Provinciali, la settimana dei lunghi coltelli

Le elezioni Provinciali. E le grandi manovre. Mastrangeli allarga il fronte. La foto di Di Stefano con Fardelli e Petrarcone. Il pranzo di Virgili con Fiorito. Comunque vada a finire, dopo il voto scatterà la resa dei conti. Tanto a Cassino quanto a Frosinone. E non solo lì

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

«Anagni e Ferentino andranno al voto la prossima primavera: noi una serie di riflessioni non potremo non farle. Qui è arrivato il momento di mettere fine alla politica dei due forni. Così come non potremo evitare di affrontare una serena riflessione anche sugli assetti Comunali al nostro interno»: chi c’era attribuisce la frase a Riccardo Mastrangeli. È il sindaco di Frosinone il portabandiera del centrodestra nell’assalto alla Provincia di Frosinone finora nelle mani del centrosinistra.

Fratelli d’Italia e Forza Italia sostengono uno degli storici sindaci del Partito Democratico: Gino Germani di Arce. L’area del capoluogo, i civici di centrodestra, i leghisti di Nicola Ottaviani e quelli leali all’asse con il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli invece stanno con Mastrangeli. Ci sono anche dissidenti di FdI, come Franco Evangelista di Cassino (“Non posso andare in consiglio comunale e votare contro il sindaco Pd e poi andare alle urne Provinciali e votare per il candidato Pd che lui ha schierato”).

Non vi è bastato l’Egato?

Riccardo Mastrangeli (Foto © Alessioporcu.it)

Mastrangeli ha messo in chiaro la questione durante la mattinata. Le Provinciali avranno conseguenze anche sugli scenari successivi al voto del 18 dicembre. In pratica? Nessuno del centrodestra di Anagni, Ferentino e degli altri Comuni minori al voto la prossima primavera pensi di andare fuori dal seminato. La Lega si comporterà di conseguenza.

Riccardo Mastrangeli non lo dice. Ma nella sua squadra c’è chi qualche dettaglio se lo lascia sfuggire. Ad esempio a proposito del sindaco di Anagni Daniele Natalia «che fino alla sera prima era a cena con lui e poi l’indomani ha firmato contro di lui»; oppure dei consiglieri di opposizione a Ferentino: «alcuni tentennano e sono poco attivi». Voti mancanti? «Non nelle nostre file. Anzi. Non è semplice imporre ad un consigliere di centrodestra votare un sindaco storicamente di centrosinistra e che lo ha rivendicato fino all’ultimo minuto»

Ci saranno ripercussioni? «Qui stiamo determinando gli assetti futuri della Provincia – ha detto Riccardo Mastrangelistiamo facendo un ragionamento su temi decisivi come il Pnrr e lo sviluppo. Non possiamo perderci in questioni di bassa bottega. Ciò che è accaduto in queste ore con gli Egato conferma la serietà dei nostri ragionamenti. Il rinvio delle assemblee è un segnale chiarissimo. Se qualcuno non capisce questo vuole dire che faremo qualche riflessione, ma se ne parlerà dopo il 18 dicembre».

Il fronte del sud

I tre candidati alla Provincia di Frosinone

Lo stesso ragionamento viene fatto a parti invertite. Nel fronte a Sud. Quello di Cassino. Il sindaco Enzo Salera durante la Direzione Provinciale Pd ha lanciato la candidatura di Gino Germani con il sostegno di Fratelli d’Italia, mezzo Partito ha detto che preferisce seguire lo schema Progressista che verrà messo in campo alle prossime Regionali. Ha scelto di schierarsi intorno al sindaco di Sora Luca Di Stefano. Sarà una conta su due visioni diverse del territorio.

A Cassino Enzo Salera ha annunciato la resa dei conti interna il 19 dicembre. Nel mirino c’è soprattutto Demos. Nessuno lo dice esplicitamente, ma si valuta anche la possibilità di espellere i due consiglieri della maggioranza e l’assessore Luigi Maccaro dalla giunta qualora facessero mancare il loro voto a Luigi Germani. 

Per quel che riguarda il presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo, che ha già annunciato di non seguire il sindaco nell’accordo con FdI, c’è chi ventila addirittura la sfiducia. Troppo difficile da mettere in pratica, le conseguenze potrebbero essere disastrose. Quel che è certo però è che i veti messi finora dal presidente Di Rollo su possibili figure da inserire in giunta per allargare la squadra, sono praticamente già caduti. E il sindaco si prepara ad una vera e propria rivoluzione in giunta.

A proposito di Cassino e di Mastrangeli: in mattinata c’è chi ha visto il sindaco di Frosinone prendere riservatamente un caffè nella città martire. Con uno dei consiglieri comunali. Non hanno parlato di oroscopo. Ed il dottor Mastrangeli è tornato a Frosinone con il sorriso stampato in volto.

