Quadrini e Di Carlo: «A noi la benzina ci tocca perché siamo bravi»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

 

Manca solo la firma in calce: Napoleone Bonaparte. Per il resto c’è tutto. Il comunicato stampa firmato da Sua Eccellenza Gianluca Quadrini, consigliere provinciale di Frosinone e sublime presidente dell’eroica XV Comunità Montana  (in liquidazione), con l’avvallo del consigliere provinciale Vittorio Di Carlo, non lascia spazio a dubbi ed interpretazioni.

I due consiglieri provinciali rivendicano il rimborso della benzina che abbondantemente, ma giustificatamente, essi mettono nel serbatoio delle rispettive vetture, con cui viaggiano per raggiungere palazzo Iacobucci, sede della strategica amministrazione provinciale di Frosinone.

A fargli i conti in tasca era stato il collega Cesidio Vano del quotidiano La Provincia (leggi qui il precedente): 5.296,20 euro per il consigliere Vittorio Di Carlo e 9.920,24 euro per il suo collega Gianluca Quadrini che evidentemente è molto più attivo di Di Carlo, oppure percorre più chilometri, a meno che non si voglia credere a chi dice che pesa di più e pertanto la macchina che lo trasporta consuma quasi il doppio perché c’è una maggiore massa da trasferire.

I due consiglieri non hanno apprezzato quanto scritto dal povero Cesidio che, non avendo nulla di più interessante di cui occuparsi si è messo a spulciare sul sito dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone alla voce Trasparenza ed ha ricavato quei dati. Ma chissà perché ce l’avranno messa allora la sezione Trasparenza?

Sta di fatto che i due consiglieri hanno le idee chiare sulla faccenda: a loro la benzina ed i rimborsi gli toccano. E chi gli fa i conti in tasca è condizionato. Da cosa? A noi una risposta non sovviene, per fortuna ci vengono in soccorso Di Carlo e Quadrini che nel comunicato stampa scrivono, testualmente: «Certi “scrivani” spesso sono condizionati da risentimenti e livori che offuscano le capacita di discernimento e non permettono di riconoscere le capacità politiche altrui, anche quando sono evidenti. Ma a noi non interessa».

Confortati dal loro disinteresse, proseguiamo nella lettura e scopriamo che «Certi risultati si raggiungono se, e solo se, si hanno grandi capacità politiche, grandi capacità di mediazioni e grande stima da parte di tantissimi amministratori».

Ci ricordano a questo punto la vita sacrificata che sono costretti a svolgere per amministrarci: «Gli attuali amministratori degli Enti di Area Vasta svolgono la loro attività politica a titolo gratuito, sacrificando le proprie attività professionali, prendendo impegni di indirizzo politico per la collettività di centinaia di migliaia di euro a proprio rischio economico, togliendo tempo ed economie alle proprie famiglie ed ai propri figli».

E poi l’affondo, così incisivo che meriterebbe di essere scolpito all’ingresso di Palazzo Iacobucci a Frosinone: «Ci mancherebbe anche che per assumersi certe responsabilità ci si debba anche rimettere il costo della benzina per raggiungere l’Ente». E ci mancherebbe pure!

Hanno ragione. Almeno la benzina, diamogliela. Su una cosa però ci viene un dubbio: è il passaggio finale: «Se il partito non condivide le posizioni di due autorevoli esponenti provinciali ci convochi e ci spieghi i motivi di questa attenzione su certe elucubrazioni giornalistiche».

Non capiamo: ma perché Forza Italia dovrebbe spiegare a Quadrini e Di Carlo perché Cesidio Vano ha scritto su La Provincia? Una cosa è certa: i due consiglieri sono uomini fortunati: fosse stato ancora presente il direttore di quella testata Umberto Celani, trasferitosi a dirigere un altro giornale in attesa che tutti noi lo raggiungiamo, li avrebbe già sfidati sulla pubblica piazza lasciandogli la scelta di armi e padrini.

 

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