La verità di Grossi: Cassino e le Regionali ecco cosa c’è dietro

Lo spin doctor dell'amministrazione Salera. Cassino e le Regionali: "La partita non è chiusa, il recupero di D'Amato è iniziato". Le liste Di D'Amato "Non le abbiamo fatte per sabotare il Pd ma per recuperare gli elettori delusi”. Le tensioni a Cassino: "Figlie di Provinciali e Regionali”. I mali della sinistra: "Se un nostro candidato sindaco, dopo due anni è candidato della Lega alle Regionali qualcosa non va”. Le parole di Battisti e Mazzaroppi. Il Salera bis. E tanto altro ancora.

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

Quelli studiati dicono che sia lui lo spin doctor; quelli un po’ più classici dicono che è l’ideologo. A prescindere da moderni o classici, Danilo Grossi è un pezzo fondamentale dell’amministrazione guidata dal sindaco di Cassino Enzo Salera. Dicono che se il sindaco parla e non morde più ai polpacci lo si debba alla sua capacità di gestirne gli slanci da pitbull. Giudizi eccessivi. Ma non di tanto.

In tempi recenti hanno discusso e la temperatura dei loro rapporti è scesa vicino a quella di Novosibirsk in inverno: è stato sulla strategia di Salera che ha portato ad appoggiare la candidatura di Gino Germani a presidente della Provincia; Grossi ha detto che lui con Fratelli d’Italia proprio non poteva allearsi. Perché, tra le varie cose, è pure di sinistra e guida il movimento Pop di Marta Bonafoni nel Lazio.

C’è lui dietro alla mossa di schierare Jole Falese nella Lista del Presidente D’Amato: un ostacolo in più per il Partito Democratico.

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Una sfida difficile questa campagna elettorale: i sondaggi la danno per persa.
Alessio D’Amato

Che sia una sfida complessa quella di Alessio D’Amato è sotto gli occhi di tutti. Ma gli ultimi giorni ci dicono che la partita non è per niente chiusa ed il recupero è iniziato. D’Amato è un grande lottatore, lo ha dimostrato durante il Covid, vincendo una battaglia più difficile di questa. La partita è aperta e anche gli ultimi sondaggi lo raccontano.

Lei sta coordinando la Lista Civica D’Amato a livello regionale.

C’è un ottimo riscontro nei confronti di D’Amato che è riconosciuto e stimato. Ottimo riscontro anche per tutti i candidati della lista: è molto valida e dinamica, con tanti giovani e molti professionisti di spessore. Siamo molto soddisfatti. Riscontro positivo che invece non sta avvenendo assolutamente né per Donatella Bianchi né tantomeno per Francesco Rocca, che tra programmi non presentati e assoluta inadeguatezza nell’affrontare la complessità dell’amministrazione pubblica regionale, comincia a preoccupare anche i suoi. Come avvenuto con Michetti, d’altronde. Se poi cominciano pure le epurazioni…

Si riferisce a Fratelli d’Italia?

Quello che sta succedendo in quel Partito che fino ad oggi sembrava granitico, ha dell’incredibile. Come stanno umiliando Fabio Rampelli e la sua corrente, penso sia solo l’inizio di mali che a sinistra conosciamo bene. E che non porteranno, temo, a nulla di buono.

Parlando dei mali della sinistra, la civica di Alessio D’amato sembra costruita per non far eleggere i candidati del Partito Democratico.
Danilo Grossi

Quando iniziano le campagne elettorali si scatenano le fantasie più sfrenate. In una situazione come quella che si è venuta a creare e con la debolezza del Partito Democratico, sia a livello nazionale che locale, l’unico modo per fare vincere D’Amato è quello di costruire liste forti e rappresentative che devono contribuire, e non poco, a far vincere le elezioni. E la lista civica del Presidente deve assumere proprio questo ruolo. Insieme ad Esterino Montino e allo stesso assessore D’Amato siamo stati protagonisti di un bel percorso.