Il test di lunedì

(Foto © Stefano Strani)

Per testare i fedelissimi, onde evitare che possano poi rifugiarsi nel segreto dell’urna, un appuntamento importante sarà quello di dopodomani, lunedì 12 dicembre. L’invito è partito dal presidente uscente della Provincia Antonio Pompeo, ma all’iniziativa ha lavorato anche e soprattutto il sindaco di Cassino. Non è un caso che si terrà al ristorante La Campagnola, nella città martire.

Si legge nell’invito diramato per le vie brevi sulle chat di whatsapp: “Il Presidente Antonio Pompeo ti invita per lunedì sera, 12 dicembre, alle ore 20, presso il ristorante La Campagnola a Cassino, di fronte uscita casello autostradale, alla cena per il candidato alla Provincia di Frosinone, Gino Germani. Se puoi, estendi l’invito ad altri membri della tua amministrazione. Grazie”

L’invito è finito sullo smartphone di tutti i consiglieri comunali di Cassino. E sarà interessante vedere, più che le presenze, quali saranno le assenze. Se ci saranno il braccio destro del sindaco Danilo Grossi ed i consiglieri del movimento civico di sinistra Pop che dopo i mal di pancia manifestati durante nel corso di un vertice di maggioranza hanno fatto sapere che convergeranno sul sindaco di Arce Gino Germani nonostante l’accordo con FdI.

Ma ancora più interessante sarà vedere se ci saranno i consiglieri di Demos e tutti i consiglieri del Pd. Non di second’ordine sarà importante vedere la presenza (o l’assenza) di altri sindaci e amministratori del cassinate che prenderanno parte all’evento. Un pre-partita importante per Enzo Salera, in vista della sfida decisiva di domenica prossima.

Petrarcone si schiera su Di Stefano

Petrarcone, Di Stefano e Fardelli

Chi non ci sarà certamente è il consigliere comunale di Centrosinistra, già due volte sindaco di Cassino ed oggi in Italia Viva Giuseppe Golini Petrarcone. Così come il presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo, sosterrà Luca Di Stefano.

A sostegno del sindaco di Sora c’è anche il consigliere comunale ex Pd ed oggi indipendente Luca Fardelli: è stato lui, ieri sera, ad organizzare un incontro nella frazione di Caira, a Cassino, al quale ha preso parte anche Giuseppe Golini Petrarcone. Che ha dato il suo pieno sostegno a Di Stefano ed ha commentato: “Questa è la prova che io non sosterrò Mastrangeli, così come qualcuno aveva ipotizzato“.

Ricapitolando, sui 25 amministratori di Cassino aventi diritti al voto (24 consiglieri più il sindaco) al momento la situazione è questa. Quattro voti a Riccardo Mastrangeli: Benedetto Leone, Laura Borraccio, Francesca Calvani e Massimiliano Mignanelli (potrebbe aggiungersi Renato De Sanctis); Tre voti a Luca Di Stefano: Luca Fardelli, Giuseppe Golini Petrarcone, Barbara Di Rollo. Enzo Salera sa di non avere dalla sua parte il presidente del Consiglio ma conta di portare a Luigi Germani i voti dei suoi 14 consiglieri (6 del Pd, 6 Salera Sindaco e 2 Demos) ai quali dovrebbe aggiungersi quello di Michelina Bevilacqua di FdI.

Si arriverebbe a 16 voti, gli stessi che avrebbe dovuto ottenere un anno alle elezioni per il Consiglio Provinciale il capogruppo Pd Gino Ranaldi, che si fermò invece a quota 15. Sotto questa soglia, la resa dei conti in maggioranza sarà inevitabile. E rapida, soprattutto. Con un rimpasto sotto l’albero.

Destini incrociati

Franco Fiorito e Giuseppe Virgili

Di elezioni Provinciali hanno parlato anche l’assessore comunale di Ferentino Giuseppe Virgili e l’ex capogruppo regionale del Popolo delle Libertà Franco Fiorito. Che oggi si occupa di agricoltura ma non rinuncia a dispensare pareri a chi glieli domanda.

Un incontro alla luce del sole: Virgili ha pubblicato la foto. Di fronte ad una portata di pesce hanno esaminato lo scenario politico provinciale e quello nei loro due Comuni: Anagni e Ferentino. Virgili ha fatto presente le sue perplessità sul futuro politico cittadino. Ha evidenziato che il sindaco Antonio Pompeo non ha né costruito né indicato un erede. A Fiorito ha confermato che durante l’incontro avvenuto nelle settimane scorse in Provincia Antonio Pompeo ha negato che il suo candidato sia il presidente del Foro di Frosinone Vincenzo Galassi. «Noi aspettiamo le Provinciali, poi porremo il tema» ha detto Virgili.

Le Comunali di Anagni? Fiorito ha parlato di olio biologico, lavanda, pomodori. Candidatura a sindaco? «Sto così bene ora in campagna…». Ed i loro consiglieri comunali per chi votano? La risposta, ad una voce, è stata quella dell’indimenticato Cesare Fardelli, monumento vivente della Democrazia Cristiana: “È ovvio: per quello che vince”.