Per il Pd non esiste una cura efficace: la scissione all’orizzonte

Foto © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Troppo distanti le visioni della politica e della società di Matteo Renzi e Nicola Zingaretti. Per non parlare di Carlo Calenda. Forse sarebbe preferibile andare ognuno per la propria strada nell’ambito di un perimetro definito del centrosinistra.

L’attacco di Matteo Renzi a Paolo Gentiloni, accusato di aver fatto filtrare delle indiscrezioni per sabotare sul nascere il possibile accordo tra Cinque Stelle e Partito Democratico rappresenta la conferma di come nel maggior Partito della sinistra non si sia mai davvero creata quell’amalgama fondamentale per guidare la terza economia europea oppure per preparare dall’opposizione un’alternativa di Governo.

Non è soltanto la difficile convivenza tra l’area ex Pci-Pds-Ds e la componente ex Dc-Ppi-Margherita. Renzi e Gentiloni vengono dalla stessa esperienza centrista, cattolica e moderata. In realtà l’incompatibilità è più profonda.

Foto © Imagoeconomica, Benvegnu’ Guaitoli

Il segretario Nicola Zingaretti rappresenta la storia di una sinistra vera, che guarda al sociale e che tende a rapportarsi con logiche movimentiste. Matteo Renzi, e ancora di più Carlo Calenda, sono esponenti di una visione liberale e centrista. Le distanze tra le due parti sono enormi sul piano politico ed incolmabili su quello economico. Oltre poi alla visione sulla gestione di un problema epocale come quello dell’immigrazione.

La prospettiva è quella di guardare in faccia la realtà e arrivare ad una scissione consensuale, magari avendo chiaro lo stesso perimetro di centrosinistra. Se davvero alla fine, dopo tutti questi giri di valzer, si tornerà all’assetto originario tra Lega e Cinque Stelle, il Partito Democratico sarà costretto a porsi il problema. Perché andare avanti in questo modo mina sul nascere qualunque tipo di soluzione possibile. Sia quando si è al governo, sia quando si sta all’opposizione.

Calenda e Zingaretti © Imagoeconomica

Massimo D’Alema e Walter Veltroni alla fine le sintesi le trovavano. Oggi nessuno appare in grado di farlo. La prospettiva all’orizzonte è: meglio ognuno per la sua strada. Per colpire divisi e vincere insieme.