La svolta di piazza di Berlusconi e Renzi in versione “spina nel fianco”

Foto © Imagoeconomica, Sergio Oliverio

Il Cavaliere con Salvini e Meloni sabato prossimo a San Giovanni. La decisione presa dopo le prime ipotesi di politica fiscale ed economica. Cinque Stelle e Pd non riescono a decollare e Italia Viva decide la strategia. Intanto si moltiplicano i sondaggi per le regionali. Il 27 ottobre in Umbria test significativo.

Silvio Berlusconi parteciperà alla manifestazione del prossimo 19 ottobre a piazza San Giovanni a Roma. Forza Italia dunque insieme alla Lega di Matteo Salvini e a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Naturalmente ci sarà pure Cambiamo di Giovanni Toti. “Saremo in piazza contro il Governo del tassa e ammanetta”, ha detto Berlusconi. Ora bisognerà vedere cosa succederà nel prossimo fine settimana.

Matteo Renzi e Luigi Di Maio © Sara Minelli / Imagoeconomica

Alla Leopolda (edizione numero 10 a Firenze) Matteo Renzi presenterà il simbolo di Italia Viva. Bisognerà vedere se nel frattempo arriveranno altri deputati e senatori nei gruppi parlamentari. E soprattutto da dove arriveranno. Se cioè la virata verso il rinsaldamento dell’alleanza con i sovranisti potrà spingere alcuni esponenti “azzurri” a guardare alla formazione di Renzi.

Nella convulsa fase delle trattative per la formazione del governo Conte bis, fu Gianni Letta a tenere i rapporti per vagliare l’opzione di una partecipazione o comunque di un appoggio di Forza Italia a quello che veniva definito allora l’esecutivo Ursula.

Adesso però la situazione è cambiata, soprattutto dopo le ipotesi in campo di politica economica e fiscale del Governo. Poi ci sono i vari sondaggi per le regionali. Secondo alcuni l’alleanza Pd-Cinque Stelle potrebbe ribaltare completamente la situazione, spingendo la Lega all’angolo. Da qui la necessità di Matteo Salvini di tenere unito l’intero centrodestra.

Matteo Salvini © Imagoeconomica

Intanto nella notte tensioni fortissime all’interno dell’esecutivo proprio per le misure economiche e fiscali. Scontro Pd-Movimento Cinque Stelle, con Matteo Renzi in agguato. L’appuntamento più ravvicinato è il 27 ottobre, quando si voterà per le regionali in Umbria. Il centrodestra non può permettersi di perdere se vuole poi giocarsi la carta decisiva il 26 gennaio in Emilia Romagna. L’alleanza giallorossa (con Renzi che è una spina nel fianco) non dà la sensazione di poter incidere come aveva promesso sulla manovra economica. E senza una spinta vera sotto questo punto di vista sarà esposta a ogni tipo di perturbazione politica.

L’accelerazione di Berlusconi va letta in questo contesto.