Palermo-Frosinone, il gol è una questione… politica

La squadra rosanero è una “monarchia” con soli 7 giocatori a segno e Brunori a farla da padrone. Al contrario la formazione ciociara è una sorta di “repubblica”: ben 13 elementi in rete, record per il campionato. Grosso inoltre può contare su una panchina d’oro

Alessandro Salines

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Monarchia contro repubblica. Niente di politico chiaramente, non è una riedizione del referendum del 1946. Parliamo di calcio e in particolare di gol. Le reti di Palermo e Frosinone in campo al “Barbera” tra meno di 2 giorni. Tra le chiavi della partitissima c’è quella delle 2 diverse “forme di governo” che si confronteranno: la squadra rosanero è una monarchia del gol retta da Matteo Brunori, vicerè dei cannonieri; la formazione giallazzurra invece è una repubblica con tanti protagonisti che hanno fatto centro.

In soldoni il Palermo è la compagine di Serie B con meno giocatori andati in rete, mentre il Frosinone vanta il record di calciatori a segno. Due filosofie diverse o solo un caso? Chissà. (Leggi anche Palermo ammazzagrandi, ma Frosinone sa aggirare le trappole).

Il Palermo Brunori-dipendente

Matteo Brunori (Foto: Palermo calcio)

I rosanero hanno realizzato 27 reti con soli 7 marcatori. Ultimo posto nella speciale graduatoria insieme al Cittadella. A fare la parte del padrone è stato il bomber italo-brasiliano Brunori, autore di 13 gol (in pratica la metà del bottino totale) e vice capocannoniere del torneo alle spalle di Cheddira del Bari. Con 3 reti ciascuno poi il difensore Marconi, il centrocampista Segre e gli esterni Elia e Valente. Una marcatura per gli attaccanti Di Mariano e Soleri.

Scontato dire che le sorti del Palermo finora siano state legate a filo doppio a Brunori. I suoi 13 gol (4 rigori) stanno trascinando i siciliani in zona playoff. E sabato sarà lui il sorvegliato speciale del Frosinone, privo tra l’altro del capitano e difensore Lucioni. Fermare Brunori, come d’altronde è capitato all’andata, significherebbe tanto nell’economia della sfida.

Frosinone, premiata ditta del gol

Roberto Insigne (Foto © Mario Salati)

Tredici i marcatori del Frosinone che hanno firmato i 38 gol totali (secondo miglior attacco del campionato). Un record del torneo condiviso con Parma e Cosenza. A parte il neo acquisto Bidaoui ed il giovane Bocic, gli attaccanti canarini hanno segnato tutti. Mulattieri ed Insigne sono i capocannonieri di squadra con 7 reti. Poi 5 gol Moro, 4 Caso, 3 Borrelli, 2 Garritano e 1 Baez. A bersaglio poi i centrocampisti Rohden (3), Mazzitelli (2) e Kone (1). Tre reti anche dai difensori Lucioni, Szyminski e Monterisi.

Insomma una bella varietà di soluzioni per Fabio Grosso. Tante frecce nella faretra da sfoderare al momento giusto. Al “Barbera” potrebbe diventare un fattore vincente.

Quando la panchina è d’oro

Samuele Mulattieri

Per quanto riguarda i gol di Palermo e Frosinone, c’è un altro dato significativo che alla fine potrebbe incidere sulla partita. La squadra giallazzurra ha segnato 14 gol con giocatori subentrati, compreso il più recente (Mulattieri contro il Cittadella). Nessuna squadra ha fatto meglio.

Mulattieri ha addirittura siglato 4 reti entrando in corsa. Poi ci sono Insigne (3), Borrelli (3), Baez (1), Garritano (1), Moro (1) e Caso. In totale Grosso ha effettuato 117 sostituzioni. Una panchina d’oro che in diverse occasioni ha fatto letteralmente la differenza.

Eugenio Corini

Discorso diametralmente opposto per il Palermo che ha ottenuto solo 2 reti “dalla panchina” (109 i cambi ordinati da Corini). Record negativo assieme al Cittadella. Le prodezze sono riuscite a Segre e Soleri. Per Corini meno soluzioni da utilizzare durante la gara. Almeno questo dicono i numeri.

Monarchia contro repubblica.

(Foto di copertina: livephotosport © DepositPhotos.com)