Quando parla D’Amato, il frontman della giunta Zingaretti…

Foto © Imagoeconomica / Sara Minelli

L’assessore alla sanità in prima linea sull’emergenza legata al Coronavirus. Poi rassicura pure sull’assistenza domiciliare. Contemporaneamente, sul piano nazionale, Zingaretti dimostra di non temere elezioni anticipate. E allora tutto si lega negli scenari che potrebbero concretizzarsi a breve.

Sono stati dimessi poche ore fa dall’ospedale Spallanzani di Roma i venti turisti cinesi che facevano parte della comitiva della coppia risultata positiva al Coronavirus. Quelli che erano stati bloccati a Cassino ed accompagnati direttamente a Roma senza che scendessero dal bus ed andassero nell’albergo della Città Martire dove avevano prenotato. Sono stati in quarantena 14 giorni e sono sempre risultati negativi al test. Tra loro anche cinque minori.

Alessio D’Amato

A salutarli c’era l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. Il quale, in diretta a Sky Tg24, ha sottolineato l’eccellenza dello Spallanzani e della sanità regionale del Lazio. Da diverso tempo D’Amato è il vero frontman della giunta Zingaretti. Soprattutto perché la Sanità è il settore più importante e delicato che le Regioni gestiscono. In secondo luogo l’uscita del Lazio da un lungo e complicato commissariamento spalanca inevitabilmente una serie di porte in prospettiva. Amministrative ma anche politiche.

In queste ore però Alessio D’Amato è intervenuto pure su un altro tema, quello dell’assistenza domiciliare. Affermando: “Il Decreto n°525 nella parte che riguarda l’assistenza ai pazienti ad alta complessità verrà modificato e per gli stessi pazienti saranno garantiti i medesimi livelli e prestazioni assistenziali precedenti, comprese le visite specialistiche e i dispositivi. Varranno le regole precedenti in continuità con i Piani assistenziali integrati (PAI) già in essere. I nuovi casi gravi dovranno essere presi in carico nelle medesime condizioni. Il nuovo decreto uscirà entro lunedì. È stato inoltre istituito un Tavolo di lavoro permanente tra le associazioni degli utenti, con le Direzioni regionali della Sanità e del Sociale per redigere un documento specifico sulla presa in carico dei pazienti ad alta complessità”.

Urbi et orbi

Se Daniele Leodori è l’alter ego di Nicola Zingaretti in giunta, se Mauro Buschini è il guardiano della maggioranza in Consiglio, non c’è dubbio che Alessio D’Amato rappresenti il volto operativo dell’esecutivo. Perciò quando parla lui tutti sanno che il messaggio è urbi et orbi e chiama in causa Nicola Zingaretti, che è pure segretario nazionale del Partito Democratico.

Mauro Buschini con l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato

In queste ore molti retroscenisti (tra i quali Matteo Renzi) ritengono che Zingaretti in realtà non sia affatto spaventato dall’idea di elezioni politiche anticipate. Certamente sta curando molto i rapporti con i Cinque Stelle, scaricando Italia Viva. E proprio questo potrebbe essere il segnale. Nicola Zingaretti è consapevole che elezioni politiche anticipate determinerebbero un ritorno alle urne anche nel Lazio. Proprio il Lazio è il modello politico che il segretario del Pd intende esportare in caso di campagna elettorale nazionale.

E allora cosa c’è di meglio che sbandierare i risultati sulla sanità, attraverso l’assessore simbolo Alessio D’Amato?