Abbiamo costruito una lista sana che potesse rappresentare al meglio le migliori forze civiche che insistono sui territori. E abbiamo voluto dare una impronta nuova con cinque donne capolista, ognuna con la propria storia, ognuna col suo protagonismo. Perché siamo abituati a valorizzare le donne e a dare ruoli di protagonismo vero e non di facciata. Non solo come comprimarie o come ticket per candidati uomini da far eleggere, come purtroppo sta tristemente accadendo anche in questa elezione in altri partiti. E per fare questo, abbiamo lavorato per costruire liste forti e rappresentative, sia a Roma che nelle province. (Leggi qui: Marciare divisi per colpire insieme il Pd).

Quindi nessuna lotta con il PD?

Se il PD eleggesse tanti consiglieri regionali sia a Roma che nelle province, i più felici saremmo noi. Significherebbe che D’Amato avrà vinto le elezioni. Se questo non avvenisse sarebbe un problema non solo per il PD ma per tutta la coalizione. La crisi che il Partito più grande della coalizione sta attraversando negli ultimi anni, le lotte fratricide, gli scandali degli ultimi mesi, è evidente che rischiano di allontanare gli elettori.

Il nostro ruolo è quello di raccogliere tutto questo scoramento, questa disillusione e trasformarla in voglia di partecipazione. Dobbiamo recuperare tutti quegli elettori delusi, quelli che stavolta non vogliono votare, dicendo loro che c’è ancora una speranza attraverso una lista civica e che non si può regalare, dopo l’Italia, anche la Regione Lazio alla peggiore destra.

A proposito di lotte fratricide cosa sta succedendo a Cassino?

Quello che succede a Cassino è lo specchio di quello che sta accadendo in tutta Italia. L’esasperazione di questi mesi non ha certo aiutato. Ma dobbiamo lavorare tutti perché il clima possa rasserenarsi.

Quindi è ottimista?
Renata Polverini e Mario Abbruzzese (Foto: Daniele Scudieri / Imagoeconomica)

Ogni volta che ci sono state elezioni sovracomunali hanno destabilizzato le amministrazioni e i percorsi amministrativi; così è avvenuto anche stavolta con due elezioni come le Provinciali e le Regionali a pochi mesi di distanza. Ma penso che per il bene di tutti dovrà terminare questo clima di risentimento, di odio e di sospetti.

L’obiettivo primario dovrà essere lavorare tutti insieme per fare eleggere Alessio D’Amato come Presidente ed ognuno con i propri candidati, ognuno nelle proprie liste, dovrà fare il massimo per evitare che le destre possano tornare a fare danni in Regione Lazio. Ricordiamo bene cosa è successo durante il governo Storace e ancora peggio durante i due anni e mezzo della Polverini. Ci hanno lasciato una Regione disintegrata e dobbiamo evitare il peggio, tutti insieme. Perché è bene ricordare a tutti che gli avversari sono dall’altra parte; troppo spesso si cercano nemici nel nostro campo, mentre si preferisce fare accordi con gli avversari. Questo non può più essere, altrimenti saremmo costretti a perdere tutte le sfide elettorali da qui in avanti.

Si riferisce alle Provinciali?

Mi riferisco ai tanti accordi sulle Comunali, puntualmente perse e anche alle Provinciali, certo. Una modalità di azione che vive ovunque ma che si amplifica ancora di più nella nostra Provincia, accordi trasversali basati sul potere e non certo su ideali comuni. Accordi innaturali costruiti sia prima delle elezioni, sia che emergono subdolamente dopo le elezioni, come stiamo vedendo in Provincia in questi giorni.

Non le sembra di essere isolato in questa posizione?
Grossi e Montino

Se un ex candidato a sindaco del centrosinistra di una città importante della Provincia, diventa con naturalezza candidato della Lega alle Regionali due anni dopo, c’è un problema o no? Vogliamo cambiare atteggiamento o davvero hanno ragione quelli che dicono che destra e sinistra uguali sono?

