Le due formazioni della scomoda alleanza Psi-Fardelli-Sel

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

La formazione potrebbe essere un 5 – 5 – 2 o forse un 5 – 6 – 1. A decidere saranno gli allenatori. Sulla panchina ci sono Gianfranco Schietroma, leader del Partito Socialista e Marino Fardelli (Pd – sponda Cassino). Un po’ più stretto, in un cantuccio c’è Giuseppe Fortuna (segretario di Sel).

Saranno loro a decidere la formazione da mettere in campo a gennaio quando ci saranno le elezioni provinciali. La lista la faranno insieme. E per questo si sono visti venerdì sera. L’ipotesi sulla quale si sta lavorando è quella di 5 candidati in quota Psi, altrettanti in quota Fardelli, uno o due in quota Sinistra Italiana – Sel.

Sicura la presenza in lista dell’avvocato Alessandro D’Ambrosio di Cassino (consigliere provinciale uscente), sicura anche la candidatura di Gianni Bernardini di Ferentino (consigliere uscente e l’unico oggi in opposizione al presidente Antonio Pompeo). In quota Si – Sel è ritornato a circolare il nome di Luigi Vacana, già vice presidente provinciale del Pd, consigliere comunale a Gallinaro, vice presidente di Confimpreseitalia Abruzzo. E proprio l’impegno in associazione lo aveva spinto a dire no appena era stata avanzata questa ipotesi qualche settimana fa. Su di lui però pare si sia registrata la convergenza delle varie sensibilità interne.

La lista sosterrà il presidente Antonio Pompeo nei prossimi due anni di governo provinciale. Ma al sue condizioni. Perché Bernardini è stato sempre l’unico a dire no a Pompeo ed è all’opposizione anche a Ferentino. Perché D’Ambrosio ha lasciato i banchi provinciali del Pd accusando Pompeo di essere tra i responsabili della sconfitta del centrosinistra alle Comunali di Cassino. Perché Marino Fardelli e Gianfranco Schietroma non ci stanno a recitare il ruolo dei fratelli minori in una coalizione dominata dal Pd. (leggi qui il precedente)

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