Redditi, avanti piano. L’effetto Fca? Già annullato

L'analisi delle dichiarazioni dei redditi consegnate lo scorso anno in provincia di Frosinone. Decisamente lontani i livelli pre-crisi. Frosinone la più ricca della Ciociaria con 20.095 euro

Raffaele Calcabrina

per CIOCIARIA OGGI

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Avanti, ma con il freno a mano tirato. La classifica dei redditi, dall’analisi delle ultime dichiarazioni dei redditi del 2017 (relative all’ anno 2016 e rielaborate dalla start up di studi economici Twig), non mostra evidenti variazioni.

Quel che è certo è che i Paperoni non abitano in Ciociaria. Dove, lo scorso anno, la crescita è stata inferiore rispetto a dodici mesi fa e dove i livelli pre-crisi sono decisamente lontani.

 

Il confronto 

Nella classifica dei capoluoghi di provincia Frosinone si posiziona, su 109 centri, alla posizione numero 64, un gradino più su rispetto allo scorso anno. I frusinati hanno dichiarato un imponibile di 20.095 euro, cinquanta euro in più rispetto allo scorso anno.

Meno della metà rispetto a quanto si dichiara a Lajatico (Pi) la prima in Italia con un reddito imponibile pro capite per il 2016 di 53.393 euro. La cittadina toscana fa un bel salto in avanti, passando dalla ventisettesima posizione al primato nazionale.

Ai primi posti si conferma la provincia di Milano con Basiglio che pure perde il primato dell’ anno scorso e scivola in seconda posizione con 43.134 euro e Cusago, che da seconda passa terza, con Cusago e 38.373 euro. Perde una posizione anche Torre d’ Isola (Pv), ora fuori dal podio con 33.322 euro.

 

I capoluoghi

A livello di capoluoghi di provincia Milano si conferma primatista con 30.737 euro, seguita, come lo scorso anno, da Monza (27.662), Bergamo (27.483), Pavia (26.440) e Treviso (25.543).

Roma è nona con 24.803 euro, anche in questo caso nella stessa posizione di dodici mesi fa. La prima città del Sud è Caserta, 35esima con 22.168 euro.

Agli ultimi posti l’ intera provincia Bat con Andria, ultima a 12.726 euro, preceduta da Barletta a 14.207 e Trani a 15.714, quindi Crotone a 16.179 e Ragusa a 16.368.

Frosinone, rispetto allo scorso anno, guadagna una posizione e scavalca Rieti, ponendosi così come secondo capoluogo più ricco del Lazio. I reatini con 20.063 sono un gradino dietro Frosinone in leggero calo rispetto ai 20.143 euro del 2016, mentre Viterbo è 72esima con 19.561 euro (19.508 e 73esima un anno fa) e Latina 84esima con 19.148 euro (stesso piazzamento e 19.136 euro).

 

Frosinone galleggia

Frosinone si mantiene in linea di galleggiamento in virtù di una crescita di appena lo 0,24%, inferiore rispetto all’ 1,06% che aveva avuto appena dodici mesi fa.

Ma che si stava meglio gli anni scorsi è dimostrato dal fatto che, nel 2005, i frusinati dichiaravano più di adesso con 21.766 euro e dunque in poco più di un decennio si è perso il 7,67% del reddito.

Rispetto al 2010, quando il reddito era salito a 23.679 la contrazione è ancora peggiore: -15,1%.  Cassino incassa un più 0,40%, nulla a confronto del 2,74% registrato la scorsa volta, mentre Fontana Liri incassa quasi un punto percentuale in meno (0,96%).

Un anno fa, invece, cresceva dell’ 1,84%. Isola del Liri, quarta con 17.436 euro, guadagna qualcosa (un quarto di punto percentuale) dai 17.392 del 2016.

Al quinto posto, dall’ ottavo, si issa Castrocielo con 17.369 euro (prima era a 16.976 e più 2,31%, anche se arrivava da un più 3,96%), quindi Arce con 17.360 euro (in leggera crescita, dello 0,66%, rispetto ai 17.245 euro, anche se perde una posizione).

Quest’anno nella top ten fa il suo ingresso Colfelice, settima, che si piazza a 17.181 euro appena davanti ad Anagni, che di posti ne guadagna due, con i suoi 17.147 euro (da 16.878 euro e più 1,59%).

Dal sesto posto delle precedenti dichiarazioni scivola al nono Ceprano con 17.079, in diminuzione dai 17.114 euro dello 0,20%. Il decimo posto è di Roccasecca, uno in meno, con 17.067 euro e dunque, almeno da un punto di vista economico in crescita dai 16.941 euro delle dichiarazioni rese nel 2017 (più 0,74%).

 

Addio effetto Fca

Rispetto a un anno fa, l’ effetto Fca è meno marcato. E infatti a Piedimonte San Germano, dopo una crescita del 7,65%, quest’ anno ci si deve accontentare dello 0,20%. Ad Aquino addirittura i redditi calano dello 0,35% e si attestano a 17.003.

La crescita si ha, invece, a San Giorgio a Liri con 15.606 euro e un più 2,20%, anche se veniva da un più 8,68%. Segno meno (-0,14% contro un precedente +5,09%) anche a Villa Santa Lucia che si attesta a 15.829 euro.

Avanti piano anche Castrocielo e Pontecorvo. Quest’ ultima fa appena lo 0,76% in più dello scorso anno quando pure era cresciuta del 3,65%.

 

Le grandi città 

Detto di Frosinone, Cassino e Anagni, le uniche tra i centri maggiori della provincia, a conquistare la top ten, Alatri, che veniva da un più due per cento, aumenta dell’ 1,35% per attestarsi a 16.585 di imponibile medio dichiarato.

Ceccano è a 16.613, praticamente come un anno fa (-0,04%) quando era aumentata dell’ 1,80%. Mezzo punto percentuale lo perde Fiuggi che scende a 16.485 euro e vanifica in parte il più 2,4% del 2016.

A Sora la crescita dei redditi è dello 0,76% rispetto al più 2,3% di un anno fa per effetto dei 16.643 euro delle ultime dichiarazioni.

 

Gli ultimi 

In provincia i centri dove si dichiara meno sono i più piccoli e a rischio spopolamento. L’unico che non arriva a diecimila euro di reddito medio dichiarato è San Biagio Saracinisco con 9.581 euro, ma in coda ci sono pure Terelle con 10.006 euro, Acquafondata con 10.601 euro, mentre poco più su è Casalattico con 10.738.

 

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