La lettera di Tiziano Ferro e l’anima libera di Latina

Il messaggio d'amore per Latina letto all'Olimpico da Tiziano Ferro. la pronta risposta della sindaca Matilde Celentano. Ed il segnale che questa è una parte di mondo nella quale ad ognuno viene dato un mazzo di carte per giocarsi la partita

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Non so se la mia città, Latina sia bella o brutta. Spesso ha scritto brutte pagine di vita, spesso si è tradita. La mia città è un posto dove si cercavano le possibilità, dove ciascuno poteva giocarsi la partita della vita, prima di averla finita e poteva cambiarla mille volte.

Non so se era bella, se è bella o brutta. Ma di certo posso dirvi che era un posto dove te la giocavi. Ho ritrovato questa anima in un cantante, che non si vergogna di essere di qui e non lo nasconde. Anzi se lo scrive in petto. Tiziano Ferro durante il concerto allo stadio olimpico di Roma ha preso il microfono ed ha interrotto le strofe per parlare in prosa. Ed ha parlato di noi, di lui, di ciascuno che è a suo modo diverso e per questo semplicemente umano.

Nella terra dove si recitava Dante ai bufali

Tiziano Ferro

Non giudico come fai l’amore, sono felice se ami. Non giudico i colore dei tuoi occhi sono felice che vedi mille meraviglie diverse. In questa terra, terra difficile che si confonde con l’acqua, che diventa fango, che anima zanzare grandi come uccelli, c’era chi recitava Dante dietro i bufali.

Quello spirito libero sta nella lettera di Tiziano Ferro che legge davanti a migliaia di ragazzi una lettera agli odiatori. Perché cambiano i modi, cambiano le parole, ma sono più o meno le stesse cose che dice chi odia:

La paura e la rabbia sono meccanismi di difesa purissimi. Io non ho più paura e lo auguro anche a voi. Per quanto riguarda la rabbia, forse è arrivato il momento di farci sentire… Ipocriti, che ci volete seppellire con i vostri brutti volti perché la vostra volgarità è quella di chi è come voi non passerà mai di moda. Con la falsità sui vostri volti. Voi che offendete o ferite per un po’ di fama o perché non sapete fare altro in quanto privi di reale talento.

Per anni mi sono sentito chiamare in modi orrendi e diversi. E non ho mai restituito l’offesa. Che vi abbiano chiamati con tutte quelle parole… voi meritate di più. Non va bene. Parlate e prendetevi quello che tutto meritiamo: protezione, amore e conforto.

La città che ti fornisce un mazzo di carte

Tiziano Ferro

E poi la canzone “Ti voglio bene” per rinnovare quel suo legame d’amore con la città. Una città alla quale Tiziano Ferro nel 2007 ha regalato un concerto rimasto nella memoria; nella quale ha festeggiato nel 2020 i suoi 40 anni con il marito Victor Allen. E dove – dal palco dell’Olimpico ha invitato a partecipare al Lazio Pride che si terrà il prossimo 8 luglio: contro ogni forma di discriminazione.

Il sindaco Matilde Celentano è una sua fan: ha colto al volo. Ed ha invitato Tiziano a tornare. Se non per cantare, per dire a tutti che qui a nessuno chiediamo da dove viene, men che meno se resterà: ma gli diamo un mazzo di carte per giocare la partita della vita