Piacere, Danilo Grossi e vi spiego il Pd di Elly

Il Partito Democratico secondo Elly Schlein. "Basta guerre interne”: Danilo Grossi è uno dei segnali del cambiamento. Voluto in Direzione per testimoniare l'abbattimento degli steccati. Il risultato alle Primarie del Lazio. La visione del futuro. I rapporti con le altre componenti. Le Comunali di Cassino.

È la sintesi della rivoluzione di Elly Schlein e della sua demolizione di muri e steccati. Un po’ come certi vescovi e cardinali nominati da Papa Francesco. Niente carriera, niente Cursus Honorum: doppio salto mortale e da parroco semplice si trovano a guidare una diocesi complessa. Dove però occorreva quel taglio di uomo.

Dopotutto, quando Pio XI mandò un esterrefatto Angelo Roncalli come Visitatore Apostolico in Bulgaria, davanti alla sua perplessità il pontefice domandò cosa lo lasciasse perplesso in quella decisione. Ed il futuro Giovanni XXIII rispose: “Ma Sanità è un posto da arcivescovo, io sono solo un parroco”. Senza scomporsi, Papa Pio rispose “E io vi faccio vescovo”.

Danilo grossi è assessore al Comune di Cassino, fino a qualche mese fa non era un iscritto al Partito Democratico. Ora si ritrova nel Pd e addirittura dentro la stanza dei bottoni: la Direzione Nazionale. Esattamente la rivoluzione che voleva innescare la neo Segretaria: aprire a forze nuove, contaminarsi con chi stava ai margini, per dire a tutti che il Pd è davvero un campo largo.

*

Danilo Grossi
Assessore Grossi, un weekend impegnativo tra le Primarie per scegliere il Segretario regionale e una Direzione Nazionale particolarmente complessa. Il Partito Democratico è una polveriera?

Il Partito Democratico è un luogo vivo e pieno di passione. E le 55.000 persone che nel Lazio sono andate ai gazebo a votare lo dimostrano. Sfido qualsiasi altro Partito che in una calda domenica di giugno riesce a fare questi numeri.

Numeri che hanno portato ad eleggere Daniele Leodori come Segretario con il 95%: numeri dietro ai quali c’è stata un’intesa unitaria ma non un listone, dividendosi in cinque liste le componenti si sono pesate ed hanno gettato le basi per i nuovi equilibri. Roba da cacicchi?

Dopo la personale uscita di scena del senatore Bruno Astorre tutti noi ci siamo posti delle domande. Una parte è rimasta senza risposta. Una parte ci ha portato a rispondere senza dubbi che Daniele Leodori sia la scelta migliore. Solo chi lo conosce bene sa che è la persona giusta al posto giusto. Capacità di avere un rapporto sano con il territorio ma anche profilo amministrativo di spessore che ha dimostrato in questi anni ed equilibrio nelle scelte e nei rapporti.

Sotto questo aspetto, tutti, a prescindere dalla sensibilità, ci siamo trovati di fronte ad una scelta obbligata. Nessuno più di Daniele incarna la sintesi di quelle doti che sono necessarie ed indispensabili per svolgere con equilibrio il ruolo di Segretario Regionale del Partito Democratico. Per questo la sua elezione e che sia stata così ampia. Con lui si può ricostruire un campo ampio e vincente, oltre che rinnovare il Partito Democratico in modo sano.

Nasce Rete Democratica, allo stesso tempo nasce un asse che vede insieme lei, l’ex presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo e l’ex deputato di Acuto Nazzareno Pilozzi. Sono cambiati gli equilibri?

Si sono stretti dei rapporti e se ne sono creati di nuovi. E questa è la forza e la vitalità del Partito Democratico.

Mi faccia un esempio.
Danilo Grossi con Elly Schlein

Potrei fare tanti esempi in tutta la Regione. E siamo davvero felici di aver apportato un risultato importante a Leodori che ha portato ad eleggere tanti delegati in tutto il Lazio. Ma siamo felici in particolare che in provincia di Frosinone sia nata una nuova area che si è stretta attorno alla lista Leodori A Sinistra. Un progetto formatosi dalle scorse primarie nazionali, e che lunga parte arrivava da un percorso fatto attorno al comitato Start. Che ha portato alla mia elezione in Direzione Nazionale oltre a quella di Emanuela Piroli, Nazzareno Pilozzi e Umberto Zimarri in Assemblea nazionale.

A tante persone che hanno creduto nel progetto si sono aggiunte nuove forze da subito e tanti altri che hanno portato alla nascita non solo di una lista, ma di un percorso nuovo e sano. Un grande risultato che ha portato ad eleggere 5 delegati in Assemblea regionale, più che in ogni altro collegio del Lazio. Nessun capolista ma una lista ampia, bella, rappresentativa, costruita su tanti territori con persone che hanno creduto in un bellissimo progetto di innovazione di metodi e di idee.

Siete soddisfatti, dunque?

Il risultato è andato oltre le nostre aspettative con vittorie importanti nelle grandi città e ai candidati va tutto il nostro ringraziamento. Ma da qui nasce un nuovo spazio politico fatto di identità, orgogliosamente all’opposizione della destra, a livello nazionale, regionale, ma anche a livello locale. Da qui ripartiremo già dalle prossime settimane con un percorso sui territori e penso che possa essere una nuova e bella pagina che si apre.

Ricomincia la guerra nel PD, insomma?

