L'incontro al Manzoni non è una "trappola": parola di Benedetto Leone. Un po' come l'oste che parla del suo vino. Nega che ci siano paraventi o soluzioni già costruite. Lancia messaggi a FdI. Che la sua posizione l'ha già espressa
Nega l’evidenza. Giura che non è così. E che solo i maliziosi possono interpretare in maniera diversa la sua iniziativa. Ci mette la mano sul fuoco: nessuno vuole fare lo sgambetto a Fratelli d’Italia. Assicura che è vero il contrario: le primarie sono una grande opportunità per il centrodestra e per tutta la città di Cassino. A tentare di far credere che l’incontro di venerdì sera al Manzoni non va inquadrato assolutamente come un’operazione ostile a FdI o piuttosto come una sorta di conta numerica e di braccio di ferro è una persona. Cioè colui che per primo ha lanciato l’idea della necessità di svolgere le primarie: ovvero il consigliere comunale Benedetto Leone.
Bugiardo patentato? Assolutamente no. Anzi: diplomatico nel pieno di una missione. E cioè quella di convincere Fratelli d’Italia a partecipare alla conta per la scelta del sindaco. Ed a rinunciare a rivendicare la candidatura sulla base di due numeri che fanno briscola da soli. Le truppe dell’onorevole Massimo Ruspandini hanno fatto il pieno di voti a Cassino sia alle Regionali che alle Politiche; soprattutto non hanno mai espresso il candidato sindaco di Cassino a differenza di Forza Italia e Lega.
La “briscola” Langiano e la paura
Il problema per Leone è la sua culla politica e la sua balia. Viene dalla scuola di Mario Abbruzzese, già presidente del Consiglio Regionale del Lazio. E molti temono che la sua operazione sia solo un paravento dietro al quale si nasconde l’antico stratega. Con quale scopo? I rumors dicono che in realtà la strada delle primarie abbia un punto di arrivo già segnato: l’ex consigliere comunale Gianrico Langiano. Benedetto leone giura che non ci sono né paraventi né approdi definiti.
Domani sera si capirà meglio come si articolerà il discorso delle primarie, intanto alla vigilia dell’iniziativa Leone rassicura tutti e invita a non aver paura. Spiega il consigliere: “È sbagliato dire che c’è uno scontro interno al centrodestra, così come è errata la ricostruzione di accomunare la proposta delle primarie alla Lega per uno “sgambetto” Fratelli d Italia”.
“Le primarie sono ad oggi sostenute da consiglieri comunali, da esponenti politici del centrodestra, da attivisti politici e da semplici cittadini. I Partiti ancora non si sono espressi e spero vivamente che non perdano questa grande occasione. Le Primarie nascono per aprire alla massima partecipazione e condivisione delle scelte con la città. Non uno strumento che esclude qualcuno. Ma che include e unisce più persone possibili intorno ad una proposta politica nuova e sostenuta dal voto popolare“.
In realtà i Partiti si sono espressi. A Sant’Angelo in Theodice i Fratelli d’Italia hanno detto che stavolta il candidato tocca a loro esprimerlo.
La fiducia che qualche “fratello” ci venga
Il messaggio di Leone è chiaramente rivolto a Fratelli d’Italia. È fiducioso che qualche dirigente di FdI possa presenziare all’incontro. Ed invita tutti i Partiti di centrodestra a scendere in campo con un proprio candidato. “Per rendere ancora più chiaro quanto noi crediamo nel percorso delle primarie, abbiamo invitato anche i Partiti di centrodestra a trovare la sintesi. Sintesi su un candidato che sarà ancora più forte se passerà attraverso le primarie, oppure partecipino alle primarie ognuno con un proprio candidato.
“In questi anni passati abbiamo sempre da più parti criticato le scelte calate dall’alto. Candidature vagliate esclusivamente da Segreterie di Partito o da tavoli di opinion leader. Il momento storico della politica locale di questi anni non ha mai consentito lo svolgimento delle primarie. Oggi, riteniamo che ci siano tutte le condizioni per una grande partecipazione popolare“.
Né adunata, né conta, solo coinvolgimento
Insomma, la sintesi politica è che l’incontro di venerdì al Manzoni non è una chiamata alle armi. E non è una conta a chi porta più gente, non è una rottura con i Partiti, bensì un primo appuntamento di coinvolgimento della città intorno al dibattito sulle opportunità delle primarie. “Chi ambisce a fare il Sindaco della nostra città non può certo aver paura di partecipare alle primarie”.
“Né di ricevere dal popolo consenso, forza ed entusiasmo per guidare la città di Cassino dal 2024 fino 2029“. E’ la stoccata finale di Leone a Fdi sebbene faccia attenzione a non nominare mai il Partito.
Da Fratelli d’Italia, al momento, nessuna risposta. La portavoce locale Angela Abbatecola si è già smarcata, e inoltre dalle parti del Partito di Giorgia Meloni c’è chi insinua. “Ma non è che ci ritroviamo a fare le primarie con la Dem Barbara Di Rollo? Perché le primarie potrebbero anche andar bene, ma mettiamo un confine per limitare l’area di centrodestra, altrimenti…”.