Le primarie silenziose di Forza Italia (e anche lì volano le botte)

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Finora sono state oscurate dalla quotidiana baraonda politica del Partito Democratico, a Frosinone (e non solo) sempre più simile ad un enorme condominio senza amministratore. In cui le riunioni si fanno per le scale perché non c’è un’abitazione individuata come “neutra” e se si spegne la luce si litiga perfino su chi deve accenderla.

Metafora a parte, non ci sono soltanto le elezioni primarie del Partito Democratico. Nei mesi scorsi Nicola Ottaviani, sebbene uscente, decise che il centrodestra doveva comunque rivolgersi alla base. Se il sindaco deciderà (non c’è ancora l’ufficializzazione) di presentarsi per il bis del mandato, allora non ci saranno dubbi su chi arriverà primo. Ma il secondo posto potrebbe trasformarsi in una sorta di “giudizio del fuoco”. Qualche sera fa si è consumata la definitiva frattura tra Fabio Tagliaferri e quasi tutti gli altri assessori.

Durissimi gli scambi di battute al vetriolo tra Fabio Tagliaferri e Massimiliano Tagliaferri (leggi qui), ma anche tra il primo e Giampiero Fabrizi e Rossella Testa. Le contrapposizioni sono molteplici, ma appare evidente che Fabio Tagliaferri non ha digerito la mancata attribuzione della carica di vicesindaco. Per la verità lui alle primarie partecipò pure quattro anni fa, in una posizione molto critica nei confronti di Ottaviani. Stavolta è diverso perché Tagliaferri è convinto che Ottaviani possa candidarsi alla Camera nel 2018 (ipotesi che il primo cittadino ha smentito in modo categorico).

Ergo, chi arriva secondo fa il vicesindaco, subentra al primo cittadino nell’ordinaria amministrazione se quest’ultimo dovesse diventare deputato e “opziona” la futura candidatura a sindaco.

Ma è proprio così? L’impressione è che Ottaviani abbia altre idee. Fatto sta che a questo punto si prepara a scendere in campo anche l’assessore Carlo Gagliardi e diversi altri. Con il rischio però che le primarie, invece di unire nel segno dell’entusiasmo e di un confine comune, possano rivelarsi decisive. Nicola Ottaviani sta in silenzio ma non gradisce affatto queste continue polemiche all’interno della maggioranza. E lo ha già detto: se sarà ancora lui al timone della coalizione, sulla nave non saliranno tutti quelli del 2014.

Chissà, la selezione potrebbe iniziare sin dalla fase della partecipazione alle primarie. Per questo alcune scialuppe sono state già calate in mare…

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