L’ho detto più volte e lo ribadisco. Le guerre nel PD devono finire. Hanno lasciato macerie nei rapporti umani, hanno portato ad essere divisi e non rappresentativi all’interno delle istituzioni. Va invece costruito un nuovo rapporto di rispetto e di attenzione nei confronti dei propri compagni ma anche delle idee diverse. Va costruito dunque un nuovo clima, prima all’interno del PD e poi verso l’esterno.

Su una cosa non si può però derogare, sulla nostra identità e sulla esigenza di costruire percorsi politici chiari e definiti; contrastando rapporti malsani con la destra, come d’altronde ci chiede la segretaria Elly Schlein. Ma su questo penso si possa lavorare per un percorso comune, girando pagina rispetto al passato.

A proposito della segretaria del PD Elly Schlein, non è nemmeno finita la luna di miele ed è già sotto attacco. Finisce tutto dopo le Europee?
Elly Schlein con Domenico Alfieri e Nazzareno Pilozzi

Non scherziamo. Ho partecipato lunedì appena alla seconda Direzione Nazionale ed è stata una discussione ampia ma sana. Ha portato un primo risultato: quello di rilanciare il Partito in questa estate piena di iniziative sulle tematiche della casa, del lavoro, dell’emergenza climatica, sul Pnrr. Sono tante cose, più le cose che ci uniscono, come ha detto Elly, rispetto a quelle che dividono: su quello si dovrà lavorare.

Ma una parte molto rappresentativa del PD non sembra essere in sintonia con la Schlein. È un dato di fatto che la Direzione non abbia votato la relazione del Segretario.

È vero che il Pd brucia Segretari ad una velocità spaventosa, ma il trattamento che stanno riservando ad Elly è veramente fuori luogo, visto che è stata appena eletta. È evidente che la forza di Elly si misura molto di più fuori dalle stanze del Partito che nei soliti caminetti autoreferenziali, per questo ha sorpreso molti la sua elezione. Centinaia di migliaia di persone l’hanno scelta perché vogliono cambiare e questo è il suo mandato. Quindi chi pensa che si possa far logorare evidentemente non la conosce. Lo ha detto lei stessa ‘mettetevi comodi, siamo qui per restare’.

Quindi le critiche di questi giorni?
Elly Schlein (Foto: Fred Marvaux © Eu Press Service)

Guardi sono ormai 30 anni che seguo la politica e dal momento della sua nascita, non c’è stato un giorno che un giornale non titolasse ‘Polemica nel PD’. Detto ciò con una destra così forte al Governo va organizzata una opposizione dura ed efficace. Ma vanno anche costruiti rapporti duraturi con le altre forze di opposizione come sta facendo Elly. E su questo siamo sulla strada giusta, ed i sondaggi, per quello che valgono, ce lo confermano.

Una ultima domanda su Cassino. Il prossimo anno ci sono le elezioni e nello scorso weekend è andato in scena un altro scontro. Si riuscirà ad andare uniti?

Guardi lo scontro è stato più giornalistico che altro. Il sindaco Enzo Salera aveva dichiarato da tempo che, proprio in previsione della prossima campagna elettorale, in questo congresso regionale non sarebbe stato in campo ed ha lasciato libertà ad ognuno di fare il proprio percorso.

Alcuni della maggioranza hanno scelto una strada, altri hanno scelto di fare in modo diverso, senza guerre e senza costrizioni. La lista Leodori A Sinistra ha vinto a Cassino (come d’altronde aveva fatto Elly Schlein alle primarie nazionali) con una buona affermazione del segretario cittadino del PD Romeo Fionda arrivato primo, ma non è questo il punto. (Leggi qui: La vittoria di Pirro nelle Primarie Pd di Cassino).

Enzo Salera nel Cantiere Aperto

Con l’apertura dello spazio Cantiere Aperto che già dai primi giorni è vivo ed utilizzato per incontri, congressi e formazione, cercheremo di lavorare per allargare la coalizione di centrosinistra. Naturalmente partendo dalle forze che hanno così ben amministrato in questi anni. E poi andando a valorizzare tutte le forze politiche, associative e i movimenti che possono portare un valore aggiunto. Terremo aperto il cantiere, fino all’ultimo momento utile e sono sicuro che si riuscirà a costruire un rilancio dell’attività politica ed amministrativa. (Leggi qui: Enzo Salera apre il suo cantiere ed è affollato).

Cantieri politico e cantieri reali.

A Cassino ci sono cantieri già aperti e quelli che si apriranno nelle prossime settimane. Penso che quelli politici siano importanti ma per i cittadini i cantieri veri e propri saranno ancora più importanti, perché miglioreranno la vita reale e la qualità della vita.

Gianrico Ranaldi
In queste ore ci ha lasciato Gianrico Ranaldi: oltre che un principe del Foro ed un chiarissimo docente di Diritto è stato anche vicino alla politica.

La scomparsa di Gianrico mi riempie di dolore e al tempo stesso lascia un vuoto enorme nella nostra comunità. Quando parlo di Cantiere Aperto, di Campo Largo, penso ad uno spazio nel quale ci sia albergo per i contributi d’idee di tutti. E le idee di Gianrico erano eticamente ineccepibili, profondamente riformiste, sagge e ponderate. Era un vero socialista. E l’assenza delle sue idee ci rendono più poveri. Dovremo lavorare per realizzare in questa società ciò in cui anche lui credeva.