto © Stefano Strani

Il pretesto è arrivato in queste ore. Il sindaco sta valutando la possibilità di istituire delle zone con limite di velocità a 30 orari. Ma non nell’intero centro: perché questo aumenterebbe le tensioni sul tema della viabilità urbana che ha già messo alla prova la tenuta della maggioranza. L’intenzione è quella di prevederle solo nelle zone a rischio reale: a ridosso delle scuole, degli ospedali, dei tratti con il maggior numero di incidenti.

Il Piano Urbano del Traffico lo prevede. Non da oggi. È negli uffici del Comune ormai da dieci anni e cioè dall’insediamento del sindaco Nicola Ottaviani. Ma quei tratti a 30 orari non sono mai passati dalle carte alla strada. Perché sono impopolari farli rispettare sarebbe stato complesso. Mentre ora il fenomeno è di dimensione nazionale ed inizia a sollevarsi un dibattito sulla sicurezza in centro. Ed introdurre in maniera chirurgica quelle zone potrebbe essere fattibile.

Evitando il passaggio in Consiglio comunale: dove ci sarebbero nuove scintille. Più semplice in Giunta, sede naturale se si optasse per l’attivazione limitata. Nei giorni scorsi l’argomento è stato toccato durante l’incontro con gli assessori ma non si è andato oltre.

Ma Forza Italia dice No

Maurizio Scaccia

Per Forza Italia non se ne parla nemmeno. Per Maurizio Scaccia la linea del Ministero dei Trasporti è chiara e «l’istituzione di un limite a 30 orari con installazione dell’autovelox non è ritenuta una misura necessaria per la sicurezza ed anzi rischierebbe di causare effetto contrario. Il Ministero dell’Interno nei giorni scorsi ha chiesto la marcia indietro alle amministrazioni, come quella di Bologna, che hanno adottato la misura».

Per il capogruppo azzurro è anche una questione di realismo. «Come ha ben detto il nostro leader Antonio Tajani, bisogna fare delle regole che siano rispettabili ed è molto difficile in orari non di punta rispettare il limite di 30 km/h e per la sicurezza stradale sarebbe più utile essere più severi sul rispetto del limite di 50 km/h».

Chiede di ingranare la retromarcia e non adottare il provvedimento: «Noi siamo e continueremo ad essere per un Comune amico dei Cittadini e non il contrario».

Il segnale politico

Il limite di velocità è un pretesto. In altri tempi Maurizio Scaccia avrebbe sollevato il telefono e detto senza troppi clamori al sindaco d’avere perplessità sul punto. Invece questa volta lo ha detto a voce alta, in maniera che tutti sentissero. Durante i 44 minuti della scorsa seduta di Consiglio ci sono state varie ‘distrazioni’ al momento di votare i Revisori: il nome del presidente è passato ma con soli 17 dei 23 voti disponibili.

La presa di posizione del capogruppo ricorda che la tensione non è ancora scesa al livello di sicurezza, all’interno della maggioranza. E che la posizione del suo Partito, come detto subito dopo la chiusura dei seggi alle Provinciali, non è più scontata.