Palermo ammazzagrandi, ma Frosinone sa aggirare le trappole

Al “Barbera” i rosanero hanno battuto in serie Genoa, Parma, Cagliari, Bari e Reggina. Sabato sognano di superare la capolista per riscattare il ko dell’andata e quello della finale playoff del 2018. Ma la squadra giallazzurra non si farà trovare impreparata e punta alla settima vittoria di fila. “Lo stadio sarà caldo ma in campo saremo noi contro di loro”, ha detto Grosso.

Alessandro Salines

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Una trappola per grandi. Ancor di più per un Frosinone, capolista incontrastata e da quelle parti acerrima rivale dopo la finale playoff del 2018. A Palermo sono cadute 5 delle prime 8 a dimostrazione di uno stadio diventato un’autentica “fossa”.

La carica del “Barbera” sta letteralmente trascinando i rosanero in zona playoff (in casa 3 vittorie di fila, 4 risultati utili). La squadra di Grosso dunque è avvisata anche perché troverà uno stadio ancora più caldo e strapieno (già venduti oltre 9 mila biglietti). Per il Frosinone si prospetta un’altra prova del nove per ribadire la propria forza ed avvicinarsi al traguardo tanto agognato. Vincere la settima gara di fila, per giunta a Palermo, avrebbe un valore enorme sotto tutti i punti di vista.

La collezione del Palermo

Matteo Brunori, il bomber del Palermo (Foto: Palermo calcio)

La prima vittima illustre della legge del “Barbera” è stata il Genoa nel girone d’andata alla quinta giornata. Un successo per 1-0 firmato dal solito Brunori. Poi è toccato al Parma arrendersi alla dodicesima. Un altro 1-0 siglato da Marconi. Prima di Natale, alla 18^, a cedere a Palermo è stato il Cagliari. Brunori e Segre gli autori delle reti del 2-1. Nel girone di ritorno i successi contro il Bari (1-0, sigillo di Marconi) e la Reggina (2-1, Brunori e Soleri).

Un pokerissimo che ha inciso e non poco sulla classifica dei rosanero. Partite giocate con concretezza ed applicazione che certificano come il Palermo si esalti contro le grandi del campionato. Sabato l’esame-Frosinone. Il più difficile.

Il Frosinone è pronto

Kone in una fase della gara d’andata (Foto: Mario Salati © Alessioporcu.it)

La squadra giallazzurra non si farà trovare impreparata. Su questo non ci sono dubbi. Ha ormai acquisito una sicurezza tale da affrontare qualsiasi avversaria senza nessun timore. I canarini arriveranno all’appuntamento forti delle 6 vittorie di fila di cui 2 in trasferta. Fuori casa hanno vinto 7 volte e potrebbero eguagliare il record di 8 del 2020-2021.

Fabio Grosso conosce bene il Palermo dove ha giocato insieme ad Eugenio Corini (anche lui ex), conquistando la promozione in Serie A dopo 32 anni e poi l’Europa. “Lo stadio sarà caldo ma sul campo saremo noi contro di loro”, ha sottolineato il tecnico giallazzurro. Il Frosinone si presenterà senza il suo capitano Lucioni (squalificato) e Lulic infortunato. Assenze pesanti ma la storia del campionato dice chiaramente che la rosa del Frosinone è competitiva e riesce a sopperire alle defezioni.

Un girone fa il successo ciociaro

L’attaccante Moro decisivo all’andata

All’andata ha vinto il Frosinone ma il Palermo era nel suo momento peggiore con 3 sconfitte di fila che lo hanno relegato in zona retrocessione. Sabato sarà completamente diverso. (Leggi qui Il Frosinone vince 1-0 la partita a scacchi col Palermo).

La formazione rosanero ha cambiato marcia e prima del passo falso di Genova aveva infilato 9 risultati utili di fila. I siciliani dunque cercheranno il riscatto sia per la gara d’andata che per la famosa finale playoff. In Serie B 3 precedenti: 1 vittoria ciascuno ed 1 pareggio.

Grosso proverà a vincere per la prima volta a Palermo dopo 1 pareggio e 1 sconfitta quando allenava il Bari e l’Hellas Verona. Si rinnoverà la sfida tra i bomber Brunori e Moro (ha provocato all’andata l’autogol di Buttaro) che la stagione scorsa furono i protagonisti della classifica marcatori in Serie C. Attualmente l’attaccante rosanero è il vice capocannoniere con 13 mentre Moro è andato a segno 5 volte. Tanti motivi d’interesse insomma da una parte e dall’altra.

Una trappola per grandi.