L’intesa con Quadrini ora rischia di rivoluzionare il Pd

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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La Terza Via nel Partito Democratico della provincia di Frosinone rischia di nascere davvero. Ma non sarà quella che sognano di realizzare a Cassino per punire gli attuali vertici provinciali del Pd, ritenuti colpevoli di avere fatto perdere le elezioni comunali al centrosinistra di Giuseppe Golini Petrarcone ed avere consegnato la città al centrodestra di Mario Abbruzzese. Potrebbe invece prendere forma dalle mani dell’attuale segretario provinciale Simone Costanzo la componente alternativa a quelle maggioritarie guidate dal senatore Francesco Scalia e dall’ex deputato europeo Francesco De Angelis .

Tutto dipende da come il segretario politico interpreterà l’operazione appena conclusa dal suo ‘alleato‘ Francesco De Angelis: ha appena riportato sotto le proprie insegne il sindaco di Isola del Liri Vincenzo Quadrini con l’intero schieramento che storicamente lo segue. L’anticipazione fatta da Alessioporcu.it (leggi qui il precedente) viene confermata in queste ore da chi ha partecipato alla cena della rappacificazione. Presenti una quarantina di persone: l’ex deputato Ue in polo color tabacco sbiadito che contribuiva a dargli un tono ancora più di decadenza, di fronte a lui il cestello del ghiaccio con dentro un’anonima bottiglia di spumante laccata in bianco, accanto il fido assessore regionale Mauro Buschini in maglietta azzurra a promettere il suo interessamento su ogni problema della città. Il tutto, lontano da occhi indiscreti, riparati da un tendone in plastica giallo con cui evitare che qualcuno trovasse la comitiva dentro un ristorante (che ormai sembra diventato un peccato mortale). Chi c’era dice che le pareti del tendone hanno arroventato la temperatura, sfiancando tutti.

Nulla rispetto a quanto rischia di salire la temperatura nel Pd se Simone Costanzo dovesse considerare ostile l’operazione compiuta da De Angelis, strappando il tandem Quadrini – D’Ambrosio dagli schieramenti di Francesco Scalia.

Perché dovrebbe interpretarla come un’operazione ostile? Perché ad Isola del Liri nelle file dell’opposizione c’è il candidato ufficiale del Pd battuto da Quadrini (con l’appoggio di Scalia) nella scorsa tornata. E’ Antonella Di Pucchio, membro della segreteria provinciale e soprattutto coordinatrice delle liste interne del segretario politico provinciale Simone Costanzo.

Appoggiare Quadrini significa offrirgli una prospettiva in cambio dei suoi voti. Ed offrire una prospettiva a Quadrini significa toglierla a Di Pucchio. Uno sfregio che Costanzo non accetterebbe.

Se considerasse ostile l’operazione, il segretario impiegherebbe poco per cambiare gli equilibri interni nel Partito: ha già ottimi rapporti con il presidente della Provincia Antonio Pompeo con il quale ha condotto l’operazione di riunificazione del gruppo consiliare in piazza Gramsci; ha rapporti politici con il deputato Nazzareno Pilozzi.

Costanzo è riuscito a celebrare nell’ultima settimana ben quattro congressi unitari: nei circoli di Aquino, Cervaro, Pontecorvo, Ceprano. Ed i quattro segretari eletti (Gervasio, Raviele, Mattaroccia e D’Amico) sono tutti vicini al segretario provinciale.

Il punto è semplice: Costanzo fa riferimento alla componente che a livello romano e rappresentata da Bruno Astorre (il re delle preferenze nella provincia di Roma, uno che nel caos Pd della Capitale è riuscito a piazzare in Campidoglio due suoi uomini: il primo ed il quarto eletto); fa riferimento al ministro Dario Franceschini. E’ strategico per gli equilibri interni nel Pd in provincia di Frosinone. Pertanto, nella prossima tornata, che sia la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica, la Regione Lazio, uno dei suoi deve essere eletto: o uomo o donna che sia.

Fare l’alleanza con Enzo Quadrini significa minare la strada all’elezione di Costanzo o Di Pucchio o comunque uno della componente.

E da Ferentino pure Antonio Pompeo allaccerebbe ben volentieri un legame più stretto con Costanzo: perché pure lui sta decidendo se considerare ‘ostile’ l’operazione che sta compiendo in città l’ex assessore Amedeo Mariani, promotore di un’associazione politico culturale che avrà un ruolo nelle prossime comunali di Ferentino, città della quale Pompeo è sindaco. Francesco De Angelis ed i suoi quadri hanno partecipato nelle settimane scorse alla nascita di quella associazione. Direttamente a due passi dalla casa del sindaco e presidente della Provincia.

Un altro sfregio che – se venisse considerato ostile – verrebbe giusticato inaccettabile. E innescherebbe una nuova guerra all’interno del Pd.