La guerra nel PD quindi non la appassiona?

Intanto per rispetto della guerra vera che vediamo da quasi un anno in Europa è forse il caso di aggiornare la terminologia. Io penso comunque che sia stato un errore costruire una contrapposizione così forte che porta purtroppo solo macerie sui territori, nei rapporti politici ma soprattutto nei rapporti personali ed umani. E penso di averlo verificato anche sulla mia pelle.

Va ricostruito un percorso di collaborazione sia in ambito provinciale che nell’amministrazione di Cassino. Con il confronto ed il dialogo, ognuno riconoscendo i propri errori, penso si possa ricostruire quel clima di condivisione di progetti che ha contraddistinto l’amministrazione di Cassino nei primi tre anni.

Unità, competenza, coesione, elementi che hanno caratterizzato l’Amministrazione Comunale a Cassino e che tanti ci hanno invidiati in questi anni. Una amministrazione che sulle cose concrete e reali sta rivoluzionando la città, e ancora di più lo farà nel prossimo anno con i tanti finanziamento raggiunti. Se si pensasse di più alle cose da realizzare e meno alle ricostruzioni politiche autoreferenziali, le cose andrebbero sicuramente meglio.

Una autocritica?

Penso che l’obiettivo di tutti debbano essere le elezioni del prossimo anno. E ci si deve arrivare con forza ed entusiasmo ma anche recuperando l’umiltà che ci deve contraddistinguere sempre di più, quella capacità di stare in mezzo alla gente ascoltando i bisogni delle persone e perché no, anche le critiche, quelle che aiutano a crescere e migliorare. Se si fa questo, uniti ai tantissimi risultati concreti che stanno arrivando, penso che la strada sia spianata per la rielezione di Enzo Salera e della sua squadra.

Se si vive invece con arroganza e risentimento l’ultimo tratto di strada che ci porterà alle elezioni, se ogni giorno si cerca il nuovo nemico da abbattere, se ci si chiude nel fortino, le cose andranno sempre peggio.

Si parla sempre più insistentemente di cambio di giunta.
Enzo Salera

Essendo assessore sono parte in causa e su questo non mi posso di certo esprimere. È chiaro che dal primo giorno le deleghe sono in mano al sindaco Salera che le può togliere e assegnare come meglio crede, confrontandosi con i propri consiglieri. L’unica cosa che non va bene è questo continuo tira e molla paventato sui giornali che può far vendere qualche copia in più o aumentare i like, ma destabilizza il lavoro degli assessori.

Assessori che voglio ricordare a tutti, sono tutte persone valide, sane, pulite, competenti e con la schiena dritta e che stanno lavorando da anni per la città di Cassino senza risparmiarsi. È chiaro che dei cambi sono normali e possono essere funzionali perché porteranno fino alle elezioni del prossimo anno. Ma a chi giova questa continua delegittimazione con articoli quasi quotidiani? Non certo al sindaco Enzo Salera né al successo dell’Amministrazione.

Si parla di scontri tra lei, che ha ricoperto un po’ il ruolo di mediatore tra le varie forze della maggioranza ed esponenti che invece volevano scelte più nette già da subito come i capigruppo Gino Ranaldi ed Edilio Terranova.
Gino Ranaldi

Per me Gino Ranaldi è come un fratello, quindi non esiste alcuno scontro e mai ci sarà. Il suo ruolo di capogruppo in questi anni è stato fondamentale; tenere unita la maggioranza non è stato di certo facile. Sono convinto che con la stessa visione e capacità saprà aiutare tutto il gruppo nel prossimo futuro ad uscire da questo momento.

Allo stesso modo Edilio Terranova è per me un punto di riferimento. Non esiste un’altra persona che abbia un rapporto così radicato con il territorio e con i suoi quartieri, oltre alla sua grande capacità di raccogliere voti nelle varie campagne elettorali. Naturalmente ognuno vive la propria esperienza con il proprio diverso carattere e ci possono essere diversità di vedute. Per esempio non è un mistero che nelle regionali ognuno sta facendo il proprio percorso, sempre all’interno del centrosinistra, ma se qualcuno vuole metterci contro artatamente, ha sbagliato bersaglio.

