La rivoluzione Di Stefano: via alla riorganizzazione

Ora è finita l'era Pompeo. Con il Decreto 40 il presidente della Provincia Luca Di Stefano ridisegna la struttura dell'Ente. Taglia e ricuce i centri di controllo. Crea nuove Aree. Un pugno di ferro dentro un guanto di velluto

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

La rivoluzione silenziosa di Luca Di Stefano sta tutta in un decreto. È il numero 40 firmato questa sera ed in poco più di dieci pagine rivoluziona l’ente Provincia. Taglia e cuce i settori, li sposta e li mette sotto una nuova Area: la affida ad un nuovo dirigente.

In pratica: smantella il sistema costruito dal suo predecessore Antonio Pompeo e ne costruisce uno nuovo. Sul piano formale è una struttura che risponde alle nuove esigenze e tiene conto del cambiamento dei tempi.

La rivoluzione della riorganizzazione

(Foto © AG IchnusaPapers)

Con il Decreto 40 l’Amministrazione provinciale di Frosinone ha disposto la riorganizzazione della sua struttura amministrativa. Modificherà i centri nevralgici: Organigramma, Articolazioni, Centri di costo.

Nasce una nuova Area, chiamata Area Tecnica: coordinerà una serie di Settori fondamentali per la vita dei Comuni. Lì andranno a confluire i Settori Pianificazione Territoriale; Servizi Ambientali Regionali; Edilizia Scolastica – Pubblica Istruzione; Innovazione Tecnologica – Espropri; Ambiente, Rifiuti ed Energia; Viabilità; Patrimonio e Mobilità. A guidare la nuova area andrà un dirigente che verrà individuato dal presidente Luca Di Stefano.

È lo smantellamento del precedente modello di organizzazione e coordinamento che rispondeva ad Antonio Pompeo. In questo modo chi prima aveva potere ora lo vede diluito, spostato e sottoposto ad una nuova gerarchia.

La Stazione Appaltante

Una rivoluzione che andrà a colpire anche la Stazione Appaltante. È il nodo sul quale passano buona parte degli appalti e delle forniture. Il presidente Luca Di Stefano lo ha voluto ancora più ampio e trasparente. Quindi ha incaricato il Direttore Generale ed il Segretario Generale dell’Ente di procedere alla trasformazione del Settore Stazione Appaltante Unica in una Struttura Consortile. Anche qui è un modo per ridefinire gli incarichi.

Ma non è tutto. Nel documento si prende atto che oltre ai vistosi buschi nell’organico creati dalla riforma Delrio e dal trasferimento delle competenze alle Regioni, nel 2023 cesseranno le funzioni di molti dirigenti a tempo determinato. Per questo ha indetto un avviso pubblico per individuare due nuovi dirigenti: uno dell’area tecnica ed uno dell’area tecnica giuridica. Ha dato il via libera per bandiare i concorsi con cui assumere quattro istruttori.

Tra i settori che hanno urgente bisogno di un dirigente c’è l’Agenzia di Formazione: altro centro strategico. Che finora rispondeva direttamente al presidente Pompeo. Con il nuovo dirigente ci sarà un filo diretto con il suo successore.

Pugno di ferro in guanto di velluto.