Massimiliano Quadrini, la rivincita dei sindaci

Trascurati per anni, in questa tornata elettorale i sindaci si sono ritrovati protagonisti. Perché sono rimasti gli ultimi ad avere il contatto diretto con i cittadini. E ad occuparsi dei loro problemi. Massimiliano Quadrini lo diceva da tempo. Stanco dei silenzi si è spostato in Azione. E da lì ora lancia la scalata alla Regione Lazio

È di quelli che nel Partito Democratico ad un certo punto si è sentito stretto. E lo ha detto: prevedendo il collasso che con puntualità si è verificato a distanza di pochi mesi. Ha sollecitato un Partito più aperto, meno ingessato da una visione delle cose sempre uguale, sintonizzato sulle esperienze dei sindaci. Quando a capito che il suo era un dialogo con i sordi è andato via. Senza fare polemiche. In silenzio. Massimiliano Quadrini si è portato appresso una abbondante dote di voti e di amici amministratori: molti più di quelli sui quali può contare ad Isola del Liri dove è sindaco con una maggioranza solidissima.

La sua nuova casa politica è Azione, il Partito creato da Carlo Calenda che al Pd ha rimproverato una serie di mali: gli stessi indicati da Massimiliano Quadrini. Il primo test lo hanno fatto alle elezioni Politiche dello scorso settembre. Puntando sul sindaco di Posta Fibreno Adamo Pantano, anche lui uscito dai quadri del Pd ma per accasarsi con i renziani di Italia Viva.

Il risultato è stato superiore a quanto avessero previsto. Ora alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio è sceso in campo in prima persona.

*
Massimiliano Quadrini, capolista di Azione, perché questa volta ha deciso candidarsi: sarebbero state più comode le Politiche dello scorso autunno…
Massimiliano Quadrini

Ho accettato con entusiasmo e senso di responsabilità la proposta di Azione. Quando si fa parte di un Partito è lui a decidere. Ma in questo caso ha contato tantissimo anche l’appello di molti cittadini. Sono stati loro a farmi capire che, come me, non si sentivano rappresentati e compresi da oggi chi fa politica.

Nei Partiti c’è stata la riscoperta dei sindaci e del loro ruolo: sono loro ad avere il contatto con i cittadini, il consenso costruito attraverso le risposte che ogni giorno sono chiamati a dare: è quanto aveva profetizzato.

Mi sarebbe piaciuto se mi avessero ascoltato prima. Noi sindaci tantissime volte abbiamo sentito il peso della solitudine mentre svolgevamo il nostro mandato. mentre cercavamo risposte per i nostri cittadini. Era inevitabile che quel modo di fare politica, in poco tempo si ritrovasse senza sostegno. I sindaci sono quelli che ci devono mettere la faccia ogni giorno. Per questo avverto il peso e l’importanza della mia candidatura: avviene in un momento molto particolare per il territorio. Un momento in cui sono necessari passione politica, esperienza e concretezza.

Cosa le fa credere di essere pronto?

Guardate i Consigli Regionali degli ultimi anni. È evidente che l’esperienza dei sindaci e degli amministratori comunali in genere fornisca una marcia in più. Noi non siamo teorici della politica: noi stiamo con gli stivali sul terreno ogni mattina. Per questo mi sento pronto ad affrontare un’esperienza del genere. Non è mancanza di umiltà ma slancio e determinazione: gli anni da sindaco di isola del Liri e da amministratore alla Provincia di Frosinone mi danno la certezza di poter dare molto, di poter essere protagonista del cambiamento e della crescita.

Ha iniziato la campagna elettorale partendo dai giovani. Eppure sono i meno interessati alla politica. Perché ha fatto questa scelta?
Massimiliano Quadrini

Può sembrare scontato ma sono loro il motore del cambiamento, della ripartenza. I giovani con le loro idee, la loro energia creativa, la capacità di sapersi inventare in continuazione, di cadere e rialzarsi. Ho intorno a me un gruppo numeroso di ragazzi che mi hanno insegnato molto e con cui mi confronto ogni giorno, che mi hanno aperto la mente facendomi riflettere su quelle che sono le loro reali necessità.

I giovani hanno voglia di politica?

Hanno voglia di buona politica. Come tutti. Giovani e meno giovani. I giovani però non hanno ancora provato sulla loro pelle l’amarezza delle disillusione. Per questo hanno così tanto entusiasmo. Che ora la mia generazione ha il dovere di non deludere. Il loro dramma non è soltanto la disoccupazione ma si tratta soprattutto di dare loro l’opportunità di esprimere quello che hanno dentro, talvolta un meraviglioso mondo di idee che non riescono ad esprimere perché non hanno a disposizione gli strumenti per farlo. Dialogando con loro, ho elaborato un programma con proposte che vorrei davvero poter realizzare.

È una campagna elettorale anomala, diversa da quelle del passato: questa è rapidissima, caratterizzata dall’assenza di progetti, segnata dagli slogan. Il suo è “In Regione per il territorio”. Cosa intende?

Il nostro è un territorio ricco di mete e potenzialità, con il Parco nazionale e numerose riserve naturali; sfruttando il brand di Roma Capitale, si può ampliare l’offerta turistica con due risultati: decongestionare Roma e valorizzare e promuovere nuove destinazioni decentrate, combattendo in questo modo anche lo spopolamento dei borghi e promuovendo un turismo fuori stagione, lento ed ecosostenibile. È un territorio che può dare molto di più, dove trasformare le visite in esperienze, ad esempio legate alla mobilità su ferro con la storica tratta ferroviaria Roccasecca Avezzano; enogastronomiche, eco turistiche o legate a eventi  di guerra che hanno segnato il nostro territorio segnato ad esempio dalla linea Gustav e dai sentieri dei briganti.

L’impressione è che ai candidati Governatore manchino i programmi, conoscano poco il territorio. Nella sua agenda politica in caso die elezione cosa c’è ?
Massimiliano Quadrini

Dalla sanità all’agricoltura, dall’attenzione alle piccole e medie imprese agli allevatori, dagli anziani alle fasce deboli. Il mio programma nasce dal confronto quotidiano con le varie realtà territoriali. Non vi troverete promesse elettorali né tantomeno inutili proclami. Non è questa la politica che sto portando avanti, non l’ho mai fatto e mai lo farò. Parlo con la gente ed ogni giorno scopro una sfumatura nuova di questo territorio cercando di intercettarne i punti di forza e le criticità.

Non prometto nulla ad eccezione di una cosa: mi adopererò per risolvere i problemi veri, quelli che riguardano le persone da vicino. Dall’artigianato in crisi ai consorzi di bonifica, dai problemi del Parco e delle riserve naturali alla gestione delle aree protette, dalle aziende agricole che caratterizzano il nostro territorio agli allevatori che chiedono maggiori sostegni. Senza tralasciare i poveri, gli emarginati, le fasce deboli: nessuno deve restare indietro. In queste settimane di tour fra la gente e le categorie abbiamo elaborato alcune proposte ed altre ne stanno nascendo in questi giorni.

I social aiutano?

Bisogna sapere come usarli. Io preferisco interpretarli come un mezzo per raggiungere tutte quelle persone che altrimenti non potrebbero venire a conoscenza delle mie idee. Ad esempio: potete visionare sia sulla mia pagina social “Massimiliano Quadrini” oppure consultando il sito Internet www.massimilianoquadrini.it