Provinciali: Barbara Di Rollo rompe il fronte e vota Di Stefano

La presidente del Consiglio Comunale non seguirà la linea sulle Provinciali tracciata dal sindaco. Ma non è una spaccatura. Non ora. Assicura che ci sono ragioni familiari e non politiche. Ma c'è chi è andato a ripassare i conti. E fatto capire che presto tutto verrà messo sul piatto della bilancia

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Non staranno tutti con lui. Non lo seguiranno in maniera compatta sul nome del candidato presidente della Provincia di Frosinone Gino Germani. Una parte dei Consiglieri comunali che compongono la maggioranza del sindaco Enzo Salera a Cassino sosterrà un altro nome.

Non è una spaccatura. Non adesso. Per ora è la fisiologica eccezione che già era stata registrata l’anno scorso quando era stato candidato al Consiglio provinciale il capogruppo Pd Gino Ranaldi. Non lo votarono Bruno Galasso (Demos) ed un altro consigliere di maggioranza rimasto sconosciuto, considerando che ottenne 15 voti sui 16 totali; ai quali però andava aggiunto quello del Consigliere indipendente Luca Fardelli che aveva annunciato il suo sostegno a Ranaldi.

Anche per l’elezione del Presidente della Provincia c’è chi ha già annunciato che non seguirà la rotta tracciata dal sindaco Salera.

Barbara Di Rollo vota Di Stefano

Barbara Di Rollo ed Enzo Salera

Il primo cittadino ha convocato un vertice di maggioranza nei giorni scorsi proprio per parlare delle Provinciali. Dalle parti di Demos hanno fatto notare che fino a quel momento non erano stati messi al corrente di nulla e non sarebbero accorsi solo per firmare e votare un candidato designato ma non condiviso. I consiglieri della civica che fa capo all’assessore Luigi Maccaro, nonostante qualche mal di pancia (per la forma, più che per la sostanza) non dovrebbero però far mancare il loro sostegno.

Tutti i consiglieri della civica ‘Salera sindaco‘ hanno firmano a favore del sindaco di Arce Gino Germani, sostenuto dall’ala del Pd che fa capo al presidente uscente della Provincia Antonio Pompeo e del sindaco Enzo Salera, in accordo con Fratelli d’Italia. Nessuna defezione. Nemmeno dall’area della civica che fa riferimento al movimento di sinistra Pop dell’assessore Danilo Grossi.

Non sarà unitario il voto del gruppo del Pd. E non siamo nel campo dei rumors o delle indiscrezioni. Ma delle certezze. Il presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo ha spiegato che lei alle Provinciali non può non sostenere il sindaco di Sora Luca Di Stefano. Ragioni politiche? Diversità di vedute dal sindaco? Questione di componenti? No, la scelta – ha spiegato – è dettata dagli antichi legami familiari con Luca Di Stefano e soprattutto con il papà Enzo Di Stefano.

Senza corrente

Gino Ranaldi

Non è un mistero che il presidente Barbara Di Rollo abbia una sintonia politica nitida con la consigliera regionale Sara Battisti e la sua ala del Pd che fa riferimento a ‘Pensare Democratico‘. Non a caso nelle scorse settimane aveva mostrato il suo apprezzamento per la possibile candidatura del sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco, sulla quale quell’area del Pd era disposta a trovare una sintesi. Prima che proprio il suo sindaco Enzo Salera, la stroncasse con la riunione organizzata dal Teatro Manzoni. (Leggi qui).

Ma Barbara Di Rollo ha voluto essere chiara: il tema non è politico, non è di lealtà verso la maggioranza; ne ha fatto una questione di rapporti personali con la famiglia Di Stefano.

A quel punto il fedelissimo del sindaco, Gino Ranaldi, ha spento nervosamente il suo Toscano e tra il serio e il faceto ha esclamato: “Certo, Barbara, che il nostro sindaco è proprio sfortunato. C’era in campo la candidatura di Sacco e hai detto che non potevi fare a meno di sostenerla perché sei originaria di Roccasecca. Arriva la candidatura di Di Stefano e  hai i legami con la famiglia… Enzo è sfortunato, mettiamola così“.

Per evitare altre possibili defezioni, Ranaldi si è adoperato per far firmare la candidatura di Germani a tutti i consiglieri del Pd. All’appello manca Fabio Vizzacchero, fedelissimo di Barbara Di Rollo con la quale ha fatto tante iniziative per la frazione di Caira. Ma Ranaldi smonta le dietrologie: “Con Vizzacchero ci siamo sentiti, sarà completamente con noi a sostegno della candidatura di Germani perché la nostra è una squadra coesa“.

Distanze preoccupanti

Barbara Di Rollo con Sara Battisti

Ufficialmente nessuno commenta la presa di posizione di Barbara Di Rollo. Ma dire che il sindaco Salera non ha gradito la scelta del suo presidente del Consiglio comunale significa utilizzare un eufemismo.

Ne ha parlato a lungo con il capogruppo Ranaldi, il vice sindaco Francesco Carlino e l’assessore Danilo Grossi. Proprio in una di queste conversazioni il capogruppo dem avrebbe spiegato che tale scelta avrà certamente delle ripercussioni sulla maggioranza.

Una spaccatura che preoccupa, e molto, in vista delle comunali del 2024. E che si ripeterà già alle prossime Regionali: con Barbara Di Rollo che sarà impegnatissima a sostenere Sara Battisti mentre Enzo Salera cerca una donna da schierare in ticket con Antonio Pompeo: il nome più gettonato resta sempre quello dell’assessore Maria Concetta Tamburrini.

Altra partita la giocherà Demos con la lista che sta cercando di costruire la candidatura regionale per Luigi Maccaro.

A caccia dei legami

Enzo Di Stefano negli anni in cui era sindaco di Sora (Archivio Alessioporcu)

Intanto ieri sera ha trillato lo smartphone di Enzo Salera. I più curiosi hanno voluto vederci chiaro nei rapporti di amicizia tra Barbara Di Rollo e la famiglia Di Stefano.

I numeri dicono che nel 2018, quando Di Rollo era candidata alle Regionali, a Sora ottenne meno di trenta preferenze: 29, per la precisione. Nettamente indietro rispetto a Battisti, Buschini, Fardelli e agli altri candidati della lista dem.

Fortuna che a Sora aveva questa forte amicizia che vanta oggi – recita la didascalia alla foto –  : altrimenti restava ferma a zero voti“. Segue emoticon con sorriso sarcastico. Per il momento nessuno enfatizza, Salera non smentisce, Di Rollo non si pronuncia. Dal ‘cerchio magico’ del sindaco trapela però una voce dal sèn fuggita: “Anche a Cassino arriverà il momento della resa dei conti“.

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