Regione Lazio, ecco la legge per 4 nuove Commissioni

Quattro nuove commissioni per tenere in equilibrio la maggioranza e l'opposizione in Regione Lazio. Ognuna avrà una Segreteria a disposizione. Cosa faranno, quanto costeranno, quanto dureranno.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Quattro Commissioni per tenere tutto in equilibrio. Accontentare la maggioranza che si sente schiacciata dai numeri monstre di Fratelli d’Italia. Tenere buona l’opposizione divisa in tanti rivoli: il Pd e le sue diverse osservanze, i centristi che non stanno più con i Dem. La soluzione arriverà dalla proposta di Legge Regionale n°26. È firmata, guarda caso, in forma assolutamente bipartisan.

I nomi che la sottoscrivono sono quelli di Antonello Aurigemma (FdI), Daniele Sabatini (FdI), Giorgio Simeoni (Forza Italia), Laura Cartaginese (Lega), Mario Crea (Lista Rocca), Nazzareno Neri  (Unione di centro), Mario Ciarla (Pd), Roberta Della Casa (M5s), Marietta Tidei (Azione/Italia Viva)  – Claudio Marotta (Verdi) – Alessio D’Amato (Insieme per il Lazio), Marta Bonafoni (Pd) – Alessandra Zeppieri (Polo Progressista per Bianchi Presidente Sinistra & Ecologista).

La Proposta di Legge ha per oggetto l’istituzione di 4 Commissioni speciali, del tutto nuove. Due per la maggioranza, due per l’opposizione. Sono le Commissioni speciali “Expo 2030 e Grandi eventi“, “Giubileo 2025“, “Piani di Zora per l’Edilizia Economia e Popolare” e “Semplificazione amministrativa“.

Che cosa significa?

Francesco Rocca

Dal punto di vista politico la costituzione di quattro commissioni speciali serve a tenere in piedi il sottile gioco di equilibri costruito nei mesi scorsi dal governatore Francesco Rocca. Un gioco dal quale, per forza di cose, qualcuno è dovuto rimanere fuori. Perché non c’era possibilità di sistemare altri oltre a Presidente del Consiglio regionale, Ufficio di Presidenza, presidenza delle Commissioni Ordinarie e Speciali. Le 4 nuove Commissioni vanno ad accontentare una parte delle aspirazioni di chi era stato escluso dal primo giro.

Per ognuna di queste quattro Commissioni bisognerà eleggere un Presidente e quattro Consiglieri componenti. Totale, 4 presidenti e 16 incarichi di commissione.

Ma c’è di più. Alla fine di ogni articolo della Legge, relativo alla costituenda Commissione, c’è un comma. Recita che “Per l’espletamento dei compiti assegnati, la Commissione si avvale di una struttura di diretta collaborazione con compiti di segreteria composta da una dotazione di personale di tre unità scelto tra dipendenti regionali, dipendenti di altre pubbliche amministrazioni in posizione di aspettativa o comando nel limite di una unità e collaboratori esterni; verranno assunti con contratto a tempo determinato, nel limite di una unità divisibile in due contratti a tempo parziale. Al personale di cui al periodo precedente compete il trattamento economico previsto dall’articolo 9 del regolamento di organizzazione del Consiglio regionale

Per ogni Presidenza quindi c’è una Segreteria di 3 persone: 2 interni (di cui 1 anche in comando) più 1 esterno, con la possibilità di fare assunzioni a tempo determinato e di spacchettare il contratto a tempo pieno in 2 part time.

Quanto durano, quanto costano, cosa fanno

E’ scritto nella proposta di Legge, “Per lo svolgimento delle proprie attività, le commissioni speciali,  durano in carica trenta mesi.

Quanto costeranno? È scritto all’Articolo 6 (Disposizioni finanziarie). Spiega che “Agli oneri derivanti dalla presente legge, quantificati in euro 520.000,00 annui, si provvede con l’aumento della disponibilità”

Di cosa si occuperanno le nuove Commissioni speciali?

La Commissione Expo Grandi Eventi ha il compito di condurre indagini, studi e analisi sulle tematiche inerenti la candidatura della città di Roma ad ospitare l’Esposizione Universale 2030 nonché lo svolgimento di altri grandi eventi. I lavori della Commissione sono finalizzati a valutare l’impatto che tali manifestazioni possono avere sull’intero territorio regionale. Cioè pesare le opere infrastrutturali e le attività connesse, lo sviluppo strategico che porteranno all’intera Regione. La commissione Expo e grandi eventi ha inoltre il compito di monitorare la partecipazione della Regione al Comitato promotore per l’indirizzo e il coordinamento delle attività di promozione della candidatura di Roma ad ospitare Expo 2030.

La Commissione Giubileo ha la funzione di monitorare e verificare gli interventi e i progetti previsti per il Giubileo 2025. Controllare l’attuazione degli indirizzi che verranno impartiti dagli enti competenti. E garantire il processo partecipativo dei cittadini e delle associazioni nonché l’informazione su tutte le attività di organizzazione del Giubileo e preparative allo stesso. Nello svolgimento della propria attività, la commissione Giubileo ha accesso agli atti utili all’esercizio delle proprie competenze. Può svolgere audizioni e indagini conoscitive secondo le modalità stabilite dal regolamento dei lavori del Consiglio regionale.

Piani di Zona e Semplificazione amministrativa

La Commissione Piani di Zona per l’Edilizia Economica e Popolare viene istituita al fine di studiare e approfondire la tematica dei piani di zona nella Regione. Dovrà acquisire ogni utile elemento di conoscenza in ordine al rispetto della disciplina in materia di edilizia economica e popolare.

L’attività della commissione è volta in particolare ad esaminare: a) il possesso dei requisiti da parte dei beneficiari dei contributi dello Stato; b) il rispetto delle procedure e dei vincoli economici e tecnici stabiliti per realizzare i programmi stessi, da parte dei soggetti incaricati di realizzare programmi di edilizia abitativa attraverso contributi pubblici; c) le modalità di gestione dei piani di zona e l’esistenza di eventuali violazioni commesse dalle imprese e cooperative costruttrici; d) l’adempimento da parte dei comuni e della Regione degli obblighi previsti dalle convenzioni.

L’attività della commissione ha inoltre lo scopo di raccogliere gli elementi necessari per approfondire la gestione amministrativo-finanziaria delle cooperative edilizie fruenti contributi pubblici.

La Commissione Semplificazione Amministrativa ha la funzione di effettuare una ricognizione delle procedure amministrative previste dalla normativa regionale. A quale scopo? Snellire le norme e rafforzare la capacità amministrativa nei vari ambiti di intervento della Regione. Potrà elaborare proposte di interventi legislativi e amministrativi finalizzati a ridurre il peso della burocrazia sui cittadini, sulle associazioni e sulle imprese.

Il voto contro non esiste

Al di là della valenza politica di questa iniziativa, assolutamente comprensibile e quasi scontata, di una cosa i cittadini della Regione Lazio possono essere certi. Che questa proposta di Legge verrà approvata con il voto unanime di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale ed in tempi assolutamente rapidi.

La Snai però ha già fatto sapere che il voto contro, non è proprio quotato.