Incendi: Lazio terzo, Latina e Frosinone in vetta alla “hit del fuoco”

L'Atlante mondiale Esa traccia la mappa dei roghi e le forze dell'ordine hanno verbalizzato quella dell'Italia stilata da Legambiente. Con i dati su Frosinone e Latina

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Quest’anno gli incendi in tutta l’Unione Europea hanno devastato circa 760.000 ettari di terreno, danneggiando infrastrutture, provocando evacuazioni e sfollando migliaia di persone. Il caldo estremo e le scarse precipitazioni nel bacino del Mediterraneo hanno reso particolarmente vulnerabili Paesi come l’Italia, la Spagna, la Grecia, la Tunisia e l’Algeria, dove la vegetazione è molto secca.  

Gli scienziati avvertono che gli incendi selvaggi diventeranno più frequenti con l’aggravarsi del riscaldamento globale. L’Italia dunque sta pagando un prezzo altissimo in termini di vegetazione distrutta: solo negli ultimi giorni sono bruciati 253 mila ettari di territorio, quasi il lago di Bracciano. Lo indicano i dati pubblicati dall’Atlante mondiale degli incendi realizzato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) .

Tre cause, due delle quali umane

(Foto © DepositPhotos.com)

Stiamo pagando un prezzo anche in termini economici e sociali, per quello che un incendio determina sulle vicine abitazioni e locali commerciali. In Italia  la maggior parte degli incendi è di natura colposa o dolosa. Cioè sono dovuti all’imperizia ed alla negligenza nel tenere puliti boschi e sottoboschi; all’assenza di adeguate barriere frangi fuoco. Oppure vengono appiccati. Quasi mai sono cause naturali. Sono estremamente rare, non sono legate ad alcun intervento umano e sono determinate da fenomeni come i fulmini e le eruzioni vulcaniche.

Sono dunque gli incendi colposi e dolosi che vedono una partecipazione attiva dell’essere umano. Nel primo caso di matrice involontaria, dovuti a comportamenti irresponsabili e imprudenti. Tra i più frequenti, i mozziconi di sigaretta abbandonati in prossimità di sterpaglie e i roghi agricoli degenerati.

La triste “hit” italiana della devastazione

Atlante mondiale si è concentrato sugli incendi dolosi. Quelli appiccati dalle mani dell’uomo. Per speculare, per vendetta, per ritorsione, per pazzia.

Prima tra le regioni la Calabria con 611 reati (11,6% del totale nazionale). Seguono Sicilia con 544, (10,6%) e nella terza posizione del podio nazionale c’è il Lazio con 479 incendi dolosi. Seguono la Toscana (441) e la Lombardia (415).

Un incendio nel Pontino

Le province che si collocano ai primi 3 posti nel Paese sono quella di Cosenza con 372 reati, poi Salerno con 221 e al terzo posto quella di Palermo con 122.

In totale nel corso del 2022 in Italia sono state denunciate per questo tipo di reato 768 persone: ci sono stati con 39 attesti e 122 sequestri.

Secondo il rapporto di Legambiente, con la mappa interattiva sul ciclo incendi nel 2022 nella Regione Lazio ci sono stati 479 reati di questo tipo che incidono al 9.1% sul dato nazionale, 65 persone denunciate, 6 arresti e 12 sequestri.

Le province di Latina, Frosinone e Viterbo risultano ai vertici di questa triste classifica nazionale. Latina infatti è al 6° posto assoluto, la prima del Lazio, con 128 reati e 9 persone denunciate. Segue Frosinone che è all’11° posto in Italia, seconda nella regione, 106 reati e 8 persone denunciate. Infine Viterbo 13ma nella graduatoria nazionale, con 101 reati e 18 persone denunciate.

L’ultimo degli incendi boschivi in provincia di Frosinone si è verificato l’altro giorno a Piedimonte San Germano, con 2 roghi in appena 48 ore. 

(Foto di copertina © DepositPhotos.com)