Lo studio di Pagnoncelli su chi ha contrastato meglio il Covid-19. Premiata la strategia di Zaia, ma la Regione Lazio è un modello. Nel gradimento degli italiani Conte stacca tutti
Dal consueto sondaggio presentato durante la trasmissione Dimartedì su La7 dal professor Nando Pagnoncelli, emerge che Giuseppe Conte ha il gradimento del 44% degli italiani. Staccatissimi tutti gli altri: Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) al 12%. Matteo Salvini (Lega) al 5%, Nicola Zingaretti (Pd), Luigi Di Maio (Movimento Cinque Stelle) e Silvio Berlusconi (Forza Italia) al 4%.
Ci sta, considerando che è ormai chiaro che in tempi di “guerra” come questo la gente si stringe attorno al proprio Governo. Ma è stato interessante un altro capitolo dello studio di Nando Pagnoncelli. Quello su questa domanda: “tra queste istituzioni quale ha dato migliore prova di sé?”.
Questi i risultati: Regione Veneto 29%, Governo 27%, Regione Lombardia 21%, non sa, non indica 23%. Indubbiamente il risultato più importante è quello della Regione Veneto. Non solo perché è al primo posto, ma perché il Governatore Luca Zaia non ha potuto avere l’effetto traino che invece hanno avuto sia il Governo che la Lombardia sul piano della comunicazione mediatica. Inoltre è evidente che ha premiato la strategia “sudcoreana” di contrasto al virus messa in campo dal Veneto.
Ma da quel sondaggio manca la Regione Lazio, che forse andrebbe inserita. Intanto perché è l’unica istituzione che ha cercato dall’inizio di anticipare il Coronavirus. Con l’eccellenza assoluta dell’ospedale Lazzaro Spallanzani, nel quale si verificano ormai costantemente più guariti che ricoveri. Con una strategia ponderata: puntare su ospedali Covid dedicati prima che altri facessero la stessa scelta. Una strategia applicata a Roma ma pure nelle province.
Una strategia che questa mattinata portato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato a visitare l’ospedale romano San Camillo. In particolare il laboratorio per le analisi dei test Covid-19 che era stato sabotato alla vigilia della sua attivazione. Oggi il laboratorio è a pieno regime. “La rete dell’assistenza anche durante l’emergenza Covid non si è mai fermata – ha spiegato l’assessore D’Amato – Nell’ultimo mese infatti l’ospedale San Camillo ha portato a termine 14 trapianti, un numero eccezionale che dimostra quanto l’attività sia sempre stata garantita”.
In poche settimane il Lazio ha attivato cinque Covid-Hospital, garantito la disponibilità di 1500 posti Covid tra terapie intensive e Sub intensive, più i posti per i post intensivi.
Magari la prossima volta potrebbe inserito nella rilevazione.