La partita a scacchi per le Europee che si gioca a Frosinone

Come si legge la richiesta di Pasquale Cirillo che vuole l'avvicendamento dell'assessore. Non è un atto ostile. E non è un segnale di crisi. Ecco perché. E cosa c'è dietro in prospettiva Europea

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

La richiesta del Consigliere Comunale di Frosinone Pasquale Cirillo (capogruppo della lista civica Frosinone Capoluogo) rivolta al sindaco Mastrangeli, di procedere alla sostituzione dell’assessore alla Polizia Municipale Maria Rosaria Rotondi, non va letta come un atto ostile. E nemmeno come un’avvisaglia di qualche crisi.

Si tratta di una iniziativa assolutamente legittima: era nell’aria da tempo e solo in queste ore si sta materializzando.

Il piano originario

Domenico Fagiolo

Il piano originario, in caso di avvicendamento dell’assessore Rotondi prevedeva il subentro in Giunta proprio dello stesso Pasquale Cirillo. Tuttavia, questo avrebbe determinato l’ingresso in Consiglio Comunale per il primo dei non eletti della lista: il già Consigliere comunale Domenico Fagiolo. Il quale però è considerato vicino alla lista del Vicesindaco Antonio Scaccia: in molti nella maggioranza hanno sconsigliato al sindaco Riccardo Mastrangeli di irrobustirlo ulteriormente, con altri ingressi di Consiglieri che poi si accaserebbero nel suo gruppo.

Con la soluzione Cirillo assessore questi, di fatto si sarebbe ritrovato senza Consigliere di riferimento in Aula e la cosa sarebbe stata estremamente pericolosa. Lo sarebbe stato per la propria posizione in giunta appena conquistata: qualcuno infatti avrebbe potuto dire “chi regge in consiglio Comunale l’assessore Cirillo?”. È certo che sarebbe avvenuto, vista l’aria che tira e gli appetiti che suscita una ben remunerata poltrona da assessore. 

Per evitare tutto questo, Pasquale Cirillo ha scelto di indicare lui in giunta una persona di riferimento, rimanendo Consigliere Comunale. Fine dei giochi. Quindi se e quando ci sarà la sostituzione di Maria Rosaria Rotondi, si tratterà solo di un normale aggiustamento assessorile tutto interno ad una lista. Così come era accaduto in FdI per la sostituzione in Giunta di Fabio Tagliaferri con Paolo Fanelli. Nessun terremoto politico. Nessuna crisi di maggioranza.

La chiave Europea

Il congresso nazionale di Forza Italia, Pasquale Cirillo in secondo piano a sinistra

Altra cosa, in chiave elezioni Europee, è invece l’ipotizzato (per ora) avvicinamento di Pasquale Cirillo a Forza Italia. Del tutto naturale, in questa prospettiva, la sua partecipazione al Congresso azzurro dell’Eur che nell’ultimo fine settimana ha acclamato Antonio Tajani nuovo Segretario nazionale del Partito. Ma non sarebbe altrettanto naturale un eventuale passaggio diretto di Cirllo al Gruppo Consiliare di Forza Italia.

Perché è logico, e politicamente coerente,  ipotizzare che il Gruppo “Frosinone Capoluogo” possa rimanere costituito ed esistente in aula, fino alla fine della consiliatura. Altrimenti non avrebbe alcun senso una propria espressione in Giunta. Men che meno, avrebbe senso la richiesta della sostituzione della Rotondi (in quota lista civica Frosinone Capoluogo) con altra persona di riferimento di Cirillo, se poi ufficializzasse la sua adesione al gruppo azzurro. La Giunta deve essere la fotografia del Consiglio, è stato detto da tutti ed anche recentemente. E se la civica sparisce, scompare anche il suo assessore. Elementare Watson, avrebbe detto Arthur Conan Doyle, autore della saga su Sherlock Holmes.

I pezzi sulla scacchiera

Riccardo Mastrangeli sulla scacchiera

In ogni caso è del tutto evidente che come in una partita a scacchi a Frosinone si stanno posizionando i “pezzi”  sulla scacchiera europea. Tutti i Partiti, più nel centrodestra che nella minoranza consiliare, stanno preparando alfieri, cavalli, torri e pedoni per provare a dare scacco matto al re. Quindi sia Fratelli d’Italia che la Lega e Forza Italia: con quest’ultima che non intende fare da semplice spettatore nella disputa, sia locale che nazionale, tra il partito della Meloni e quello di Salvini. Tradotto: provare a far eleggere al Parlamento Europeo il proprio candidato di Partito. Raggiungere il maggior numero di consensi. Basta uno in più dei propri competitors di coalizione.

Ed infine, non meno importante: fare di tutto per certificare la propria leadership sul territorio.  Anche in prospettiva elezioni comunali del capoluogo tra 3 anni. Nel frattempo, da qui a giugno, sulla scacchiera politica di Frosinone, si osserverà certamente più di qualche mossa del cavallo. Quella che i Partiti conoscono perfettamente.  E che nemmeno il celebre Garry Kasparov, con tutta la sua genialità e imprevedibilità, saprebbe fare cosi bene.