La lunga domenica sul filo del rasoio per Saf

Anche Forza Italia si schiera: contro la Lega. Nelle prossime ore Fratelli d'Italia riunisce i suoi sindaci per tracciare la strategia sul futuro di Saf. Maura ribadisce la linea: FdI reclama la presidenza. La Lega è contraria. L'incontro con Donfrancesco e Sacco.

Il quadro si complica. E la partita cresce di livello. L’obiettivo è la governance della Saf, la Società Ambiente Frosinone che da quasi trent’anni si occupa di riciclare e smaltire i rifiuti prodotti in Ciociaria. È stata una domenica sul filo del telefono e su quello del rasoio.

Il presidente uscente Lucio Migliorelli ha convocato la seconda assemblea dei soci: nei giorni scorsi la prima è andata deserta. Non si sono presentati i sindaci dei 91 Comuni della provincia di Frosinone, tutti proprietari in parti uguali a prescindere da abitanti e quantità prodotta. Aspettano. Che si definiscano le strategie.

La manovra di Fratelli d’Italia

Lucio Migliorelli

Non è una partita solo politica. Il centrosinistra ha i numeri per eleggere un suo presidente. Ma da sempre l’assemblea cerca di arrivare all’accordo più ampio e trasversale possibile: in questo modo non ci sono state emergenze con i rifiuti sulle strade della provincia di Frosinone da 25 anni a questa parte. Perché non ci sono margini per guerre interne. Tanto per fare un esempio: il Dem Lucio Migliorelli la volta scorsa è stato eletto per il secondo mandato praticamente all’unanimità; le delibere in CdA da sei anni passano senza un distinguo.

Il problema è tutto interno al centrodestra. Sta nella lotta tra Fratelli d’Italia e Lega per la supremazia nel territorio. Ed anche dentro al Partito. Il coordinatore provinciale del Carroccio Nicola Ottaviani nei giorni scorsi ha messo in discussione un eventuale accordo tra Pd e Fratelli d’Italia. Gli ha risposto il dirigente provinciale Riccardo Del Brocco dicendo, nella sostanza: “Rivendichiamo noi la presidenza, non in base ad un accordo politico ma ad un ragionamento tra sindaci”. (Leggi qui: FdI reclama il vertice della Saf: con il timone a Migliorelli).

Oggi Fratelli d’Italia riunisce tutti i suoi sindaci per fare il punto. Ma la rotta è tracciata. L’ha ribadita il consigliere regionale Daniele Maura: “Sul rinnovo dei vertici della Società Ambiente Frosinone, la posizione di Fratelli d’Italia è chiara ed è condivisa da tutto il Partito. Noi vogliamo un cambio di passo che avvenga con il coinvolgimento diretto dei sindaci e non con un “accordicchio” tra le Segreterie dei Partiti.

Gli incontri e le strategie

Massimo Ruspandini

A tessere il dialogo è il coordinatore provinciale Massimo Ruspandini. L’uomo con gli anfibi sul campo è Daniele Maura. Lui ha incontrato il sindaco di Colfelice Bernardo Donfrancesco ed il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco: un segno di rispetto istituzionale. Perché se da un lato è vero che Colfelice e Roccasecca nella Saf valgono quanto qualunque altro Comune, altrettanto è vero che sul territorio di Colfelice c’è lo stabilimento che ricicla e trasforma la parte di rifiuti non differenziata prodotta da tutti i cittadini ciociari; Roccasecca invece per vent’anni ha ospitato la discarica provinciale dove finivano i residui che nemmeno la stabilimento Saf riusciva a recuperare.

Sono loro a sopportare il peso concreto del ciclo provinciale dei rifiuti, seppure compensato da un adeguato benefit ambientale. Bernardo Donfrancesco da anni chiede un modello di gestione diverso. Perché così com’è strutturato oggi il ciclo dei rifiuti, se ne vengono prodotti pochi è un problema: perché lo stabilimento non può funzionare sotto una certa soglia. E poi c’è quel principio economico valido in tutto il mondo che si chiamaeconomia di scala. Un esempio? Se metto in moto un bus, più gente ci sale e paga il biglietto, più è bassa la spesa per ognuno; se viaggia uno solo deve pagare per 50 e non conviene. Lo stesso vale per gli stabilimenti Tmb come quello di Colfelice: una volta che fai partire i nastri più lavori e più si abbassa la spesa.

Con Giuseppe Sacco invece Daniele Maura ha approfondito l’altro tema: quello della discarica. È proprietà di un privato. Che un paio di anni fa ha detto di non volerne sapere più. Lì c’è già pronto il quinto invaso nel quale portare i rifiuti, autorizzato dalla Regione e con tutte le documentazioni già rilasciate. Manca chi lo gestisca. Il gestore Mad ha detto che intende vendere. I sindaci oltre alla nuova governance dovranno tracciare le strategie: tra le quali potrebbe esserci quella di comprare una discarica. Per gestirla sotto il loro diretto controllo e non più sotto quello di un privato. Sacco ha detto no.

