Quei conigli che pensano di stare sul Titanic dei vaccini

Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Nel Titanic si uccideva per una scialuppa o un salvagente. Qui per saltare la fila. Ma non stiamo affondando. È l'indole dei conigli

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

C’è una scena emblematica nel film Titanic. È il momento in cui le scialuppe vengono calate ed i passeggeri hanno preso coscienza che non è un’esercitazione: la nave sta affondando.

C’è tutto il panico di chi ha capito di dover morire: nel buio, in mezzo all’oceano, al gelo, senza nemmeno un salvagente. Destinato ad essere  inghiottito dall’oceano.

Lì saltano tutte le convenzioni, la pelle è pelle: non esistono donne, non esistono bambini. Chi può scavalca, minaccia, si lancia e tenta di aggrappare il bordo di una scialuppa. Ma viene respinto a colpi di remo da chi sta già in salvo a bordo.

Anche in acqua, si litiga per un salvagente.

Foto: Vince Paolo Gerace / Imagoeconomica

L’Italia non sta messa bene, ma non sta affondando, non è nell’oceano al buio. Non ancora almeno. Eppure sono centinaia quelli che hanno scavalcato la fila per farsi vaccinare, togliendo una fiala a gente più anziana ed a rischio.

È chiaro che le cose in Italia non stanno andando come nel Lazio, dove invece l’unico problema sono le fiale: se ce ne danno, siamo pronti a vaccinare pure di notte.

Ma nulla giustifica le centinaia che hanno saltato la fila e sui quali ha puntato il dito nelle ore scorse Mario Draghi.

Non stiamo affondando. Non ancora. Ma non importa, quando si è conigli dentro.

Senza Ricevuta di Ritorno

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright