Pasqua è appena passata e non abbiamo capito niente (di P. Alviti)

Ci siamo appena lasciati alle spalle Pasqua con le sue abbuffate e le scampagnate con gli amici. Nemmeno questa volta ci abbiamo capito niente. Perché la Resurrezione avviene davanti ai nostri occhi. È talmente grande che non la capiamo. La stessa cosa che accadde alle 3 Marie davanti al sepolcro. Infatti...

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

perché cercate tra i morti colui che è vivo?

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Lo stupore delle donne di fronte alla Resurrezione è totale: anche davanti all’evidenza non riescono a crederci, è necessario che qualcuno le svegli, indichi loro una direzione. Altrimenti, come per tutti noi, la tentazione è di cercare nel sepolcro, piuttosto che seguire il Risorto che ci precede sempre, che è pronto a mostrarci la strada, troppo spesso scomoda. Perché dobbiamo perdonare a chi ci ha fatto dei torti, non dobbiamo approfittare delle situazioni, imbrogliare chi non sa difendersi, sfruttare chi non capisce cosa sta facendo.

La nostra tensione verso il sepolcro, verso la morte, verso l’uomo vecchio è continua: perché cercate tra i morti? I morti sono le nostre abitudini, le nostre comodità, i nostri modi di pensare, la nostra incapacità di vedere il bene nelle persone più sfortunate.

La vicenda del bambino ucciso dalla madre, davanti al padre che non muove un dito per salvarlo,  in un contesto di totale indifferenza dell’ambiente circostante, è significativa in proposito: classifichiamo le persone, le infiliamo nelle loro tombe, non pensiamo minimamente che possano risorgere, che possano cambiare… Continuiamo a cercarle tra i morti.

Invece, se potessimo vedere quanto bene c’è in chi viene schiacciato dalle abitudini, dalle classificazioni, dalla ferocia delle relazioni quotidiane, incapaci di vedere al di là del sepolcro.

Se qualcuno che conosceva la storia quotidiana di quel bambino, qualcuno degli abitanti di quel paese, qualcuno avesse provato a parlare a quei genitori, a far intravedere un modo diverso di vivere, magari, ora, il bimbo sarebbe a giocare tranquillamente.

Le donne vedono il sepolcro vuoto, la pietra srotolata e sono spaventate dalla potenza assoluta del bene che vince il male: sono abituate al male, al trionfo della violenza.

Sì, Gesù l’aveva detto che sarebbe risorto ma la realtà è ben altra… Hanno visto trionfare la violenza della ingiustizia somma, condannare un innocente, straziarlo in tutti i modi. L’hanno deposto nel sepolcro, come tutte le ambizioni di essere migliori, più buoni, più solidali.

Deve essere l’angelo a scuoterle, ci vuole un intervento di Dio: perché cercate tra i morti colui che è vivo?

Il vostro Signore vi precede, è sempre  davanti a voi, non vi fidate delle vostre esperienze, non siate schiavi delle abitudini, del così fan tutti. Decidete, siate liberi.