Lo strapotere dei Fratelli in maggioranza

Il passaggio di Cardinali e Versi in maggioranza determina uno strapotere di Fratelli d'Italia nella maggioranza Natalia. Che ora conta sei membri. L'opposizione, invece, è stata ridotta a tre, rafforzando Santovincenzo. Il bilanciamento in chiave leghista

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Teoricamente doveva trattarsi di un Consiglio tecnico, con la semplice approvazione di alcune variazioni di Bilancio, passate peraltro senza problemi con i voti della maggioranza. È diventato un consiglio soprattutto politico. Che ha certificato, con l’arrivo di Alessandro Cardinali, l’allargamento consistente della maggioranza del sindaco Daniele Natalia. (Leggi qui: Il ritorno di Cardinali dai suoi Fratelli).

Con un ruolo preponderante di Fratelli d’Italia, che adesso può contare, tra consiglieri, assessore e presidente del consiglio, su ben sei elementi in assise.

L’opposizione si è invece ridotta a tre consiglieri; un minimo sindacale, che impedirà alla minoranza di andare oltre il semplice ruolo di testimonianza. Opposizione nella quale diventa invece importante lo spazio politico che si sta guadagnando Luca Santovincenzo sempre più impegnato a ritagliarsi il ruolo dell’unico vero esponente di opposizione in città.

Il ritorno di Cardinali

Di tutto questo si è parlato ad Anagni,  all’interno del consiglio comunale si è tenuto nella serata di giovedì. L’argomento principale è stato proprio il passaggio in maggioranza di Alessandro Cardinali e di Roberto Versi, rispettivamente candidato a sindaco ed esponente della coalizione SiAmo Anagni.  

I due, fino al maggio scorso, avevano aspramente combattuto il sindaco Daniele Natalia. Una battaglia durissima, con parole molto pesanti da una parte e dall’altra. Proprio per questo ha fatto scalpore l’annuncio dei due di ritornare all’interno di Fratelli d’Italia (e Versi, in Consiglio, ha anche sostenuto di aver “continuato comunque a votare per Fratelli d’Italia in questi mesi”); quel Partito che lo stesso Cardinali aveva abbandonato tempo fa, in polemica con Natalia, prima di tentare l’avventura con il Polo civico. Lista con la quale era stato anche eletto in Provincia.

Ed in effetti, come lo stesso Cardinali ha fatto presente, il rientro in Fratelli d’Italia è soprattutto un’operazione tutta politica, legata solo marginalmente al comune di Anagni, che ha soddisfatto le esigenze di entrambe le parti. Da una parte l’ambizione di Cardinali di rientrare in Provincia, cosa per la quale aveva (ed ha) bisogno di avere appoggi importanti. Dall’altra parte la volontà dei vertici provinciali e regionali di Fratelli d’Italia di irrobustirsi con un elemento importante da tutti i punti di vista.

Operazione in due tempi

Alessandro Cardinali e Riccardo Ambrosetti

Un’operazione che andrà valutata in due tempi. In un primo momento già domenica con il Congresso provinciale di Fratelli d’Italia. Una parte dell’esito è scontata, una parte è completamente aperta. L’onorevole Massimo Ruspandini verrà eletto Segretario provinciale del Partito praticamente per acclamazione. Ma i 9 posti della Direzione provinciale verranno eletti sulla base delle terzine che gli iscritti andranno a votare. E li si comprende da che parte sta la forza nel Partito. E come sono ripartiti i pesi all’interno dell’area largamente maggioritaria. Alessandro Cardinali avrà un peso in questa partita.

La valutazione appieno si farà poi dopo il 22 dicembre, quando il calcolo dei voti alle elezioni Provinciali farà capire quanto sia stato valido (almeno per Cardinali) questo progetto. Che nel frattempo però si è attirato tutta una serie di schermaglie, fuori e dentro il consiglio. Dove a scagliarsi contro il ritorno di Cardinali in maggioranza è stato soprattutto Luca Santovincenzo di LiberAnagni. Che ha parlato di “gattopardismo”, di “trasformismo”, di “voto degli elettori tradito”, visto che Cardinali aveva dichiarato la propria contrarietà rispetto all’amministrazione di Natalia. Ma anche Natalia, sempre secondo Santovincenzo, avrebbe ingannato gli elettori, annunciando la propria distanza da Cardinali prima delle elezioni, salvo poi rifare l’inciucio.

Il dato politico

A livello politico, il dato da sottolineare è adesso quello di una maggioranza di centrodestra anagnina ormai schiacciante (solo 3 i consiglieri di minoranza; Santovincenzo, Tuffi e De Luca), ma sempre più a trazione meloniana. Fratelli d’Italia, tra consiglieri, assessore e presidente del consiglio assomma ben sei elementi. Un’obiettiva sproporzione di forze.

Cosa per la quale, non a caso, in maggioranza si sta sentendo sempre più evidente la volontà di riequilibrare le forze. Rientra in questo progetto il disegno, che sembra ormai in fase avanzata, di un allargamento del gruppo consiliare della Lega. Diversi gli esponenti della maggioranza di Natalia sarebbero in fase di trattativa avanzata per entrare all’interno del partito di Salvini.

Una possibilità confermata ad esempio da Guglielmo Vecchi, di Idea Anagni. Che si starebbe già guardando intorno, non facendo mistero con nessuno del suo rapporto speciale con l’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli. Se questo poi possa portare, ed in che tempi, ad un allargamento anche del gruppo della Lega è troppo presto per dirlo. Ma la volontà, almeno quella, sembra esserci tutta.