Da A1 a B3, Berlusconi adotta il rating dei collegi. Da blindati a sicuri fino incerti e persi. In stile Standard & Poor's. Onorevoli uscenti e aspiranti in ansia
A Frosinone sono classificati tutti A1, sia i due per la Camera dei Deputati che quello unico per il Senato della Repubblica. La stessa identica situazione c’è a Latina: sono tutti A1. A mano a mano che ci si sposta la situazione cambia e si può essere fino ad A3 o peggio ancora scendere a B3.
C’è grande tensione tra le fila di Forza Italia alle prese con il rebus delle liste. Uscenti e aspiranti onorevoli attendono con il fiato sospeso novità rassicuranti da Arcore, dove Silvio Berlusconi ha riunito in maniera permanente (dalla mattina di martedì) lo stato maggiore azzurro che dovrà partorire la griglia finale delle candidature.
Il Cav ha preso in prestito dal linguaggio finanziario il metodo di valutazione delle agenzie di rating per ‘pesare‘ i seggi. Ha diviso i collegi uninominali in due tronconi, quelli di fascia A (sicuri) a loro volta suddivisi in A1 A2 A3. E quelli di fascia B (poco probabili) ordinati in tre categorie B1 B2 e B3.
C’è ansia tra i candidati. Qualcuno l’ha definita la sindrome alla ‘Standard & Poor’s dal nome della celebre agenzia di rating.
Tra i pochi capannelli di un Montecitorio semideserto, al telefono, negli incontri riservati, non si parla d’altro. Secondo lo schema adottato a Villa San Martino l’A1 è il seggio blindato, l’A2 viene considerato molto probabile, l’A3 viene considerato dagli analisti abbastanza certo.
C’è più rischio nei collegi di categoria B. Le sottocategorie B1 B2 B3 rappresentato le tre ‘sfumature’ di questo rischio.
Raccontano che nella sede nazionale azzurra di piazza San Lorenzo in Lucina, dove dall’altro ieri hanno cominciato a presentarsi davanti al notaio i parlamentari per la dichiarazione di accettazione della candidatura, si respira un’aria pesante. Volti tesi, facce tirate.
Col passare delle ore cresce il timore di restare fuori dai giochi se non si riesce a spuntare un posto di serie A. E l’accordo in extremis su Stefano Parisi alla guida della Pisana con la richiesta del leader di Energie per l’Italia, secondo i boatos, di tre collegi per sè, avrebbe reso ancor più?difficile la situazione.
Nel Lazio, infatti, si teme il sovraffollamento e i malumori si sprecano. (leggi qui le anticipazioni di Alessioporcu.it con la suddivisione dei collegi tra gli alleati ed il rating di ciascuno: Abbruzzese alla Camera, Ruspandini al Senato e Cusani in Europa) A tutto questo si aggiunge poi il fatto che Berlusconi è tornato alla carica con il ricambio generazionale e la richiesta di facce nuove, espressione soprattutto della società civile.
Lo ha fatto presente a tutti i coordinatori regionali che sta incontrando separatamente. E ha proposto alcuni nomi da inserire.