Il nodo delle strategie

Il vero nodo, più che sui nomi e gli equilibri della nuova governance, è quello delle strategie. In questi anni Lucio Migliorelli ha interpretato al massimo le indicazioni date dall’assemblea dei sindaci. E cioè: aiuto nella lavorazione dei rifiuti romani ma a pagamento per il Campidoglio in modo da alleggerire le bollette per i cittadini ciociari (il concetto di prima del bus). Miglioramento dei macchinari per utilizzarne di più moderni e meno impattanti; ingresso nel settore del recupero materiali, energia green con i pannelli solari per abbattere la bolletta elettrica dello stabilimento; rientro della frazione umida che oggi viene mandata in Veneto regalando il gas metano .

Quale sarà la strategia di Fratelli d’Italia? Chiudere la porta ai rifiuti romani: da un lato significa lavorarne meno a Colfelice ma dall’altro significa automaticamente far schizzare le bollette per i ciociari. Lasciare al Veneto gli avanzi delle cucine: significa non dover fare il biodigestore ad Anagni ma significa spendere per mandare fuori quella frazione e non guadagnare dalla produzione di metano ed anidride carbonica per bibite e birre.

Daniele Maura parla di “un percorso nuovo sulla gestione dei rifiuti da condividere con i sindaci”. Con Donfrancesco e Sacco ha concordato questioni e soluzioni da proporre alla Regione Lazio in vista del nuovo piano regionale dei rifiuti. Sulla discarica: pieno appoggio alla linea del presidente della Provincia Luca Di Stefano che ha attivato l’iter che consentirà l’individuazione della nuova discarica provinciale.  

La questione dei numeri

Luca Di Stefano

Il quadro però non è solo interno al centrodestra. Perché lo scorso fine settimana c’è stato un fitto scambio di telefonate tra i sindaci Non Allineati. Sono una dozzina, tutti civici e riconducibili al movimento di opinione che portò alla candidatura di Luca Di Stefano alla guida della Provincia.

Chiedono un cambio di gestione radicale, con l’azzeramento della attuale governance. Una posizione ancora più netta di quella espressa da FdI. Sulla quale però non è d’accordo il Partito Democratico: perché il bilancio è in attivo, non ci sono debiti da far pagare ai cittadini, i target fissati la scorsa volta sono stati raggiunti.

La Lega sta cercando di incunearsi. Accusando Fratelli d’Italia di inciuciare con il centrosinistra: ma i numeri dicono che l’accordo può solo essere trasversale, non ci sono abbastanza sindaci di centrodestra per scalare Saf. Resta da capire quale sia il vero obiettivo del Carroccio: se punta a prendere quella presidenza che Maura anche in queste ore ha rivendicato per FdI. Oppure se voglia l’esatto contrario: come fece a dicembre quando fece saltare il posto leghista in CdA all’interno dell’Egato.

Si schiera anche Forza Italia

Gianluca Quadrini

Nel pomeriggio scende in campo anche Gianluca Quadrini. Lo fa nella veste Presidente del Consiglio Provinciale e Capogruppo di Forza Italia in Provincia. Ma è un altro il dato da ponderare: Quadrini da ben tre mandati domina le Provinciali nella fascia dei Piccoli Comuni. Ha un consenso vastissimo tra quei sindaci ed il loro voto, nell’Assemblea Saf vale quanto quello di Frosinone.

Quadrini prende posizione e dice: “Condivido la posizione espressa dai colleghi di Fratelli d’Italia. La Saf è proprietà dei comuni ed è ai sindaci che dobbiamo rivolgerci e non alle Segreterie dei Partiti”. Il messaggio è tutto per il coordinatore leghista Nicola Ottaviani.

Ma Quadrini va oltre: “È giusto che Fratelli d’Italia rivendichi la guida della società ed è altrettanto giusto il coinvolgimento del più ampio numero di sindaci, oltre gli steccati dei Partiti. Fratelli d’Italia, – continua Quadrini –  oltre ad essere il primo partito della provincia, esprime il Presidente della giunta della Regione Lazio e gli assessori che hanno le competenze sulla materia dei rifiuti. Per questo è opportuno che assuma la responsabilità politica di questa società strategica”.

Il passaggio è fondamentale: Quadrini accende il semaforo verde sulla “responsabilità politica”, lasciando da parte la gestione pratica dell’ente. Tenendo aperta la porta ad un accordo bypartisan. Che lasci spazio ad un amministratore delegato espressione del centrosinistra.