Non ditemi più nulla (Il caffè di Monia)

Un bel caffè forte per iniziare la settimana. Tra le ipocrisie e le verità di comodo. L'intelligenza artificiale la usiamo solo per migliorare i selfie. leggete... E poi non ditele più nulla

Monia Lauroni

Scrivere per descrivere

Questa è l’estate delle storie commoventi raccontate dalle spiagge e accolte da piogge di like. E’ l’estate delle noiose recensioni del giorno dopo dove gente senza talento sfoga la propria frustrazione. Le cose sembrano sempre accadere lontano, poi diventano polemiche su internet, lentamente si trasferiscono nei supermercati, sul posto di lavoro e iniziano a precipitare rapidamente fino a sedersi nel salotto di casa.

Non sono mai stata un’ottimista, ma quello che sta accadendo supera ogni più infausta visione del declino di questa società, incapace di formulare autonomamente un pensiero che sia uno.

Fra pressapochismo, dilettantismo, disinformazione, ingenuità, maliziosa furbizia, interessi personali, incompetenza, falsità, proclami, bugie e smentite, credo che sia iniziata solo ora la vera notte. Nella migliore delle ipotesi siamo il piano B di un progetto che prevedeva forme di vita intelligenti.

La rovina di questo paese non sono i ladri, i mentitori o gli imbroglioni. E’ la brava gente. Le persone oneste che credono alle loro storie così come ce le raccontano e alle loro promesse. E gli lasciano le chiavi di casa.

In questo universo guai a mostrare insicurezza, loro la fiutano come il sangue in acqua e ti mangiano vivo. In questo universo se scrivi “tesseratto”, word ti mette la lineetta rossa del cacchio. Ma non si allarma se scrivi “tesserato”, pur senza sapere a quale imbarazzante schieramento. In questo universo c’è gente che discute con serietà dei risultati delle elezioni amministrative. In questo universo l’intelligenza artificiale la usiamo per migliorare i selfie che sono un po’ la foglia di fico dietro cui nascondere le proprie vergogne.

In questo universo il futuro anteriore è un tempo arrogante. In questo universo le Madonne si genuflettono ai boss. In questo universo la mattina si vuole fare la rivoluzione, la sera si fa la pulizia dei contatti. In questo universo si contesta il potere, ma se ne rimane asserviti, alternando baci e morsi alla mano del potente a seconda delle contingenze e senza rispetto.

In questo universo tu metti i soldi su un conto di una banca, la banca li presta agli amici suoi. Gli amici suoi col cacchio che li restituiscono. La banca fallisce. Noi paghiamo.

In questo universo chiamiamo “insospettabili” politici, banchieri, notai e avvocati. Ogni tanto mi viene in mente Igor il Russo e la bella figura che come paese abbiamo rimediato mentre in vetta alla piramide continuano a farsi la guerra.

La vera guerra ora è tra chi ha, e se lo vuole tenere stretto, e chi non ha e pretende di avere. Ogni tanto ci si ricorda che i parlamentari prendono i vitalizi e tutti si indignano. (Io penso sempre a quelli). Ogni tanto ci si ricorda che Borsellino e Falcone sono saltati in aria con tutto il cucuzzaro e tutti si indignano. Ogni tanto qualcuno pubblica la foto degli annegati corredata da commenti strappacuore e tutti si indignano.

Se un giorno il mondo diventerà un paradiso, sarà anche merito del vostro coraggio e della vostra silenziosa abnegazione. Grazie. Sinceramente grazie. Alle persone belle è riservata la menzogna a quelle brutte la verità. E nessuno sarà contento di ciò che ha avuto.

Non ditemi più nulla, per favore. Non ditemi più nulla. Mi sono convinta. Di qualsiasi cosa mi vogliate convincere. Sono convinta. Non ditemi più nulla. Questa è l’ora della luce radente, quella che nulla nasconde e niente perdona. Precede di poco il tramonto.

E in questa inattesa coincidenza i quattro Cavalieri stanno impietosamente iniziando a scaldare i cavalli.