E quindi le indiscrezioni che sarebbe stato lei a far ritirare l’Assessora Tamburrini dalle Regionali non rispondono al vero?
Maria Concetta Tamburrini

Io voglio bene davvero a Maria Concetta Tamburrini, al di là della politica. Abbiamo collaborato tanto in questi anni e penso che sia una delle persone più valide incontrate sul mio percorso politico; e lei sa bene della mia stima. Quindi si farebbe un torto alla sua intelligenza, al suo spessore e alla sua autonomia di pensiero, solo poter pensare che qualcun altro possa aver influito su una scelta che lei ha scelto di fare autonomamente; una scelta che ha anteposto il bene comune di un progetto alle aspirazioni personali. Non so quante altre volte sia accaduto nella storia di Cassino una decisione così altruista e di prospettiva. E quindi non ho potuto che rispettare ed apprezzare questa scelta.

E sulle aperture a Salera e all’amministrazione di Cassino da parte di De Angelis, Battisti e anche del sindaco Mazzaroppi che ne pensa?

Penso che le parole di questi giorni siano state importanti. D’altronde non esiste e non potrà esistere un’altra candidatura oltre ad Enzo Salera, almeno nel campo del centrosinistra. Questo è chiaro a tutti. È evidente che Cassino ha da sempre mostrato una sua indipendenza e in passato molti hanno sofferto di questo, prima e dopo le elezioni che ci hanno portato al governo della città. Ma sono sicuro che queste parole siano sincere e non solo dette per accaparrarsi voti nella campagna elettorale; siamo dunque felici che l’unica città ancora amministrata da una coalizione identitariamente di centrosinistra sia supportata dai vertici provinciali del maggiore Partito della coalizione, stavolta.

Quindi Cassino cosa farà?

Sono sicuro che Cassino farà di tutto per portare il maggior numero di voti a D’Amato ed alla coalizione di centrosinistra, nei vari partiti e liste, sia tra i candidati del territorio che tra i tanti candidati della provincia. Perché ne va davvero del nostro futuro.

E lei?
Bonafoni e Grossi
Danilo Grossi con Marta Bonafoni

Per quanto riguarda me, come già ricordato, cercherò di portare valore aggiunto nella lista civica del Presidente con coerenza e con continuità con il progetto civico di POP che insieme a Marta Bonafoni abbiamo costruito in questi anni.

Ci sono bellissime candidature oltre Marta, come Valeria Campagna a Latina, a Rieti e Viterbo ma anche nella provincia di Frosinone dove Jole Falese e Lucio Conte, insieme agli altri candidati, interpretano appieno la lista, con la voglia e l’entusiasmo di mettersi al servizio delle proprie comunità. E sono sicuro che faranno tutti un ottimo risultato.

Poi che succederà?

E poi, dopo aver analizzato i dati, con calma e con tranquillità spero ci si confronti serenamente con tutta la maggioranza che ha vinto le elezioni nel 2019 per come proseguire e rilanciare il lavoro che ci porterà alle prossime elezioni comunali nel 2024. Senza odio né risentimenti vari, ma con il dialogo, l’umiltà e l’entusiasmo di dare alla città di Cassino altri 5 anni di una grande amministrazione.

Un gruppo che possa continuare il grande lavoro avviato in questi anni con a capo il sindaco Salera. È chiaro che ci si dovrà allargare alle migliori forze della città nei prossimi mesi per essere ancora più decisivi elettoralmente parlando, ma senza fare l’errore di snaturarsi, come purtroppo avvenuto in altre occasioni in passato.

Sono fiducioso che, finita la parentesi elettorale, ripartiremo tutti insieme con una nuova spinta ed un rinnovato entusiasmo.