Le Stelle che si spengono in Regione Lazio

Pronti a dimezzare il Gruppo M5s in Regione Lazio: in due verso Forza Italia. A sei mesi dalle elezioni Regionali la strategia di Giuseppe Conte ha consegnato il Lazio al centrodestra, la leader che doveva guidare il MoVimento è sparita. In un anno la pattuglia in Aula scesa da dieci a due consiglieri

Il tramonto delle Stelle ha una data segnata sul calendario: primo settembre. Quel giorno la pattuglia del Movimento 5 Stelle in Regione Lazio si scinderà. Era già dimezzata rispetto al battaglione schierato un anno fa sui banchi della Pisana: quando Roberta Lombardi e Valentina Corrado con i loro dieci Consiglieri Regionali avevano costruito il Campo largo insieme al centrosinistra di Nicola Zingaretti, Daniele Leodori e Mauro Buschini. Altri tempi, altre politiche.

Il primo settembre i consiglieri pentastellati Roberta Della Casa e Marco Colarossi lasceranno le file grilline. Si accaseranno in Forza Italia. È l’epilogo della strana rotta tracciata da Giuseppe Conte: no alla conferma del Campo largo che aveva governato il Lazio, no ai numeri esibiti fino alla fine dal compianto senatore Bruno Astorre secondo il quale l’alleanza rendeva il Lazio contendibile. L’ex premier trovò un candidato preso in tv, lanciato in politica per un mese, che non ha mai seduto in Regione nemmeno per un minuto, lasciando la politica subito dopo avere consegnato il Lazio al centrodestra. Giù dal taxi dopo il delitto.

Operazione Tajani

Roberta Della Casa

È il primo colpo del dopo Berlusconi, la costruzione del nuovo Centro nel Lazio. Il primo settembre ci sarà il leader nazionale Antonio Tajani. È una manovra tutta in chiave romana: Roberta Della Casa è l’ex presidente grillino del Quarto Municipio di Roma, Marco Colarossi fa parte dello staff Comunicazione del M5S. In questo modo Antonio Tajani porta da 3 a 5 i consiglieri regionali del Lazio, riequilibrando il peso assoluto del coordinatore regionale Claudio Fazzone. (Leggi qui: Lacrime e accuse in aula: la sindaca se ne va).

A Roma dicono che Forza Italia ha tastato il polso al consigliere Nazzareno Neri (Udc). E che entro la fine di settembre ci saranno ingressi eccellenti anche nei Comuni di Civitavecchia, Tivoli, Monterotondo, Cerveteri.

Il Movimento 5 Stelle dimezza la sua pattuglia. Imponendo una riflessione interna: si è candidato alle Regionali di febbraio schierandosi a sinistra del Partito Democratico, si ritrova con metà degli eletti che andranno a sostenere un governo regionale a trazione Fratelli d’Italia.

Il buio delle stelle

Nicola Zingaretti con Roberta Lombardi e Valentina Corrado (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

Il problema di fondo è chi dovrebbe governare questa discussione: il Movimento 5 Stelle non ha strutture sul territorio, Valentina Corrado di fronte alle scelte di Giuseppe Conte nel Lazio ha salutato e se n’è andata; il Partito non ha riferimenti, la stagione dei sindaci è finita senza rimpianti: archiviato il periodo in cui Virginia Raggi governava in Campidoglio ed allo stesso tempo sindaci pentastellati governavano realtà come Pomezia e Guidonia.

A sei mesi dalle elezioni Regionali, la strategia di Giuseppe Conte ha condotto ad un risultato chiaro: il Lazio consegnato al centrodestra, la leader che doveva guidare il MoVimento nel Lazio è sparita dai radar, i Consiglieri sono migrati nella maggioranza di Fratelli d’Italia, la pattuglia in Aula scesa da dieci a due.

Chissà se ci penserà su Elly Schleyn: a nessuno dei transfughi è passato per la mente di citofonare al Nazareno.